Dal 31/08 al 07/09/2024
Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso
Il trekking dello Stambecco fino alla vetta del Gran Paradiso
Uno dei trekking più belli del territorio italiano: un viaggio trekking che attraversa la riserva naturale del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico d’Italia, istituito nel 1922 e situato a cavallo della Valle d’Aosta e del Piemonte. Un trekking per gli amanti della natura e dei paesaggi alpini durante il quale sarà possibile incontrare i numerosi animali che popolano il parco. Percorrendo i bellissimi sentieri vi sentirete parte del suo complesso ecosistema: ghiacciai, praterie, boschi di abeti e poi ancora marmotte, civette, poiane bianche e tanti, tantissimi altri animali...l’incontro improvviso con un branco di camosci o con un grande stambecco che vi osserva immobile nella sua maestosità a pochi metri di distanza sono emozioni che non dimenticherete facilmente. Per chi vorrà l'ultimo giorno ci sarà la possibilità di arrivare in vetta al Gran Paradiso (4061metri)
- Il viaggio
- Il viaggio in breve
- Programma
- Galleria
- La guida
Informazioni sul viaggio
- Assicurazione Medico Bagaglio
- Servizio di Guida Escursionistica, Segreteria ed Iscrizione al Viaggio
- Tutte le cene e tutte le colazioni
- tutti i pernottamenti
- Tutti i trasferimenti interni
- Assicurazione per Annullamento Viaggio
- Il costo della Guida Alpina per la vetta del Gran Paradiso (circa 150€ a persona)
- Il viaggio per raggiungere il luogo di ritrovo
- Le Mance
- Tutti i pranzi
- Tutto ciò che Non è Espressamente Indicato alla Voce Comprende
Giuseppe Gaimari
IL VIAGGIO NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
La lunghezza delle tappe giornaliere varia da 6 ai 12 km con dislivelli tra i 500mt+ e i 1200mt+.
5 MOTIVI PER FARE IL TREKKING DELLO STAMBECCO
1-Lo stambecco ovviamente indiscusso protagonista insieme a tutti gli altri animali e ai bellissimi panorami alpini.
2-Il cibo: nei rifugi di montagna, si sa, il cibo è assolutamente a km zero, avremo modo di assaporare i piatti semplici della tradizione piemontese e valdostana.
3-Dormire nei rifugi di alta montagna: posti fuori dal tempo e gestiti da persone gentili ed ospitali, che fanno della passione per la montagna il loro lavoro
4-Raggiungere la Vetta del Gran Paradiso a 4061metri: la terza cima più alta tra quelle situate interamente in territorio italiano, compresa tra i comuni di Cogne e Valsavarenche, totalmente in Valle d’Aosta.
5-Valle Orco: caratteristica vallata glaciale in cui è particolarmente evidente l’azione modellatrice dei ghiacciai nel corso dei millenni.

IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
Il parco nazionale del Gran Paradiso é inequivocabilmente legato alla protezione dello stambecco. Nel 1856 infatti il Re Vittorio Emanuele II dichiarò queste montagne riserva reale di caccia salvando così l’animale dall’estinzione.
Fu però il nipote Vittorio Emanuele III,nel 1919,a cedere allo Stato i territori del Gran Paradiso indicando come condizione l’istituzione di un parco per la tutela della flora e della fauna alpina. Una leggenda narra che in un tempo lontano sui Monti di ferro giunse una tribù proveniente dal mare,in fuga dalla sua terra natia e in cerca di una nuova casa. Il loro capo,Salaxo,si recó dal Re degli uomini di ferro per chiedere se potesse stabilirsi con il suo popolo nel lembo di pianura che aveva scelto,ma gli fu risposto che soltanto il Re degli Stambecchi avrebbe potuto dargli tale permesso.
Determinato ad ottenere una sua terra Salaxo si avventuró nella parte più nascosta e inarrivabile del territorio e dopo giorni e giorni di cammino e incessante ricerca si trovó al cospetto del Re Stambecco. “Sono venuto per restare! Con o senza il tuo permesso!” Gli gridò brandendo la spada…”se sei un dio non ti temo e se sei solo un animale le tue corna saranno presto il mio trofeo!” Completamente indifferente alle sue parole,invece di attaccare o fuggire,il possente animale inizió a scalare tranquillamente il monte.
L’uomo sorpreso da questa reazione inizió a seguirlo affannosamente finchè lo vide svanire nella nebbia,ma deciso a portare a termine la sua missione non si arrese,riuscendo ad arrivare in vetta alla montagna;ciò che vide lo lasció senza parole,il panorama più bello che occhio umano avesse mai contemplato… “IL PARADISO!!!” esclamò… Alle sue spalle spuntó il Re Stambecco compiaciuto:l’umano aveva superato la prova,non si era arreso alle difficoltà della lunga scalata e si era lasciato conquistare dalla bellezza e la purezza del Suo Regno,togliendo la guerra dal cuore.
