POSTI DISPONIBILI
PREZZO
€980 in via di definizione per persona
DATE
7gg - Dal 23/04 al 29/04 - 2024
DESTINAZIONE
Sardegna
POSTI RIMASTI
15
Guida
Carla

Dal 23/04 al 29/04 - 2024

Cammino Minerario di Santa Barbara e le altre meraviglie della Costa Ovest della Sardegna

Sulcis Iglesiente e Costa Verde

Il viaggio lungo la Costa ovest della Sardegna è un vero e proprio trekking all'inseguimento di paesaggi mozzafiato senza fine: il mare battuto dai venti è lo sfondo del nostro viaggio lungo costa vista mare. Percorreremo alcuni dei tratti più significativi e ricchi di storia del Cammino Minerario di Santa Barbara tra costa iglesiente e costa verde. Scogliere di origine vulcanica scandiscono i nostri passi nelle Isole di Sant'Antioco e San Pietro. Visiteremo Porto Flavia, il Porto minerario sospesa che si affaccia sulla Costa dei Faraglioni. Cucina sarda tradizionale di terra e di mare, una full immersion di bellezza e sapori!

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Tutte le meraviglie della Costa Ovest della Sardegna in un unico viaggio. Camminiamo lungo la selvaggia costa del Sud Ovest della Sardegna lungo i sentieri dei minatori del Cammino Minerario di Santa Barbara: le Isole vulcaniche del Sulcis; scogliere, faraglioni e falesie dell'Iglesiente; i graniti e le dune della Costa Verde.

Informazioni sul viaggio

DESTINAZIONE
Sardegna Scopri Sardegna
Luogo di incontro
Cagliari
Luogo di fine viaggio
Iglesias
Data di inzio viaggio & Orario
23/04/2024 16:00
La quota include
  • Assicurazione Medico Bagaglio
  • I.V.A
  • Servizio di Guida Escursionistica, Segreteria ed Iscrizione al Viaggio
  • Tutti i Pernottamenti con Colazione Inclusa
La quota non include
  • Assicurazione per annullamento viaggio (può essere stipulata al momento dell’iscrizione richiedendo una quotazione a parte)
  • Eventuali tasse di soggiorno
  • pranzi al sacco non forniti dalla struttura
  • supplemento doppia uso singola
  • Ticket Ingresso a Parchi e Musei Compresi e Non Compresi nel Programma
  • Traghetto A/R per l'isola
  • trasferimenti con mezzi pubblici o privati non preventivati nel viaggio
  • Trasferimenti e trasporto bagagli con mezzo privato durante il Cammino
  • Treno andata/ritorno
  • Tutti i pranzi al sacco
  • Tutto quanto non espressamente indicato alla voce La quota include
  • Viaggio per/dal Punto di Ritrovo
  • Volo aereo andata/ritorno
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Carla Pau

3406933470
info@carlagae.com







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    IL VIAGGIO

    VIAGGIO TREKKING VISTA MARE LUNGO LA COSTA OVEST DELLA SARDEGNA

    Il Trekking di primavera lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara è il viaggio sul mare più bello che tu possa fare per scoprire a piedi le incredibili bellezze della Costa Ovest del Centro Sud della Sardegna. Questo Trekking nasce dall’unione di 2 bellissimi viaggi lungo costa, quello che percorre Iglesiente e Costa Verde lungo i tratti più belli del del Cammino Minerario di Santa Barbara e quello nelle Isole del Sud Sardegna sulla Rotta dei Tonni, ossia le Isole dell’Arcipelago del Sulcis. In Iglesiente e Costa Verde camminiamo su antichi tracciati minerari e grandi vie di raccordo a servizio minerario, compresi ponti e ferrovie, spesso calcando i passi del Cammino Minerario di Santa Barbara: questo è un mondo rimasto sospeso, a volte sembrerebbe incompiuto, dove la natura si riprende il suo spazio tra le macerie, i ruderi, l’abbandono di un tempo improvvisamente bloccato, il tempo dell’Era Mineraria Sarda, dove la parola d’ordine era lo sfruttamento intensivo delle risorse minerarie e non solo della terra. Il selvatico si insinua fin dentro i paesi e cerca di nascondere coprire di bellezza lo scempio. E’ un passato complicato, grande e importante, mai raccontato dalle pagine dei libri di Storia, pieno di contraddizioni, di luci e ombre, di abusi, lotte e conquiste: solo camminandoci dentro puoi comprendere la grande sapienza e sentirti vicino all’uomo che è stato protagonista della Rivoluzione Industriale in Sardegna. Oltre la visita a Porto Flavia, con vista d’eccezione sul Pan di Zucchero, potremo ammirare lungo il cammino la Laveria la Marmora (Nebida). Ci sono poi le dune di Scivu, che si stendono fino alle montagne rocciose, ricoprono i pascoli e gli orti, si mischiano alla terra nel fitto dei boschi sempreverdi. Arriviamo alle dune attraverso il sentiero di granito di Capo Pecora, attraverso un paesaggio di sculture di roccia sul mare. Il punto forte delle Isole dell’Arcipelago del Sulcis – Sant’Antioco e San Pietro – sono sicuramente gli ameni paesaggi caratterizzati da una costa a prevalenza di roccia di origine vulcanica lavorata chimicamente dall’acqua ed erosa dal vento, ma anche l’atmosfera nei borghi in stile coloniale e la Cultura Tabarchina, che potremo ascoltare e anche assaggiare. In questo tratto di costa della Sardegna (che va da Capo Malfatano fino a Porto Paglia, alle porte dell’Iglesiente) veniva praticata la Tonnara, antichissimo metodo di pesca che da il nome anche alle strutture presenti lungo la costa (come quella di Calasetta e Carloforte). La pesca al Tonno Rosso di Corsa sfrutta da più di 500 anni il passaggio dell’essere pelagico he giunge nelle calde acque del Mediterraneo da quelle fredde dell’Atlantico. Oggi viene praticata a scopo produttivo solo in piccolissima scala nella Tonnara di Carloforte. Tra le scogliere rosse e ocra si aprono insenature, profonde cale, gole e valli, spesso dedicate al pascolo o all’agricoltura. Nei luoghi più aspri possiamo vedere aggirarsi solo le capre. Antichissimi muri a secco e circoli di pietra ci suggeriscono la presenza di antichi ovili e fattorie. Isolato, in posizione privilegiata in uno dei tratti più suggestivi e panoramici della costa, sopravvive al vento, al sale, alla pioggia la Tomba de Su Niu e Su Crobu.

