4gg - Dal 07/12 al 10/12 - 2023
Chianti Walks & Folks: classico, vero, buono - con Antropologa
Un viaggio fuori stagione e fuori dagli schemi. Io e Elisa vi portiamo a "casa", per assaggiare il meglio e incontrare la nostra gente. Forse ci siete già stati. Sicuramente mai con noi.
Escursioni, incontri, ricette e scoperte: un piccolo grande viaggio nel cuore del Chianti Classico. Per chi non ama le costruzioni edulcorate dei luoghi, per chi cerca di andare a fondo nella comprensione dei territori, per chi – camminando – ha bisogno di un contatto vero e autentico con la gente del posto. Per me un’occasione unica di provare ad aprire le porte della mia “casa” a chi ha occhi e animo per osservare e ascoltare veramente. Ovviamente e rigorosamente fuori stagione.
- Il viaggio
- Il viaggio in breve
- Programma
- Galleria
- La guida
- Potrebbe interessarti
Informazioni sul viaggio
- Assicurazione Medico Bagaglio
- Colazioni e Cene preparate dalla chef Elisa Porciatti
- Guida Escursionistica / Guida Turistica / Antropologa
- Incontro con Giuseppe Semboloni con visita e degustazione alla Cantina Sociale di Geggiano
- Incontro e visita a La Scoscesa di Lorenzo Costa
- Incontro e visita alla produzione di spezie di Duccio Fontani
- Incontro, visita e degustazione a Pacina con Giovanna Tiezzi
- Organizzazione e servizio di Segreteria ed iscrizione al viaggio
- Possibilità di cucinare insieme alla nostra chef e file .pdf delle ricette
- tutti i pernottamenti
- Assicurazione per annullamento viaggio (può essere stipulata al momento dell’iscrizione richiedendo una quotazione a parte)
- Pranzi al sacco
- Tassa di Soggiorno da pagare in loco
- Trasferimenti con auto proprie a cura dei partecipanti
- Tutte le bevande e gli extra durante il tour
- Tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce "comprende"
- Viaggio per/dal Punto di Ritrovo
Sara Testi
IN CAMMINO NEL CUORE DEL CHIANTI CLASSICO STORICO
Proveremo ad alzare il velo sul Chianti di oggi, sull’origine del suo innegabile fascino, sul suo povero e aspro passato, sulle storture della sua fama, sul suo vino che vacilla dalle stalle alle stelle, sulla sua gente schietta, rustica, verace, accogliente, esteta, precisa e… e anche il contrario di tutto questo.
Sarà una 4 giorni stanziale, di cammino nel passato e nel presente, una 4 giorni di incontri e sorprese, una 4 giorni di verità e finzioni, di risa e pianti, di silenzi e parole, di cibo e di vino. Di vita.
E non può essere che in autunno… l’autunno, la stagione che viene dopo il raccolto, la stagione del riposo, con i preparativi per l’inverno, il camino acceso e le castagne sul fuoco: la stagione delle veglie, delle storie, delle verità, dei segreti e delle magie.
Sarà una 4 giorni semplice: semplici sono le camminate, per avere il tempo per tutto; semplice e genuino il cibo che mangeremo e che prepareremo insieme, guidati dalle sapienti mani di Elisa; semplice sarà lo stare insieme alle persone che incontreremo, che ci ospiteranno, che ci parleranno delle loro storie.
Il Chianti Classico è molto collinare, le camminate sono adatte a tutti coloro che hanno la minima abitudine al camminare. Non copriremo lunghe distanze (al massimo 13 km). I sentieri possono essere talvolta sassosi o fangosi, leggermente scoscesi. Tutto qua va sù o giù, le cose piatte non ci piacciono!
ATTENZIONE. Questa 4 giorni è pericolosissima. Chi viene in Chianti e lo vede davvero finisce per non voler andarsene più.
