Ciao, mi chiamo Luca, ho iniziato a fare i primi lavoretti da guida nel 1989, però non sono così vecchio :-), è solo che accompagno da tanto tempo le persone sui sentieri.
Sono fondamentalmente una persona allegra e cerco di condividere questa mia allegria con i gruppi che accompagno. Del mio lavoro mi piace tutto, sopratutto l’alternarsi di un cammino in solitaria, quando faccio i sopralluoghi per esempio, e del cammino di gruppo, nel momento in cui, poi, si realizza il trekking che ho progettato.
Mi piacciono le barzellette, portatene una con voi al trekking da raccontare a tutti, ma tenetene una comunque sempre con voi da tirar fuori nei momenti più difficili 🙂
Ci definiamo artigiani del viaggio, cosa vuol dire? Che ogni viaggio avrà uno stile, delle qualità, delle caratteristiche uniche che possono riportare al mio modo di vedere il mondo.
Ci sono stati degli anni in cui ogni mio viaggio aveva sempre a che fare con l’acqua, quindi i miei trekking erano spesso nelle isole come le Isole Lofoten, o l’Isola d’Elba, o i vela trekking in Grecia per esempio.
Poi c’è stato un momento in cui la maggior parte dei miei viaggi aveva a che fare con i deserti, caldi o freddi, e quindi Marocco, oppure Namibia o anche l’Islanda.
Oggi come oggi mi rendo conto che forse non c’è più un motivo in comune con un solo ambiente o elemento naturale, oggi mi rendo conto che al centro delle mie scelte ci sono e continuano a esserci sopratutto i legami con le persone del posto.
Ecco che non potrei mai rinunciare a condividere con i camminatori tutta la bellezza degli incontri con tutti gli amici che ci ospitano per la notte o per la cena in Penisola Sorrentina, e neanche potrei rinunciare a passare almeno una volta all’anno del tempo insieme ad Hassan e Addi, i due cuochi del trekking nel deserto roccioso del Jebel Sahgro in Marocco.
Relazioni, ecco cosa è al centro della ricerca dei e nei miei viaggi negli ultimi anni. Le relazioni con i partecipanti, con il territorio e con chi lo abita.
Esperienze che rimangono per sempre