    Il tempo dedicato all’ambiente spiaggia, in qualunque modo tu voglia viverlo (relax, nuotare, passeggiare sul bagno asciuga, bere una birra fresca) è importante quanto quello del trekking. E’ un po’ la filosofia della costa ovest: il mare fa parte della nostra vita e lo viviamo come qualsiasi ambiente escursionistico. Non puoi quindi farti scappare l’occasione e abbandonarti a questa grande attrazione che il mare eserciterà su di te, come dalla nascita agisce su tutti noi, che in mare abbiamo fatto i nostri primi passi. Perfetto per gli amanti del trekking lungo costa vista mare, questo viaggio tra scogliere, falesie, dune e grandi spiagge non è adatto a chi non riesce a proiettarsi in questa dimensione di meraviglioso stato di benessere che ricercheremo ogni giorno alla fine delle escursioni. Un bel bagno di sole o magari i più temerari possono anche provare a fare una nuotata. Sarà comunque soddisfacente semplicemente sedersi, chiudere gli occhi e rimanere in ascolto del suono del vento, delle onde che si infrangono sul bagnasciuga sabbioso o ciottoloso.

    Per saperne di più sul Cammino Minerario di Santa Barbara vi invito a leggere questo articolo sul nostro Blog

    Il Cammino di Santa Barbara in Sardegna

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    LA REGIONE

    DUNE, SCOGLIERE, FALESIE, ISOLE VULCANICHE: SULCIS IGLESIENTE E COSTA VERDE

    IGLESIENTE E COSTA VERDE

    L’Iglesiente è parte costitutiva del Parco Geominerario della Sardegna e del Parco Culturale Giuseppe Dessì, ricco di Aree Protette, Siti di Importanza Comunitaria, Monumenti Naturali e Siti riconosciuti (a suo tempo) dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Prende il nome dalla sua città più importante –  Iglesias – l’antica città pisana Villa di Chiesa. Regione prevalentemente montuosa e collinare, è caratterizzata, lungo la costa, da scogliere e falesie e, nell’entroterra, da boschi e cavità. Dall’epoca nuragica importante bacino di estrazione e lavorazione di minerali di piombo, zinco e argento, concentrate nel cosiddetto “anello metalliffero”, che vede lungo la costa su cui andremo a camminare la sua massima espressione quanto a miniere, pozzi, gallerie, impianti e infrastrutture. Nebida è un caratteristico paese minerario, di fondazione si può dire, perchè è con l’apertura delle miniere che vengono costruite qui abitazioni (minimali) per i minatori. Originariamente nel luogo potevano contarsi poche case e rifugi di pastori, si vedevano pascolare le capre e le pecore. Un paesaggio bucolico che doveva far mancare il fiato. Sei a Nebida, guardi il verde smeraldo del mare, la dolomia gialla che si arancia al sole e pensi che sia ancora è bella, anche se un’altra cosa, con la sua roccia spolpata dai saggi minerari, forata da esplosioni e gallerie che attraversano le vene preziose sottoterra. Un paese incastrato nella roccia, a picco sul mare, dove una specie di Tempio della Rivoluzione Industriale ci lascia sempre e comunque a bocca aperta. Capo Pecora, promontorio segnato dall’emergenza di granitoidi grigi, bianchi e rosa, segna il confine costiero tra Iglesiente e Costa Verde: oltre i tafoni che punteggiano la linea di costa e le campagne limitrofe, spiccano nelle cale grandi massi rotondi e levigati, forgiati dall’azione incessante e centripeta del mare. La Costa Verde è la terra dei deserti sul mare: così ci appaiono i sistemi dunali di Scivu e Piscinas, dove le dune dorate sfiorano i 60 metri in altezza e penetrano per km nell’entroterra, fra cespugli e alberi di lussureggiante macchia mediterranea. Si, vi stupirà quanto può essere verde la Sardegna! La bellissima Spiaggia di Scivu, ci colpisce per le sue alte pareti dorate di sabbia divorate e spinte dal mare, trattenute solo da colossali ginepri, intrecciati gli uni con gli altri. Nell’immediato entro terra, capre allo stato brado cercano ombra sotto bassi cespugli e alberi isolati. Nel territorio di Arbus, abbracciato alle sue montagne baciate dal sole e circondato da pascoli che originariamente costituivano l’unico sostentamento della popolazione prima dell’apertura massiccia delle miniere, si trovano alcuni dei villaggi minerari più belli e suggestivi del territorio. Sullo sfondo di questi luoghi sospesi nel tempo ci sarà lui, il Monte Arcuentu, con il suo maestoso profilo di vulcano graffiato dai venti e corroso dall’acqua, custode di tanta spiritualità, antica e moderna, del Sud Sardegna.