NB: Il programma potrà subire delle variazioni a seconda delle condizioni atmosferiche, della disponibilità delle strutture ricettive, delle persone coinvolte negli incontri e di altre ragioni che la guida reputi necessarie al fine di garantire la sicurezza del gruppo o comunque la buona riuscita del viaggio nell’ interesse di tutti i partecipanti

L'INTENTO DI UN VIAGGIO IN CAMMINO NEL CHIANTI CLASSICO STORICO
Cosa è il Chianti? Cosa è stato? Cosa è diventato?
Io ci sono nata, ne ho fatto l’oggetto di studio durante i miei anni universitari, ci vivo, ci lavoro, lo traduco in altre lingue, aiuto gente di mezzo mondo a provare a capirlo, a leggerlo.
E se vi dicessi che la risposta non ce l’ho?
Però conosco molta gente dalle mi’ parti: parlo, chiedo, ascolto. Lo faccio da molti anni. Siete quei tipi di persone a cui piace avere contatti veri con gente del posto? Amate dedicare il tempo che ci vuole agli incontri, alle cose che fate? Vi piacerebbe incontrare qualcuno dei miei amici?
Prendiamoci il tempo, perché non c’è più tempo. Il mondo che fu se ne va così velocemente… Quello nell’oggi è velocissimo, sfuggente, quasi inafferrabile. Facciamo spazio al dialogo, all’incontro, alla parola, alla lentezza del camminare, all’ascolto, al cibo che nutre. Spengiamo cellulari e televisioni, torniamo a vedere la realtà e la gente che ancora la abita davvero.
Per queste cose è necessaria la calma dell’autunno, quando fa buio presto e la natura ci chiede di rallentare: non si può fare un viaggio così se non fuori stagione, quando il Chainti Classico si svuota dei milioni di turisti e tutto torna ad una dimensione più umana, più nostra.
E poi dicembre in quest’angolo di Toscana è sempre più spesso un mese bellissimo! I tramonti drammatici, i colori delle querce e delle vigne di una bellezza antica, quasi malinconica.
E’ a fine stagione che si incontrano. Sono pochi, ormai pochissimi in Chianti, e tutti anziani o sognatori. Chi? Beh, chi ancora è capace di dire se il cielo mette pioggia o neve, chi segue le stagioni per la semina e la raccolta, chi si prende il tempo, tutto il tempo necessario per le persone, per i campi, i boschi, le piante, per le bestie, per l’arte, per la musica, per me e per te.
Volete conoscerne qualcuna di queste persone? Potrebbe capitare di andare a comprare insieme gli ingredienti per la cena da una di loro. Elisa – con cura e amore – farà la magia di trasformare tutto in cibo buono per il corpo e per il cuore. Magari sarà l’occasione per imparare qualche trucco o qualche ricetta. Che dite, andiamo? Se la risposta a tutte queste domande è un bel “sì”, questo è decisamente il viaggio che fa per voi.

PER CHI E' QUESTO VIAGGIO
Non venire se non sei disposto a guardare oltre alla patina di belluria e pace che aleggia ogni dove, se ti pare di conoscerlo già, tante le volte che lo hai visto in cartoline e pubblicità. E’ quel che sta dietro e dentro che vale davvero la pena conoscere.
Non venire se credi che la perfetta bellezza del Chianti passi solo dai poderi ristrutturati e impeccabili, dalle degustazioni e dalle cantine di grido. C’è molto, molto di più.
Non venire se credi che oltre la porta della cucina dei nostri fantastici ristoranti ci sia solamente la nonna di turno a fare le tagliatelle a mano. C’è anche lei, ma magari è anziana, e la pasta gliel’ha stesa Yussuf, tunisino, o Abdullah, pakistano. Oppure c’è Senio con il suo ristorante stellato. O Paola che se capiti nella sua bottega alle 17:00 ti dà la merenda con pane e marmellata e chiama tutti “amore”.
Non venire se ti disturba l’idea che i più intimi segreti del nostro artigianato siano stati tramandati a un tedesco, a una belga, un giapponese, a un’inglese o a un’argentina. Che peraltro fanno cose che destano la più assoluta meraviglia. Proprio come i cesti di Gino, o i fiaschi impagliati di Cesira.
