Penisola Sorrentina

Una terrazza sull'infinito

PENISOLA SORRENTINA

Trekking in Penisola Sorrentina

L'immensità e la bellezza della Costiera Amalfitana e della Costiera Sorrentina riassunta nei nostri viaggi a piedi

LA PAROLA ALLA GUIDA

La Penisola Sorrentina secondo Luca
LEGGI

La Penisola Sorrentina

LA PENISOLA SORRENTINA: Informazioni Generali

I NOSTRI VIAGGI IN PENISOLA SORRENTINA

La penisola sorrentina è una penisola della Campania che vede sul lato nord, affacciato sul Golfo di Napoli, la costiera sorrentina e sul lato sud, affacciato invece sul Golfo di Salerno, la costiera amalfitana, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO (1997). La costiera sorrentina rientra nella città metropolitana di Napoli mentre la costiera amalfitana rientra nella provincia di Salerno.

La sua superficiè è di circa 192,13 km²

La penisola è letteralmente divisa in due dalla bellissima catena dei Monti Lattari. Grazie proprio a questi monti che proteggono dai venti, il clima, tipicamente mediterraneo, appare a queste latitudini più temperato e le temperature sono infatti miti durante tutto l’anno.

Durante il nostro Trekking in Penisola sorrentina attraversiamo a piedi l’intera Penisola, da Nord Est a Sud Ovest, fino alla Riserva e Area Marina Protetta di Punta Campanenella, passando dalla costa toccando Maiori, Minori, Amalfi, Positano e poi salendo fino ad Agerola, quindi San Lazzaro e Bomerano, poi Santa Maria del Castello, avendo anche un giorno la possibilità di salire su una delle vette più alta dei monti Lattari, Il Monte Faito 1131 metri da cui si gode di una vista mozzafiato

LA ENO GASTRONOMIA IN PENISOLA SORRENTINA

Dal punto di vista enogastronomico la Penisola Sorrentina offre una infinità di prelibatezze che durante il nostro Viaggio a Piedi non ci facciamo certo sfuggire: la mozzarella di Agerola, il provolone del Monaco, la pizza al metro di Vico Equense, la pasta di Gragnano, il limoncello, le noci di Sorrento.

Durante il nostro Trekking compiamo veri e propri pellegrinaggi eno-gastronomici, vediamo dove:

La pasta alla neranese, famosa in tutto il mondo, la andiamo a mangiare li dove è nata e dove custodiscono il segreto per la sua preparazione, a Marina del Cantone, vi assicuro che non c’entra niente con i vari tentativi di imitazione che si trovano in giro.

Sempre a Marina del Cantone, ci concediamo un aperitivo alla Taverna del Capitano, con stuzzichini preparati ad hoc dal Maestro Alfonso Caputo e dei vini scelti per noi dalla sorella, Mariella Caputo, una delle migliori sommelier in Italia. La loro cantina è un viaggio da sogno.

Il nostro cammino passa dalle vigne di Marisa Cuomo, altro fiore all’occhiello della Penisola, ma anche del mondo intero per la produzione di ottimi vini.

A Maori il nostro pellegrinaggio passa dal Maestro Pasticcere Salvatore De Riso, una sosta è d’obbligo, anche solo per entrare e sbirciare il locale. Comunque noi ci concediamo una ottima delizia al limone e una fetta di torta alla ricotta e pere.

A Bomerano, partiti da San Lazzaro, dopo due ore di cammino su un sentiero bellissimo con vista mare, visitiamo il liquorificio l’Alambicco, dove, tra i tanti liquori buonissimi ce n’è uno davvero particolare che loro fanno e che si chiama “pucchiacchiella”. Questo amaro è fatto appunto con la pianta “Portulaca” (Portulaca oleracea), poco conosciuta e usata, considerata infestante, ma che anche mia madre raccoglieva e che è ricca di Omega3.

In ultimo, alla fine del nostro cammino Il legame con il territorio si sposa con la sete che qualunque escursionista conosce alla fine di una bella escursione: La Birra!

Non vi fate quindi sfuggire le birre del “Birrificio Sorrento”, che ha “una forte vocazione territoriale legandosi alla Penisola Sorrentina non solo come sede di produzione, ma anche e soprattutto nell’utilizzo nelle ricette di ingredienti tipici ed unici di questa zona”. ottime birre davvero, una su tutte, per me, la “Minerva”, una birra ambrata con bucce fresche di Arance di Sorrento.

LA NATURA IN PENISOLA SORRENTINA

Una delle caratteristiche più affascinanti per chi fa trekking in Penisola Sorrentina è vedere come cambia completamente il paesaggio del giro di poco tempo di cammino. Questo aspetto è davvero amplificato presso Amalfi, dirigendosi verso la valle delle Ferriere e arrivando nella riserva omonima. Qui non solo sembra di essere catapultati dal Mediterraneo in Amazonia o in una jungla del Vietnam, ma sembra anche di aver fatto un salto nel tempo fino all’epoca dei dinosauri.

Cresce infatti nella riserva integrale della Valle delle Ferriere, la Woodwardia radicans, un’antica felce risalente all’ epoca delle glaciazioni. Questa felce sopravvive in questo luogo grazie all’ ambiente fresco e umido. E’ una felce gigante, davvero bella da vedere.

I Monti Lattari, di cui il Monte S. Michele è la cima più alta, 1444m, devono il loro nome alle capre e alle mucche che vi pascolano, fornitrici di ottimo latte.