    ARCIPELAGO DEL SULCIS

    Le Isole di Sant’Antioco e San Pietro, situate a pochissima distanza dalla terraferma, insieme all’Isola Piana e altri isolotti come Isola della Vacca, del Toro, dei Ratti e del Corno, formano l’Arcipelago del Sulcis. L’Isola di Sant’Antioco è la quarta d’Italia per dimensioni, dopo Sicilia, Sardegna e Isola d’Elba. E’ collegata alla terra ferma da un istmo artificiale fin dall’epoca della colonizzazione romana  e tutt’ora è raggiungibile tramite un ponte artificiale di 5 km, che separa il Golfo di Palmas (dove si getta il Rio Palmas) e la Laguna di Santa Caterina, popolata da colonie di Fenicotteri rosa. Di origine vulcanica e scarsa di risorse idriche, raggiunge la sua altitudine massima a 271 m s.l.m (Monte Perdas de Fogu).
    Carloforte è  il bellissimo (e unico) borgo dell’Isola di San Pietro, lunga circa 15km e larga 11km, un gioiello di natura dalle alte scogliere dove nidifica il Falco della Regina. Anche l’Isola di San Pietro ha origini vulcaniche e raggiunge la sua massima cima ai 211 m s.l.m (Monte Guardia dei Mori).

    Dal punto di vista storico culturale le Isole del Sulcis sono molto interessanti e uniche nel panorama sardo e Italiano.
    Sant’Antioco è la città più antica d’Italia: affonda le use radici nell’epoca pre nuragica, si sviluppa ampiamente in epoca nuragica, quando le sue risorse minerarie a cielo aperto vengono sfruttare per scambi commerciali e i suoi approdi utilizzati per ormai indiscussi viaggi per mare (lungo costa si intende). Di nuraghi è tappezzata l’isola e tutti sono in posizione strategica, sentinelle del mare e della terra, a protezione dei villaggi e della materia prima. Diventare uno degli empori fenici più a ovest del Mediterraneo: è un’epoca di grande promiscuità culturale, fermento e novità…e pace. Poi arriva Cartagine…e la guerra. Sulki, questo era il suo nome, importante e ricca Città Punica, diventerà anche importante città Romana. Nell’era dei papi in esilio e della diffusione del cristianesimo, Sant’Antioco è ancora una terra sacra, pagana, abbandonata e frequentata con timore solo da pastori e qualche agricoltore, che pur di guadagnarsi da vivere sfidano conquistatori e pirati che vengono dal mare. La costa ovest nella Penisola di Sant’Antioco è selvaggia, geomorfologicamente aspra. Il mare dell’ovest non è facile da governare. La popolazione sfrutta prevalentemente il versante lagunare, guarda alla Sardegna e alle campagne. Conserva nel tempo una dignità e autenticità palpabile che si può riconoscere per le sue strade, dal porticciolo fino alle Tombe Puniche.
    Dell’Isola degli Sparvieri, oggi Isola di San Pietro, Carloforte, uno dei Borghi più Belli d’Italia, è la Regina. Un paese marinaro, di fondazione: non sono i sardi a costruirlo…anche se sardi sono quelli che ora ci abitano. Scorci di Liguria.. Ma se il Sardo è una lingua, quella che sentirete parlare da tutti a Carloforte è pur essa una lingua, una minoranza linguistica, il Tabarchino. Carloforte in dialetto è U paize, che tradotto vuol dire paese. Il Tabarchino non è altro che quel dialetto di Peglie del 1500 che ora viene praticamente parlato solo a Carloforte. Vi racconterò tutto, per ora vi basti sapere che Carloforte è stata costruita, più o meno così come oggi la vedete, dai Pegliesi, liguri originari della Città di Peglia, che per generazioni avevano vissuto egregiamente nell’Isola di Tabarka, a Nord della Tunisia, oggi collegata da un istmo alla terraferma. I Pegliesi arrivarono a Tabarka nel 1542 al seguito dei Lomellini di Genova, in cerca di fortuna promessa. La fortuna arriva, infatti la comunità, grazie alle concessioni commerciali di cui godeva la Famiglia degli Imprenditori genovesi, si dedica con profitto e a lungo alla pesca e commercio del corallo. Tutto questo non dimentichiamo che avviene in un clima di grande incertezze politiche e che i mari sono affranti sia dai Pirati che dai Corsari. Infatti anche i Pegliesi di Tabarka, mentre il corallo continua a diminuire e il commercio a non essere più così redditizio, i Rais delle Barberie del Nord Africa (Tunisi e Algeri) vessano con tasse e rendono la vita insicura tra libertà concesse e schiavitù imposte.
    E’ giunta l’ora di scappare.
    E’ il 1738, San Pietro e Sant’Antioco sono terra di nessuno.
    Colgono l’occasione, la prima davvero concreta e possibile: attraverso un’azione diplomatica non da poco, una vera e propria infeudazione, Carlo Emanuele III di Savoia concede ad Agostino Tagliafico e ai tabarchini al suo seguito, l’isola di San Pietro…e qualche soldo per iniziare i lavori di fondazione.
    Per questo Carloforte si chiama così, in onore del Re Carlo.
    Inizia una nuova era per l’Isola degli Sparvieri…e anche per la Sardegna.

