Il nostro Trekking Camp è riservato ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni. È un trekking formativo, esperienziale, indimenticabile. È un’occasione di crescita, un tassello sul cammino dell’indipendenza. È un aiuto a fare gruppo, a vivere la natura nel suo aspetto più autentico.
Perfetto come gita scolastica di fine anno, il Trekking Camp aiuta i ragazzi a:
È molto più che una vacanza, dunque. Immersi nella natura, aiutati dal ritmo lento del camminare, bambini e ragazzi – attraverso il trekking – tornano a muoversi. Si allontanano dagli smartphone e dai videogiochi, e vivono tutti i benefici che il cammino può dare. Sul corpo, ma soprattutto sulla mente. Il contatto con la natura calma, sviluppa la creatività e l’indipendenza, accresce il senso di responsabilità, insegna a rispettare la natura.
Partecipare al nostro Trekking Camp permette ai ragazzi di crescere, almeno un po’. Imparano a rispettare le regole della vita in gruppo, a risolvere i problemi, aprono la mente ed escono dalla loro “comfort zone”. Specialmente se il trekking si svolge in un Paese straniero, li aiuta a diventare intraprendenti per superare le difficoltà della lingua. Torneranno cambiati, dal Trekking Camp. Più maturi, un po’ cresciuti. Con indelebili ricordi nel cuore.
Sin dal Medioevo, i pellegrini hanno camminato lungo il Cammino di Santiago attraverso l’Europa. La destinazione? La Cattedrale di Santiago di Compostela, dove si troverebbero le reliquie dell’apostolo San Giacomo il Maggiore. Secondo la Leggenda Aurea, i discepoli di San Giacomo (decapitato nel 44 d.C. dal re Erode) trasportarono il suo corpo in Galizia con una barca guidata da un angelo. Proprio qui, l’Apostolo, si era spinto infatti per evangelizzare le popolazioni di cultura celtica. Per diversi secoli, il luogo della sepoltura (un bosco, poco lontano dall’allora importante porto di Ira Flavia), fu proibito per via delle persecuzioni. Sino a quando, nell’813 d.C., all’eremita Pelagio apparve in sogno un angelo: questo gli mostrò delle luci a forma di stelle, sul monte Liberon, laddove sorgeva un antico villaggio celtico. Il vescovo Teodomiro decise quindi di esplorare quei luoghi, e vi trovò una tomba contenente tre corpi, uno dei quali con la testa mozzata. La tomba recitava la frase “Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè”. Pare quindi che, la parola Compostela, derivi dal latino “Campus Stellae”, “campo della stella”. Nacque così Santiago di Compostela. E, dalla città, il suo cammino.