Non venire se hai fretta. Che poi qui si dice “furia“, una parola che già di per sè dice tutto…
Lascia a casa i preconcetti, le immagini, le credenze. Ripartiamo da capo, insieme.
Non venire se vuoi sapere tutto. Andrai via con più domande che risposte.
E vorrai tornare, e tornare, e tornare…

IN CUCINA CON ELISA E IL RIPOSO NELLA FATTORIA DI PACINA
Vivremo per 4 giorni in un luogo unico nel suo genere. Pācina è una fattoria vera, a conduzione familiare, biologica, ecologica, autentica e molto molto amata: da chi la abita in primis, e da chiunque abbia la fortuna di imbattersi in questo cuore pulsante del Chianti anche. Sarà facile capire la differenza tra un contadino e un imprenditore del vino in questo luogo del cuore.
Ho incontrato Giovanna Tiezzi tanti anni fa a Castelnuovo: la sentii parlare ad una riunione… Fu colpo di fulmine per me: “che bella visione del territorio che ha!”, pensai allora. Ero molto giovane, la vita ci ha poi portato su strade lontane tra loro, ma non troppo diverse infondo.
Ci rivediamo a Pacina nel luglio del 2022. Per me è di nuovo amore a prima vista: una donna minuta, delicata e fortissima, determinata e gentile. Antropologa di formazione, contadina nell’anima, ambientalista di famiglia. Un’affinità immediata la nostra, figlia di interessi e percorsi comuni.
Giovanna ci metterà a disposizione gli appartamenti della sua struttura, dormiremo in camere doppie con letti separati e – solo negli appartamenti più grandi – il bagno in comune tra due camere al massimo.
In cucina, a prepararci cene e colazioni, ci sarà la cuoca, l’amica, la camminatrice Elisa Porciatti: una vera garanzia. Da anni lavora nell’ambito della ristorazione, la sua è una vera passione. Elisa è una persona attenta, gentile, disponibile e professionale. Non solo cucinerà per noi ma – per chi lo vorrà – cucinerà “con” noi. Partendo dalla scelta degli ingredienti, fino alla condivisione delle ricette, Elisa sarà aperta a condividere con noi lo spazio sacro della cucina per svelare trucchi, ricette e informazioni sulla cucina toscana.
Per i picnic ci appoggeremo invece alle botteghe del territorio, spesso ancora a conduzione familiare.




GRADO DI DIFFICOLTA' TREKKILANDIA

1 DITONE
Nessuna difficoltà tecnica nel cammino.
Sentieri facili,
Ricettività comoda.
Ore di cammino non superiori alle 5.
Zaino giornaliero.
Dislivelli da 0 a 300m.
Km dai 10 ai 15.
Adatto a tutti
Informazioni aggiuntive sul viaggio:
Tipologia: Stanziale
Durata: 4 giorni / 3 notti
Trasporto bagagli: Non necessario - viaggio stanziale
Tipo di zaino: Giornaliero
Difficoltà del cammino: Facile
Difficoltà viaggio Trekkilandia: 1 DITONE
Giorni di cammino: 4
Ore di cammino al giorno: 3-5
Motivo della difficoltà: Il percorso non presenta difficoltà tecniche se non la possibilità, a seconda del meteo, di camminare lungo alcuni tratti fangosi oppure di attraversare zone con fondo leggermente sassoso.
Adatto come prima esperienza di cammino: Sì, ma confrontati sempre con la guida su questo punto.
Tipologia di struttura: La Fattoria di Pacina, agriturismo
Tipo di alloggio: Camere doppie o matrimoniali in appartamento
Bagni: Da condividere con i compagni di appartamento
Pasti: Colazione e cena preparate con amore da Elisa in struttura. Pranzi al sacco.