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    IL CAMMINO

    SOSPESI TRA MARE E TERRA LUNGO LA COSTA SUD OVEST DELLA SARDEGNA

    Questo viaggio di aprile è adatto a chi ha già avuto esperienze di trekking di più giorni continuativi su diversi fondi di calpestio con pendenze tra i 250 e i 700 metri, che abbia alle spalle un buon allenamento di cammino in ambienti non attrezzati per una media di 15-20 km al giorno. Cammineremo lungo scogliere e falesie, brevi tratti sabbiosi a tratti soffice e a tratti compatta, roccia e scarti di miniera sotto forma di pietrame misto non compatto. Ci saranno anche brevi ma ripide discese e salite, continui saranno i sali-scendi e attraverseremo anche zone di campagna caratterizzate da strade bianche o asfaltate. Non ci sono passaggi tecnici da segnalare. I bastoncini da trekking sono sempre e comunque consigliati, anche a chi non li ha mai utilizzati o pensa di non averne bisogno. Avremo il trasporto bagagli, si cammina con zaino leggero: i bagagli pesanti rimangono in struttura o vengono trasportati da mezzo privato negli spostamenti dalla struttura all’altra. Il grande paesaggio marino sarà lo sfondo delle nostre escursioni, quindi devi essere un amante dei trekking lungo costa vista mare! Sono obbligatorie scarpe da trekking, protettive alla caviglia, suola con un buon grip su roccia e terreno misto, a tratti scivoloso o sdrucciolevole. La maggior parte delle escursioni terminano in una spiaggia o cala, dove ci sarà una sosta da 1 a 2 ore e mezzo circa, in dipendenza del tempo a disposizione e meteo favorevole: l’ambiente mare è parte integrante delle escursioni, arrivati in spiaggia non si scappa: il mare sardo è unico nel suo genere e vale la pena viverlo senza fretta per poter assaporare l’esperienza in maniera completa. I bagni e le nuotate saranno consentite in base alla valutazione della sicurezza, in base al meteo del giorno (per cui telo mare, costume e scarpette da scoglio in valigia!) Sarà possibile sedersi, stendersi o camminare lungo il bagnasciuga. Non è assicurato trovare chioschi aperti sulle spiagge al termine delle escursioni: nel caso fossero aperti nessuno ci impedirà di bere una birra fresca con vista mare. In mancanza d’altro troveremo ristoro in Agriturismo o nei Bar dei centri abitati. E’ previsto trasferimento in treno da Cagliari a Carbonia il 1° giorno e rientro a Cagliari da Iglesias in treno l’ultimo giorno (il treno fa fermata all’Areoporto). I transfer dalle strutture ai punti di inizio delle escursioni e ritorno in struttura sono di varia durata (minimo 15 minuti, massimo 1 ora): considerate i trasferimenti in bus privato e in treno come parte del viaggio stesso, potrete guardare il paesaggio fuori dal finestrino, parlare del più e del meno con vostro compagno di viaggio, fare un sonnellino. E’ prevista una visita guidata di circa 1 h a Porto Flavia (Masua): chi non vuole partecipare attenderà all’esterno e si riunirà al gruppo al temrine dell’escursione. L’altra visita guidata, sempre facoltativa, sarà il 7° giorno, prima delle partenze: dopo aver passeggiato per il centro storico della cittadina di origini medievali di Iglesias, raggiungiamo a piedi la Miniera di Monteponi, distante meno di 3 km dal borgo. Qui visiteremo la Galleria Villamarina (durata della visita circa 1h ). La Galleria è molto fresca, umida e siamo sotto terra per 1 h, quindi non è consigliabile a chi soffre di claustrofobia. Chi non partecipa alla vista in Galleria può aspettare fuori o tornare in centro dalla stessa strada che abbiamo fatto all’andata. Il 1° giorno ci incontriamo a Cagliari a metà pomeriggio (h 17.00, orario da confermare), quindi vanno bene voli che arrivano a Cagliari entro e non oltre le 16.00. Chi vuole può salire direttamente sul treno dall’Areoporto. Il nostro treno parte alle 17.44. In caso di cambio orari verrete avvisati preventivamente, ma tenete conto di queste tempistiche limite per organizzare il vostro arrivo. Per il ritorno scegliete voli a partire dalle 19.00/ 20 della sera, anche in questo caso potete scendere direttamente in Areoporto dal treno. In ogni caso, prima di acquistare i voli, comunicatemi il vostro piano voli onde evitare incongruenze di orari e non perdervi nulla di questo viaggio!

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    MANGIARE E DORMIRE

    DAI VILLAGGI MINERARI AI BORGHI MARINARI; DI PASTORIZIA, MINIERE E PESCA

    Questo è un viaggio semi itinerante, ovvero dormiremo in 3 differenti strutture dalle quali ci sposteremo ogni giorno per le nostre escursioni, per poi farvi ritorno la sera.
    Dormiremo  le prime 2 notti a Sant’Antioco in un bellissimo Ostello sul mare che ospita il Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia, mentre ceneremo in Ittiturismo una sera e Ristorante altra sera.
    Pesca di mare e laguna, sale e agricoltura sono ancora le risorse maggiori del Sulcis, prima della conversione all’Industria Carbonifera prima e Petrol Chimica poi. Pescherecci, porticcioli naturali e Tonnare denotano il paesaggio tipico delle Coste sud del Sulcis e delle isole di Sant’Antioco e San Pietro. Infatti pesce fresco, bottarga e il rinomatissimo Tonno rosso da corsa sono ingredienti di molte ricette di antica tradizione, oltre i prodotti da forno, il cus cus, la pasta e il pesto, che mostrano a Carloforte l’influenza Ligure e Tunisina. Formaggi e ottimi vini (Carignano del Sulcis in particolare) vanno a insaporire una tradizione culinaria speziata e fantasiosa.
    La 3°, 4° e 5° notte saremo ospitati in uno dei pochi sopravvissuti Agriturismi a lunga tradizione pastorale in piena area mineraria: la località, ai piedi della Falesia del Pan di Zucchero, si trova quasi sul mare, ma nell’entroterra; la zona è molto suggestiva, saremo circondati da colline rocciose, pecore e caprette al pascolo ci daranno il buon giorno insieme allo squisito yogurt (disponibile a discrezione delle pecore…). Assaggeremo formaggi e ricotta di produzione propria, oltre altre leccornie tipiche della tradizione di terra dell’Iglesiente. La ricca colazione dolce e salata ci darà al giusta carica e ci metterà il buon umore. La cucina è ricca e varierà ogni sera, basandosi solo su prodotti di stagione e di qualità, sulla scia di ricette della tradizione a volte riviste in chiave moderna. I secondi sono di carne (agnello, capra, pecora, maialetto, ecc), i primi spaziano nell’ampia scelta della pasta sarda a base di grano duro: gnocchetti sardi (malloreddus), ravioli di ricotta, culurgiones all’ogliastrina, fregola sarda. Il vino a tavola potrà essere Carignano del Sulcis o Cannonau.
    La 6° e ultima notte dormiamo in un caratteristico Hotel nel Borgo di origine Medievale di Iglesias, ceneremo in una Trattoria molto vicina alla struttura. L’ultimo giorno potremo visitare il bel borgo circondato dalle mura, le chiese e la Miniera di Monteponi.
    Le camere (soprattutto doppie, ma potrebbero essere anche triple o quadruple) ospitano indifferentemente sia letti matrimoniali che letti singoli: sino al limite massimo disponibile delle strtture viene data preferenza a camere con letti singoli ad eccezione dei partecipanti che si presentano in coppia. Potrebbe però capitare di dover condividere almeno in uno o due strutture il letto matrimoniale con un altro partecipante.
    I menu’ sono predefiniti concordati precedentemente da me insieme agli chef
    I pranzi sono sempre al sacco: potrete acquistare prodotti tipici nelle piccole botteghe o market dei paesi e cittadine); per 3 giorni il pranzo al sacco verrà fornito dall’Agriturismo (panini farciti o piatti freddi).
    Il primo giorno ci incontriamo con il pranzo al sacco già acquistato nello zaino.
    L’acqua non è potabile in nessuna struttura dove alloggeremo, potrete acquistarla in struttra o nelle botteghe.
    E’ necessario e importante che al momento della formalizzazione della vostra partecipazione mi comunichiate le vostre esigenze alimentari dovute a diete (vegetariana, vegana), allergie e intolleranze.
    Le preferenze alimentari non dovute a diete, intolleranze e allergie o motivi medici, verranno prese in considerazione e sarà fatto il possibile per accogliervi nel migliore dei modi, chiedendovi per contro collaborazione e senso di adattamento.