Dal punto di vista litologico sono composti da rocce calcaree, ma uno degli aspetti più affascinante è il camminare su alcuni sentieri completamente ricoperti di alti strati di pomice. Quando nel nostro viaggio a piedi arriviamo sul Monte Comune, sopra Santa Maria del Castello, la ragione appare chiara in tutta la sua bellezza: Il Vesuvio

LA PAROLA ALLA GUIDA

La Penisola Sorrentina secondo Luca

La penisola sorrentina

TANTE BELLE FOTO DELLA PENISOLA SORRENTINA

I NOSTRI VIAGGI IN PENISOLA SORRENTINA

L'AREA, IL CLIMA, COME ARRIVARE

Descrizione dell'area : La Penisola Sorrentina

La penisola sorrentina è una penisola della Campania che vede sul lato nord, affacciato sul Golfo di Napoli, la costiera sorrentina e sul lato sud, affacciato invece sul Golfo di Salerno, la costiera amalfitana, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO (1997). La costiera sorrentina rientra nella città metropolitana di Napoli mentre la costiera amalfitana rientra nella provincia di Salerno.

La sua superficiè è di circa 192,13 km²

La penisola è letteralmente divisa in due dalla bellissima catena dei Monti Lattari. Grazie proprio a questi monti che proteggono dai venti, il clima, tipicamente mediterraneo, appare a queste latitudini più temperato e le temperature sono infatti miti durante tutto l’anno.

Durante il nostro Trekking in Penisola sorrentina noi Attraversiamo a piedi l’intera Penisoal, da Nord Est a Sud Ovest, fino a punta Campanenella, passando dalla costa toccando Maiori, Minori, Amalfi, Positano e poi salendo fino ad Agerola, quindi San Lazzaro e Bomerano, poi Santa Maria del Castello, avendo anche un giorno la possibilità di salire su una delle vette più alta dei monti Lattari, Il Monte Faito 1131 metri da cui si gode di una vista mozzafiato.

LA ENO-GASTRONOMIA IN PENISOLA SORRENTINA

Dal punto di vista enogastronomico la Penisola Sorrentina offre una infinità di prelibatezze che durante il nostro Viaggio a Piedi non ci facciamo certo sfuggire: la mozzarella di Agerola, il provolone del Monaco, la pizza al metro di Vico Equense, la pasta di Gragnano, il limoncello, le noci di Sorrento.

Durante il nostro Trekking compiamo veri e propri pellegrinaggi eno-gastronomici, vediamo dove:

La pasta alla neranese, famosa in tutto il mondo, la andiamo a mangiare li dove è nata e dove custodiscono il segreto per la sua preparazione, a Marina del Cantone, vi assicuro che non c’entra niente con i vari tentativi di imitazione che si trovano in giro.

Sempre a Marina del Cantone, ci concediamo un aperitivo alla Taverna del Capitano, con stuzzichini preparati ad hoc dal Maestro Alfonso Caputo e dei vini scelti per noi dalla sorella, Mariella Caputo, una delle migliori sommelier in Italia. La loro cantina è un viaggio da sogno.

Il nostro cammino passa dalle vigne di Marisa Cuomo, altro fiore all’occhiello della Penisola, ma anche del mondo intero per la produzione di ottimi vini.

A Maori il nostro pellegrinaggio passa dal Maestro Pasticcere Salvatore De Riso, una sosta è d’obbligo, anche solo per entrare e sbirciare il locale. Comunque noi ci concediamo una ottima delizia al limone e una fetta di torta alla ricotta e pere.

A Bomerano, partiti da San Lazzaro, dopo due ore di cammino su un sentiero bellissimo con vista mare, visitiamo il liquorificio l’Alambicco, dove, tra i tanti liquori buonissimi ce n’è uno davvero particolare che loro fanno e che si chiama “pucchiacchiella”. Questo amaro è fatto appunto con la pianta “Portulaca” (Portulaca oleracea), poco conosciuta e usata, considerata infestante, ma che anche mia madre raccoglieva e che è ricca di Omega3.

In ultimo, alla fine del nostro cammino Il legame con il territorio si sposa con la sete che qualunque escursionista conosce alla fine di una bella escursione: La Birra!

Non vi fate quindi sfuggire le birre del “Birrificio Sorrento”, che ha “una forte vocazione territoriale legandosi alla Penisola Sorrentina non solo come sede di produzione, ma anche e soprattutto nell’utilizzo nelle ricette di ingredienti tipici ed unici di questa zona”. ottime birre davvero, una su tutte, per me, la “Minerva”, una birra ambrata con bucce fresche di Arance di Sorrento.

LA NATURA IN PENISOLA SORRENTINA

Una delle caratteristiche più affascinanti per chi fa trekking in Penisola Sorrentina è vedere come cambia completamente il paesaggio del giro di poco tempo di cammino. Questo aspetto è davvero amplificato presso Amalfi, dirigendosi verso la valle delle Ferriere e arrivando nella riserva omonima. Qui non solo sembra di essere catapultati dal Mediterraneo in Amazonia o in una jungla del Vietnam, ma sembra anche di aver fatto un salto nel tempo fino all’epoca dei dinosauri.

Cresce infatti nella riserva integrale della Valle delle Ferriere, la Woodwardia radicans, un’antica felce risalente all’ epoca delle glaciazioni. Questa felce sopravvive in questo luogo grazie all’ ambiente fresco e umido. E’ una felce gigante, davvero bella da vedere.

I Monti Lattari, di cui il Monte S. Michele è la cima più alta, 1444m, devono il loro nome alle capre e alle mucche che vi pascolano, fornitrici di ottimo latte.

Dal punto di vista litologico sono composti da rocce calcaree, ma uno degli aspetti più affascinante è il camminare su alcuni sentieri completamente ricoperti di alti strati di pomice. Quando nel nostro viaggio a piedi arriviamo sul Monte Comune, sopra Santa Maria del Castello, la ragione appare chiara in tutta la sua bellezza: Il Vesuvio.

TANTE BELLISSIME DELLA PENISOLA SORRENTINA
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