Possibilità di singola: No
- Incontro alla Fattoria di Pacina / 11 Km / +-360 mt / Ore di cammino: 4 / Difficoltà: FACILE
- 11 Km / +- 440 mt / Ore di cammino: 4 / Difficoltà: MEDIO-FACILE
- 10 km / +-360 mt / Ore di cammino: 3,5 / Difficoltà: FACILE
- 7 Km / +-280 mt / Ore di cammino: 3,5 / Difficoltà: FACILE
1° GIORNO - LA BERARDENGA, LE PIEVI E LA FATTORIA DI PACINA CON GIOVANNA TIEZZI
Ci incontriamo alla Fattoria di Pacina al mattino, intorno alle 11:00, pronti per camminare. Un giro ad anello attorno alla proprietà di Giovanna Tiezzi ci permetterà di prendere familiarità con questo piccolo angolo di Chianti. Siamo nelle terre della Berardenga: i vigneti, i boschi, i paesaggi aperti al limitare delle Crete Senesi ci aspettano… E’ un territorio di confine, siamo nelle propaggini più orientali di produzione del Chianti Classico. Tutto è meraviglia, dalla natura ai poderi, dai borghi ai caselli, dalle fattorie alle pievi. Visitiamo il borgo di Castelnuovo Berardenga per poi tornare a Pacina. Giovanna ci aspetta: una degustazione dei suoi prodotti e una chiacchierata sulla storia di questo luogo unico daranno il via a un ciclo di incontri speciali con “la mi’ gente”. Pranzo al sacco. Cena con Elisa a Pacina
2° GIORNO - AL CUORE DEL CHIANTI – LECCHI E LA SCOSCESA DI LORENZO COSTA
Oggi ci spostiamo nel cuore pulsante del Chianti Classico, al centro di quella che era chiamata la Lega del Chianti. Le colline si fanno più ripide, le vigne e gli oliveti sembrano irreali da quanto sono abbarbicate sulla nuda roccia, i paesaggi autunnali tolgono il fiato tanto sono belli da quassù. Si parte e si rientra a Lecchi in Chianti, una piccolissima manciata di case e una comunità ancora come una volta. Un bar/bottega/ristorante, una chiesa e un circolo. Raggiungiamo la fattoria di Ama, San Sano, la magnifica pieve di San Polo in Rosso… i terrazzamenti la fanno da padroni. Lo sa bene Lorenzo Costa, che contro ogni logica di mercato si è arroccato nella sua “La Scoscesa” per ridare vita – grazie alla permacultura e una regimazione delle acque a dir poco all’antica – ai terrazzamenti fatti a mano con muri a secco dai mezzadri secoli fa. Lorenzo produce fiori eduli, verdure, legumi, grani antichi, spezie. No, non produce vino. Sì, avete capito bene, nel cuore del Chianti Classico non produce né vino, né olio. La sua profonda cultura storica, botanica, geologica e chi più ne ha più ne metta ha fatto diventare quest’angolo di mondo un luogo rispettoso della tradizione contadina e innovativo al tempo stesso. Quello con Lorenzo è un incontro semplicemente imperdibile, di quelli che fanno cambiare prospettiva.
Pranzo al sacco. Colazione e cena con Elisa a Pacina
3° GIORNO - LE VILLE STORICHE IN CHIANTI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE DI BEPPE SEMBOLONI
Al mattino ci spostiamo con le auto al Bosco di Geggiano per iniziare a camminare sulle orme dei grandi signori senesi, che avevano scelto questo territorio baciato dalla bellezza per costruire le loro ville fuori porta. Siamo a un passo dalla città di Siena, immersi allo stesso tempo nei vigneti e boschi del Chianti. Le colline sono dolci, i campi coltivati e ben tenuti. La villa di Geggiano, dimora del grande archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli, è stata teatro di importanti eventi durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale: qui è stata scritta parte della costituzione del nostro paese. Qui sono state girate delle scene del film di Bertolucci “Io ballo da sola” (guardatelo!). Nel bosco sottostante ci sono ancora i rifugi antiaerei in cui si nascondevano i mezzadri per sfuggire ai bombardamenti. Lì ci aspetta Beppe Semboloni, che dentro a quei cunicoli ha passato interminabili mesi: memoria storica di questi luoghi, poeta, scrittore, contadino, cofondatore della primissima cantina sociale del Chianti (nata nel lontano 1974), conoscitore di prima mano della famiglia Bandinelli e tanto, tanto altro. Beppe è un quasi novantenne appassionato, generoso, unico: un privilegio per me averlo con noi. Con lui visitiamo i rifugi di Geggiano e la Cantina Sociale. Un’occasione più unica che rara per incontrare ormai una delle poche persone che ha visto un altro Chianti con i suoi occhi. ATTENZIONE; In caso di indisponibilità di Beppe Semboloni svolgeremo un programma alternativo a BROLIO e con la visita al laboratorio della tessitrice Stephanie. Colazione e cena con Elisa a Pacina.