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    DIFFICOLTA'

    GRADO DI DIFFICOLTA' TREKKILANDIA

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    2 DITONI

    Poche difficoltà
    tecniche nel cammino.
    Sentieri prevalentemente facili
    Ricettività comoda.
    Ore di cammino
    superiori alle 5.
    Zaino giornaliero.
    Dislivelli da 300 a 800m.
    Km dai 15 ai 20.
    Adatto a chi ha già avuto esperienze di cammino

    LA PAROLA AI PARTECIPANTI
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    Marzia 2021

    Trekking splendido, natura selvaggia, compagnia perfetta, cibo squisito e guida veramente speciale!

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    Mara 2021

    Bellissimo viaggio con Carla Pau Iglesiente, miniere e mare

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    Lucia 2021

    Bellissimo trekking, il percorso è agevole e grazie al trasporto bagagli non è faticoso. Importante l’esperienza di visitare le miniere e conoscere come vivevano e lavoravano i minatori. La nostra guida Carla Pau è preparata, precisa e sa tenere unito il gruppo. Non per altro è il secondo trekking a cui partecipo con lei a distanza di un anno… grazie Sardegna, isola meravigliosa…🤗

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    Patrizia 2022

    E’ stata una bellissima esperienza, tu sei una persona piacevolissima e una bella persona. Spero di poter fare altre esperienze con te. Io vado a casa carica, felice e con nostalgia…Ma soddisfatta! Sarai nei miei pensieri. Grazie. Arrivederci

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    Rosa 2022

    Trekking molto interessante, paesaggi storici spettacolari. Guida esperta, empatica, professionale. Compagnia di gruppo simpatica ed unita. Cibo e vino notevoli. Incontri e conoscenze dei luoghi lungo il cammino hanno arricchito di conoscenza ed emozioni. Da consigliare!!

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    Cristina 2022

    Grazie mille Carla per l’esperienza gastronomica, culturale e ambientale. Un pacchetto top in un’isola meravigliosa!

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    Daniela e Simone 2022

    Trek spettacolare con panorami mozzafiato, assoluto valore aggiunto la Guida Carla, che con l’amore e la passione per la sua terra è riuscita a trasmetterci emozioni e sensazioni uniche e profonde. Grazie infinite, speriamo di camminare di nuovo insieme!

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    Alessandra 2022

    Bellissima esperienza con una perfetta organizzazione, un cammino che ci ha portati in luoghi dalla natura selvaggia e incontaminata con momenti di cultura: sito archeologico di Tharros e il Museo di Cabras. Ottima cucina. Grazie Carla per la tua professionalità e simpatia, Trekkilandia è consigliatissima!

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    Daniele 2022

    Parlo del Trekking in Sardegna in Iglesiente e Cammino Minerario di Santa Barbara: locations meravigliose, clima perfetto (con tanto di bagni in mare a ottobre), agriturismo di riferimento (Sa Rocca vicino a Masua) accogliente, ospitale, con ristorazione variegata e abbondante. Gruppo omogeneo, molto cordiale ed affiatato. La Guida Carla Pau esperta, affidabile, con evidenti capacità organizzative, attenta alle singole esigenze pur nell’affiatamento globale. Non ho alcun rilievo negativo, neppure minimo, da evidenziare. Pertanto esperienza di viaggio che consiglio con entusiasmo.

    Informazioni aggiuntive sul viaggio:

    Tipologia: itinerante​

    Durata: 7 gg/6 notti​

    Trasporto bagagli: si​

    Tipo di zaino: giornaliero​

    Volo dall'italia incluso: no

    Difficoltà del cammino: medio

    Difficoltà viaggio Trekkilandia: 2 ditoni

    Giorni di cammino: 5 gg

    Ore di cammino al giorno: 5/6

    Motivo della difficoltà: fondi disconnessi a tratti sdrucciolevoli o scivolosi (sabbia, roccia, scogli, terra), brevi ma ripide discese e salite in forte pendenza, esposizione solare.