Salaxo tornó dal suo popolo con il permesso del Re e la promessa che sempre avrebbe protetto e preservato queste terre! Visitando oggi il Parco Nazionale del Gran Paradiso si ha la possibilità di entrare in contatto con una natura incontaminata e di vedere panorami che sembrano usciti da una favola antica.

IL TREKKING NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
Il nostro trekking itinerante Nel Parco del Gran Paradiso è un viaggio per gli amanti del silenzio, dei luoghi ancora poco esplorati. È un viaggio per gli amanti della montagna, con vette vertiginose, prati e laghi alpini incontaminati, Il Nostro cammino partirà dalla Valle Orco in Piemonte fino alla Valsavarenche in Valle D’Aosta. Le nostre giornate di trekking inizieranno presto al mattino per raggiungere, attraverso le montagne, il nostro rifugio che ci accoglierà la sera. Un vero viaggio trekking itinerante di 8 giorni di cammino dal Piemonte alla Valle D’Aosta zaino in spalla.
La lunghezza delle tappe giornaliere varia da 6 ai 12 km con dislivelli tra i 500mt+ e i 1200mt+.

MANGIARE E DORMIRE NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO
Le strutture che utilizzeremo durante il nostro trekking nel parco nazionale del gran Paradiso sono caratteristici e accoglienti rifugi di montagna: come il Rifugio Guido Muzio, gestito da una coppia di giovani ragazzi particolarmente gentili e disponibili, dove potrete gustare i piatti tipici della loro tradizione ( pasta fatta in casa, affettati e formaggi a km zero e la tipica salsa chiamata Bagnet Verd: un esplosione di sapore) e il Rifugio Guglielmo Jervis, dove il giovane gestore Luca delizierà i vostri palati con la famosa polenta concia (una specialità di tradizione storica, risalente ai primi monaci che si insediarono sulla montagna) e la sua celeberrima torta al cioccolato ( una bomba calorica che non dimenticherete mai).

Informazioni aggiuntive sul viaggio:
Tipologia: Trekking Itinerante
Durata: 9gg/8notti
Gruppo: Min.6 - Max.14
Trasporto bagagli: No
Tipo di zaino: Itinerante (35/45l durante il Trekking)
Difficoltà del cammino: Impegnativo, per l'assenza di trasporto bagaglio, per i dislivelli delle tappe e la quota
Giorni di cammino: 7
Ore di cammino al giorno: 6-7
Adatto come prima esperienza di cammino: No
Strutture durante il Viaggio: Rifugi di montagna
Pasti durante il Viaggio: Colazioni e Cene (pranzi al sacco liberi)
Possibilità di singola: No
- 1° GIORNO - ARRIVO IN VAL ORCO
- 2° GIORNO - TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO
- 3° GIORNO - TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO
- 4° GIORNO - TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO
- 5° GIORNO - TREKKING DA RIFUGIO A RIFUGIO
- 6°GIORNO - LA VETTA DEL GRAN PARADISO (FACOLTATIVA)
- 7°GIORNO - RIFUGIO CHABOD - VALLE ORCO
- 8°GIORNO - Partenza
Ritrovo nel primo pomeriggio Ritrovo in Val Orco nel nostro primo rifugio alle ore 17:00 (il nome del rifugio verrà detto ai partecipanti)
Cena e pernottamento in rifugio.
Il sentiero si snoda prima sul pratone che in inverno diviene pista da sci, poi si inerpica nel bosco. Ai piedi dei tanti larici presenti si incontra un colorato tappeto di rododendri, mentre una serie di piccole costruzioni in pietra ormai abbandonate costellano tutto il percorso. Poco prima di arrivare alla meta saliamo allo splendido coll di nell con una vista spettacolare sulla isolata vallata sottostante. Giunti in prossimità del rifugio, spettacolare vista sulla cima delle Fasce
Oggi dal Piemonte arriviamo in Valle D'Aosta passando dallo splendido lago Sera e al Col de Nivolet. Oggi se saremo fortunati potremo vedere da vicino il re del parco, lo stambecco. Attraverso pascoli, praterie e rari sfasciumi rocciosi si affronta una pendenza notevole, fino a giungere al nostro rifugio in Valle D'Aosta poco dopo il Col del Nivollet
Prima di colazione ancora mentre albeggia per chi lo vorrà potremo fare una a dir poco meravigliosa escursione a 3084metri del Coll Leynir passando per i lago di Rosset. (10km, 520 metri dislivello positivo)
Tornati in rifugio, ci rifocilleremo facendo colazione, per poi incamminarci verso il Gran Collet, da dove il Gran Paradiso si mostrerà in tutta la sua bellezza.