4° GIORNO - FONTERUTOLI: GLI ETRUSCHI DEL POGGINO E LE SPEZIE DI DUCCIO DI TERGOLE
Fonterutoli per me è casa: la cipresseta del nonno Angiolino (che ha avuto a lavoro con se un giovanissimo Duccio Fontani), il torneo di biliardo al circolino con lo zio Mario e il babbo Giorgio, i fabbri Bernabei che mi hanno fatto mezza casa, e tante altre piccole grandi storie… Sapevate che il simbolo del Chianti Classico, il famigerato gallo nero, ha avuto origine da una leggenda accaduta proprio qui a Fonterutoli? E che Philip Mazzei (beh, all’inizio si chiamava Filippo eh!), nato nella villa del paese, è stato grande amico di Thomas Jefferson ed è divenuto patriota americano? E che gli etruschi forse parlavano come noi Toscani, senza pronunciare bene la “c”? Tante sono le cose che si possono imparare da un trekking in questo angolo di mondo. Insieme raggiungiamo l’area archeologica etrusca del Poggino e il borgo di Tregole: lì ci aspetta Duccio Fontani, detto semplicemente “Duccio di Tregole”. Duccio sembra uscire da un’altra epoca. Ha colonizzato i terrazzamenti e il bosco che scende il pendio del borgo, lo ha disseminato di spezie senza modificare paesaggio, ecosistema e terreno. Colazione con Elisa a Pacina. Pranzo al Bar della Società Orchestrale e saluti dopo pranzo. N.B. Nel .pdf troverete tutti i dettagli sugli incontri di questo ciclo Walks&Folks
SARA TESTI
Vivo in Chianti. Lavoro come guida ambientale dal 2003. Nel 2009 ho preso anche la licenza di guida turistica a dire il vero, ma la natura mi chiama sempre più forte di ogni altra bellezza. Mi porto nel cuore la mia laurea in antropologia culturale, la mezzadria, il mio bellissimo e aspro Chianti, i vecchi capaci di dirmi se il cielo mette pioggia o neve. Ho fatto della lettura del paesaggio una passione: saper leggere tra le pieghe della terra, le storie della gente e le tracce del tempo apre a un mondo molto diverso rispetto a quello che si dispiega normalmente davanti agli occhi. Mi piace stare in compagnia, tanto. Mi piace stare da sola, altrettanto. La mia pensosa leggerezza mi ha salvata in tante occasioni. Credo fermamente nell’allegria. Ma non a tutti i costi. Però si sa, gente allegra Iddio l’aiuta. Odio l’odio, in tutte le sue forme. Non sono una donna di casa. Decisamente no. Ma certe volte sì. Amo il calore del focolare d’inverno, la casa che accoglie alla sera, un pasto fatto con amore. In cammino sono sempre, ogni volta che posso. Proprio non riesco a fare a meno del cacio, di raccontare la storia dei cipressi, degli abbracci cuore a cuore, di parlare in toscano e di scherzare. Di sicuro la maggior parte delle cose che amo non esisterebbero senza di voi.
Per qualsiasi domanda sul viaggio:
Scrivimi a saraincammino@gmail.com
Chiamami al 3331911322