    Adatto come prima esperienza di cammino: no

    Tipologia di struttura: agriturismo e hotel

    Tipo di alloggio: camera doppia/tripla con letti singoli e/o matrimoniali

    Bagni: in camera o in comune per il nostro gruppo

    Pasti: colazioni in struttura, cene in struttura o ristorante, pranzi al sacco

    Possibilità di singola: no

    Coperture assicurative disponibili: https://www.trekkilandia.it/assicurazioni/

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    • km circa - dislivello circa - ore di cammino circa - medio
    • 19km circa - dislivello salita 450m circa - ore di cammino 5/6 - medio
    • 8km circa - dislivello salita 300m circa - ore di cammino 4/5 - medio
    • 15km circa - dislivello salita 600m circa dislivello discesa 500m circa – ore di cammino 6 circa - medio
    • 17KM CIRCA - dislivello salita 472m circa discesa 467m circa - ore di cammino 6 circa - medio
    • 10km circa - dislivello 300m circa - ore di cammino 5 circa - medio
    • 10km circa - dislivello quasi assente - ore di cammino 4/5 circa - facile
    km circa - dislivello circa - ore di cammino circa - medio

    1° GIORNO - ARRIVI A SANT'ANTIOCO

    Ci incontriamo a metà pomeriggio alle 17 (orario da definire) presso la Stazione di Piazza Matteotti a Cagliari. La Stazione è raggiungibile con un treno in soli 5 minuti dall'Areoporto di Elmas. Consiglio voli che atterrino non oltre le 15.30/16.00 per poter raggiungere tranquillamente il punto di incontro. Nel caso in cui vogliate salire sul treno direttamente dall'areoporto sarà possibile previa comunicazione. Il nostro treno parte alle 17.44 e arriva alle 18.47 a Carbonia, dove, con un transfer privato, raggiungiamo Sant'Antioco all'imbrunire, alle 18.20 circa. Per raggiungere Sant'Antioco attraversiamo l'istmo di collegamento costeggiando le bellissime Saline e la Laguna: Sant'Antioco ci appare come un'isola e ci sembrerà di muoverci su una terra sospesa, che sotto le luci del sole calante, si tinge di tonalità dolci e dense dall'arancio al rosa, fino a diventare indaco e viola. Fin da epoca romana (per quanto ne sappiamo) le lagune e il mare che separano Sant'Antioco dalla terraferma non sono mai stati un problema e sono sempre stati superati con un comodo ponte, trasformando l'isola in una penisola di fatto. Ma dell'Isola Sant'Antioco ha tutti i connotati, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche nella cultura. Dopo il check in ognuno si dedicherà alla spesa per il pranzo al sacco del giorno dopo, ma, vista l'ora del nostro arrivo, vi consiglio di arrivare già premuniti. Ci riuniremo in struttura per andare tutti insieme a cena in ristorante. Compatibilmente con il tempo a disposizione chi vuole può incontrarsi prima per fare un bell'aperitivo di benvenuto al tramonto.

    19km circa - dislivello salita 450m circa - ore di cammino 5/6 - medio

    2° GIORNO - TORRI COSTIERE, MONUMENTI NATURALI E ARCHEOLOGIA

    Oggi camminiamo da Turri a Cala Sapone via Arco dei Baci e Tomba de Su Niu e Su Crobu. Di primo mattino il nostro mezzo privato verrà a prenderci davanti al nostro alloggio per accompagnarci sulla costa ovest. L'itinerario di oggi risale la costa ovest verso nord, dalla Torre Cannai fino alla selvaggia Cala chiamata Porto Sciusciau, per poi risalire il promontorio fino al Semaforo di Capo Sperone, dove potremo ammirare l'isola dall'alto in tutto il suo splendore, circondati dalla macchia e abbagliati dalla luce del mare. Proseguiremo l'escursione inoltrandoci per qualche km tra i campi e i pascoli retro costieri, fino a raggiungere la bellissima località dove è situata la Tomba dei Giganti Su Niu e Su Crobu; continuiuamo fino al Monumento Naturale chiamato Arco dei Baci. Da qui in poco tempo, in piano, raggiungiamo Cala Sapone, la meta del nostro trekking di oggi. Qui, compatibilmente con il meteo favorevole, ci rilassiamo prima di tornare nel borgo: chi vuole potrà anche fare il bagno compatibilmente con mare calmo. Prima della cena in ristorante ognuno provvederà ad acquistare il pranzo al sacco per il giorno dopo e cogliere l'occasione per fare un giro nel centro storico fino alla Basilica dedicata al Santo Martire. A chiusura iscrizioni sarà possibile prendere informazioni sulla possibilità e orari di visita di alcune emergenze archeologiche dell'antichissima città fenicio – punica di Sulki che si sviluppa lungo un percorso sul modello del Museo Diffuso: chi vuole, compatibilmente con propri desideri, potrà scegliere tra il bellissimo Museo Archeologico, la Necropoli Fenicio Punica, il Tofet e Villaggio Ipogeico, le Catacombe Cristiane ex Tombe Puniche situate al di sotto della Basilica di Sant'Antioco. Questo sarà possibile solo in base all'effettivo orario di rientro e ognuno sarà libero di spendere in libertà la seconda metà del pomeriggio.