Con una ripida e suggestiva discesa raggiungeremo la località di Pont dove si trova il nostro rifugio di stanotte, uno dei più belli di tutta la valle.
Cena e pernottamento in rifugio.
Oggi iniziamo ad avvicinarci alla "grande vetta". Dopo un primo tratto in valle, attraversiamo un fitto e splendido bosco di larici e pini cembri, tra le cui fronde è possibile scorgere cince di diverse specie, scoiattoli rossi e udire il caratteristico canto delle nocciolaie.
Superato il casotto Lavassey si percorrono ancora alcuni tornanti prima di affacciarsi su una magnifica prateria alpina. Il limite degli alberi è ormai superato e la vista sulle cime circostanti è davvero mozzafiato. La traccia che si snoda al fianco del torrente scende poi fino al rifugio, visibile solo all’ultimo. Per quasi tutto il percorso il Gran Paradiso sarà davanti ai nostri occhi, quasi a darci il benvenuto.
Arriviamo per pranzo al rifugio Federico Chabod, dopo pranzo breve escursione alla ricerca degli stambecchi e dei camosci.
Cena e pernottamento in rifugio.
Oggi sarà una di quelle giornate che ricorderemo per tanto, la vetta del Gran Paradiso rappresenta il giusto finale di questo trekking di montagna. La sveglia sarà alle 3.30 di notte, dopo una buona colazione lasciamo il rifugio quando ancora è buio. Inizieremo a camminate verso Montandayné fino a raggiungere quota 3100 metri, per poi proseguire lungo la diagonale che passa sotto la base del Piccolo Paradiso e sotto la parete nord del Gran Paradiso. Da qui in poi inizieremo a camminare sulla neve e ci infileremo i ramponi ai piedi per proseguire in cordata lungo il ghiacciaio di Laveciau. La salita sarà lunga, ma vedere il sole sorgere sulle montagne è una emozione che non dimenticheremo mai.
In quattro ore incontreremo la famosa Schiena d’Asino, l’imponente dorso innevato dove s’incrocia l’altra via normale che parte dal rifugio Vittorio Emanuele II. Da qui l’ultima salita che porta alla statua della Madonnina posta sulla cima a 4016 metri
La discesa sarà ancora in direzione del rifugio Federico Chabod, dove arriveremo verso l'ora di pranzo.
Pernottamento e cena al rifugio Chabod
Dopo colazione saluteremo per l'ultima volta il Gran Paradiso facendo una splendida traversata, verso il rifugio Vittorio Emanuele (2775 metri), rifugio storico e di grande fascino. Da qui imboccheremo il facile e meraviglioso sentiero che dal Vittorio Emanuele II porta al torrente Savara. In due ore circa arriveremo alla località di Pont a (1834 metri) da dove inizieremo la salita che ci condurrà ancora una volta verso il Rifugio Savoia. Qui prenderemo il pulmino che ci porterà al nostro punto di partenza, dove abbiamo lasciato le macchine.
Cena e pernottamento in rifugio
Dopo Colazione ci daremo l'arrivederci al prossimo trekking.
GIUSEPPE GAIMARI
Laureato in Economia del Turismo l’avventura e lo sport sono sempre stati alla base della mia vita. La montagna è stato un punto cardine del mio percorso, prima sciando e gareggiando sui pendii di tutto il mondo, per poi seguire l’istinto irrefrenabile di mettere in gioco me stesso, sia affrontando viaggi in bici e a piedi in solitaria, sia partecipando a manifestazioni di ciclismo estremo di lunga durata. Durante i miei viaggi ho vissuto ogni tipo di situazione, ognuna delle quali mi ha dato la possibilità di crescere come viaggiatore e come atleta. Una delle emozioni più grandi che possa provare è quella di vedere la gioia negli occhi delle persone che riescono raggiungere i propri obbiettivi. Ci sono passato centinaia di volte, e non c’è niente di più appagante di realizzare qualcosa che è nata dalla propria mente, ecco che come guida farò di tutto per farvi vivere e realizzare il vostro sogno, il vostro obbiettivo, il vostro viaggio. La particolarità dei mie viaggi di gruppo sta nel fatto che nascono direttamente dalle mie avventure in solitaria ma adattate alle vostre esigenze. Ogni anno oltre alle manifestazioni sportive, realizzo due viaggi personali in solitaria, in luoghi lontani dal turismo di massa; quindi avete la certezza che tutti gli anni avrete a disposizione nuovi trekking in luoghi sempre più particolari e inconsueti.
Per qualsiasi domanda sul viaggio:
Scrivimi a maldavventura@gmail.com
Chiamami al +3409510078
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