    8km circa - dislivello salita 300m circa - ore di cammino 4/5 - medio

    3° GIORNO- ISOLA DI SAN PIETRO: ANFITEATRI NATURALI E IL FARO PIù A OVEST D'ITALIA

    Dopo colazione il nostro mezzo ci accompagnerà a Calasetta (viaggio circa 20 – 30 minuti), il secondo piccolo e grazioso centro abitato di fondazione dal caratteristico gusto architettonico coloniale. Qui ci imbarchiamo per l'Isola di San Pietro. I bagagli pesanti saranno sul bus fino al nostro arrivo in struttura, si cammina con zaino leggero come sempre. Sarà bellissimo arrivare sull'Isola e avvicinarci a terra tra le piccole imbarcazioni e pescherecci. Con il nostro mezzo privato raggiungiamo subito la costa ovest dell'isola, per fare subito una breve passeggiata panoramica in località Punta Le Colonne, per ammirare uno degli scorci naturali e monumenti geologici dell'isola. Il percorso, che termina al romantico e maestoso Faro di Capo Sandalo (il Faro più a Ovest d'Italia), si snoda tra scogliere e calette dai mille colori circondate da rocce vulcaniche erose dal vento e dal mare (come anfiteatro naturale delle Ciassette). Faremo una sosta lungo il percorso nella bellissima Cala Fico, incastonata tra le rocce che ospitano da maggio a ottobre il Falco della Regina. Al termine della nostra escursione torneremo nel Borgo di Carloforte con il bus privato (21 minuti circa di viaggio in auto), dove ci imbarcheremo per Portoscuso. Compatibilmente con il tempo a disposizione chi vuole può fare una passeggiata tra i caratteristici carruggi di questo Borgo marinaro - Uno dei Borghi più Belli d'Italia - e fare shopping nelle botteghe di prodotti della tradizione culinaria come il pregiatissimo tonno rosso di corsa dell'isola. Da Portoscuso raggiungiamo il nostro Agriturismo poco distante dalla Spiaggia di Masua. Il percorso in bus costeggia uno dei tratti più panoramici suggestivi di transazione tra il Sulcis e l'Iglesiente. L'Agriturismo, adagiato ai piedi delle miniere, circondato da pascoli, è un esempio di azienda agricola sopravvissuta alla rivoluzione industriale mineraria della Sardegna. Sarà la nostra casa per i prossimi 3 giorni. Ceniamo in struttura. Il pranzo al sacco per il giorno dopo sarà fornito dalla struttura (chi vuole può usufruire dalla sua scorta personale o dividere il pranzo con altro partecipante).  

    15km circa - dislivello salita 600m circa dislivello discesa 500m circa – ore di cammino 6 circa - medio

    4° GIORNO - DA MASUA A CALADOMESTICA

    A piedi dal nostro Agriturismo ci incamminiamo di buon mattino per scollinare e riaffacciarci sul promontorio che sovrasta Masua, il suo mare e la sua immensa miniera dismessa: lo sguardo è catturato dal paesaggio della costa di Nebida fino alla grande Spiaggia di Funtanamare e in lontananza le Isole di San Pietro e Sant'Antioco. Prendiamo il sentiero sull'altipiano seguendo il tracciato che dopo circa 1,5 km ci porta al più celebre punto panoramico dell'intero Cammino Minerario di Santa Barbara: la splendida terrazza sul Pan di Zucchero. Ci incamminiamo sul sentiero che si inoltra subito nel cuore della tortuosa falesia ricoperta di calcari e ginepri secolari scolpiti dal vento. Quasi alla fine di questa breve ma intensa traversata scendiamo nel Canal Grande di Nebida, una stretta valle che sfocia in mare attraverso una stretta gola cinta da rocce piegate e schiacciate dal tempo, lavate dal mare. Risaliamo quindi la valle lungo il canale, spalle al mare, tra pascoli e altipiani che ci portano, presso la vecchia fornace, all'incrocio della ferrovia mineraria (la 1° ferrovia elettrica d'Italia): seguendo il tracciato arriviamo infine a Cala Domestica. Cala Domestica è sicuramente una delle più belle spiagge del Sud Sardegna insieme alla più piccola Cala che si può raggiungere attraversando una breccia artificiale scavata quando questa cala altro non era che un importante Porto Minerario. In condizioni meteo favorevoli sarà possibile fare un bagno in queste splendide acque e ristorarci presso il chiosco qualora fosse aperto. Il nostro bus ci porterà in meno di 30 minuti al nostro Agriturismo. Ceniamo in struttura. Il pranzo al sacco per il giorno dopo sarà fornito dalla struttura (chi vuole può usufruire dalla sua scorta personale o dividere il pranzo con altro partecipante).  

    17KM CIRCA - dislivello salita 472m circa discesa 467m circa - ore di cammino 6 circa - medio

    5° GIORNO - COSTA VERDE: I SENTIERI DEL GRANITI E DELLE DUNE

    Dopo colazione saliamo sul nostro bus privato che ci accompagnerà all'inizio dell'itinerario di oggi, la splendida Spiaggia di San Nicolò, dove subito ci inoltriamo lungo la traccia del Cammino Minerario di Santa Barbara che ci permette di attraversare il maestoso sistema dunale ricoperto da pini e macchia mediterranea. In prossimità del paese di Portixeddu (in sardo significa piccolo porto) cominciamo a risalire il Capo. Ci lasciamo definitivamente alle spalle il selvaggio Iglesiente minerario per fare ingresso nel regno del granito e delle grandi distese di sabbia della Costa Verde. Il promontorio di Capo Pecora fa da spartiacque tra la Costa Iglesiente e la Costa Verde. Lasciamo a destra il Cammino di Santa Barbara e seguiamo la linea della costa per godere di ogni spettacolare scorcio sul mare, attraversando pascoli disseminati di granito bianco e rosa, tafonato , eroso dall'acqua, sagomato dal vento. Una delle prime tappe di questo incantevole percorso è la Spiaggia delle Uova di dinosauro (Cala is Tramatzus). L'ultimo tratto sarà in scoscesa ma breve salita fino alla Vedetta, il punto più alto del promontorio, da dove cominciamo a scendere vista mare: da qui possiamo scorgere tutta la distesa dunale di Scivu e Piscinas che scivolano in profondità fino ai Monti di Arbus e Guspini, cinte dalle Creste del Monte Arcuentu sullo sfondo. Il sentiero inizia in forte pendenza tra rocce emerse in seguito all'erosione eolica, ma dopo circa 30 minuti siamo sulla Piana di Narocci. Per arrivare infine alla Spiaggia ci aspetta un ultima passeggiata tra dune ricoperte di bassa vegetazione, piccoli ginepri e pascoli. Infine il mare, dove potremo riposare. Al termine dell'escursione, in presenza di mare piatto e tempo a disposizione, sarà possibile fare un bagno, prima di tornare sul nostro bus e tornare in struttura. Ceniamo in struttura. Il pranzo al sacco per il giorno dopo sarà fornito dalla struttura (chi vuole può usufruire dalla sua scorta personale o dividere il pranzo con altro partecipante).  

    10km circa - dislivello 300m circa - ore di cammino 5 circa - medio

    6° GIORNO - LA COSTA DEI FARAGLIONI DI NEBIDA E IL PAN DI ZUCCHERO+PORTO FLAVIA

    Abbiamo ri assemblato le nostre valige. Con il nostro bus ci trasferiamo a Nebida, che il primo giorno abbiamo visto dal bus. I bagagli pesanti rimangono nel mezzo fino alla fine della giornata. Prima di incamminarci alla volta di Masua, facciamo una deviazione all'inizio del paese: presso quello che oggi è diventato il Bel Vedere di Nebida, ci affacciamo per ammirare dall'alto la bellissima Laveria La Marmora. Da questo punto cominciamo a notare la tipica conformazione della costa, caratterizzata da una scogliera bellissima e ricca di storia geologica: qui il color porpora, a tratti viola e nera della puddinga, si mischia al verde grigiastro degli scisti, al verde delle piante perenni e al giallo dei fiori. Stiamo calpestando i suoli più antichi d'Italia, stiamo attraversando a piedi la storia della Rivoluzione industriale, sullo sfondo del mare blu. La costa, punteggiata da I 5 Faraglioni di Nebida e fitta di tanti piccoli approdi e porticcioli minerari, riappare al nostro sguardo dopo un percorso che prendiamo leggermente nell'entroterra lungo una vicinale ad uso minerario delimitata da querce originarie ma soprattutto pini ed eucaliptus impiantati a servizio delle miniere nell'epoca del maggiore sviluppo minerario della zona. Tra cuscinetti di euforbia, lentisco ed elicriso odoroso, scendiamo seguendo una pista fuori sentiero sulla scogliera, quando ci ritroviamo a Porto Corallo, spettacolare baia rossa e verde smeraldo con vista d'eccezione sul Pan di Zucchero. Masua è vicina, già scorgiamo il maestoso e candido Pan di Zucchero, il più grande faraglione del Mediterraneo. Lo scenario è unico. Continuiamo fino all'ingresso di Porto Flavia, incredibile esempio di avanguardia industriale del secolo scorso, che vanta un porto sospeso sul mare turchese da cui potremo godere dell'esclusiva vista sul Pan di Zucchero. Al termine della visita guidata (circa 1h.) il nostro bus ci aspetta per accompagnarci a Iglesias. Dormiamo in Hotel. Ceniamo in ristorante. 
    10km circa - dislivello quasi assente - ore di cammino 4/5 circa - facile

    7° GIORNO - IGLESIAS E LA MINIERA DI MONTEPONI - PARTENZE

    Il Viaggio termina a Iglesias. Chi ha deciso di partire dopo colazione può raggiungere in circa 10 minuti a piedi la Stazione dei Treni, dove potrà prendere il treno che arriva a Cagliari Via Areoporto di Elmas. Chi vuole può fare solo la passeggiata nel Borgo e poi andare in autonomia in Stazione. Chi ha voli pomeridiani e mi ha comunicato al momento dell'iscrizione di aderire all'escursione di mezza giornata di oggi con le visite guidate, prenderà il treno nel pomeriggio, dopo il pranzo libero a Iglesias (potremo decidere di andare insieme in un ristorante, fermarci per un aperitivo in un bar in paese, ognuno è libero di fare come desidera). La mattinata si svolgerà con una passeggiata nel centro storico all'interno delle mura della cittadina: potremmo entrare nelle Chiese più importanti compatibilmente con l'orario di apertura e fruibilità turistica. Poi ci incammineremo verso la la Miniera di Monteponi lungo la via principale del paese, dove dopo aver osservato gli esterni della grande Miniera potremo visitare la Galleria Villa Marina (tempo di vista circa 1 h). Al termine dell'escursione torneremo in centro, sempre dalla via principale. Il primo treno diretto al momento disponibile sul sito di Trenitalia è alle 15.21 con arrivo a Cagliari previsto per le ore 16.14 con fermata all'Areoporto di Elmas alle 16.06 circa. Rimane comunque il consiglio di non acquistare voli precedenti alle 19 prevedendo di dover essere in Areoporto almeno 2 ore prima del volo. Chi vuole anticipare la partenza può prendere il treno precedente delle 14.13 con arrivo previsto a Cagliari alle 15.22 e fermata all'Areoporto alle 15.14 (questo treno prevede un cambio). I bagagli pesanti saranno custoditi in Hotel e passeremo a prenderli al momento della partenza. Per la giornata di oggi vi invito a mantenere abbigliamento comodo con scarpe chiuse e suola non scivolosa e portare guscio e felpa per coprirvi durante la vista in Galleria, quindi tenere lo zaino giornaliero anche per questa ultima escursione.

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    CARLA PAU

    Faccio il lavoro di Guida Ambientale Escursionistica dal 2012 e quello di Guida Turistica dal 2018. E' il lavoro che fa per me...perche' sono una di quelle persone che ha bisogno di una piccola tana calda piena di libri, luci soffuse, un po' di musica e buon vino per ricaricarsi...ma poi quando sta troppo ferma sente il bisogno di andare, di lasciare andare. Da bambina un giorno volevo fare la scrittrice, il giorno dopo l'avvocato, un altro giorno la giornalista. Da grande mi sarebbe piaciuto fare l'illustratrice, ma mentre mi occupavo dell'orto ho intrapreso la strada per diventare Guida. . Sono una persona abbastanza empatica e istintiva, visionaria, romantica. Sono tornata a vivere in Sardegna dopo 11 anni di Toscana, e questo mi rende enormemente felice, anche se la Toscana sarà sempre per me casa...ma questo è molto personale e ve lo racconterò una sera, in viaggio.

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    Cammino Minerario di Santa Barbara e Costa Ovest Sardegna

    Price
    €980 in via di definizione per person
    Duration
    7gg - Dal 23/04 al 29/04 - 2024
    Destination
    Sardegna
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