Il sentiero del Passatore
Da Firenze a Faenza
- Il viaggio
- Il viaggio in breve
- Programma
- La guida
- Potrebbe interessarti
Cosa è incluso nel pacchetto
- Assicurazione Medico Bagaglio
- Servizio di Guida Escursionistica, Segreteria ed Iscrizione al Viaggio
- Tutte le Colazioni
- Tutti i pernottamenti in stanza doppia o tripla
- Pranzi al sacco
- Tutte le bevande e gli extra durante il tour
- Tutte le cene
- Tutto ciò che Non è Espressamente Indicato alla Voce Comprende
Fabio Mistretta
IL VIAGGIO
Il percorso della 100 chilometri del Passatore si snoda da Firenze a Fiesole e sale fino alla Vetta Le Croci per poi scendere nel Mugello a Borgo San Lorenzo; di qui, lungo la statale 302, raggiunge i 913 metri della Colla di Casaglia per poi calare lentamente verso Faenza attraversando i paesi di Casaglia, Crespino Lamone e Marradi. Qui le discese in pratica sono finite e rimane un lungo rettilineo, quasi piatto, di una quarantina di chilometri sul fondovalle del Lamone, che dopo Brisighella giunge finalmente a Firenze.
Questa è la corsa podistica: il Sentiero del Passatore invece, prendendo come riferimento questo percorso, vuole collegare Firenze a Faenza attraverso i sentieri inediti più belli e paralleli al tracciato stradale. Sulla strada il percorso naturalmente è più breve poi, per seguire il sentiero migliore, che non faccia già parte di altri itinerari a tappe e che passi dai posti più belli, il tracciato si è allungato a 128-135 chilometri, a seconda che si scelga il percorso base o quello più lungo con varianti. L’intero trekking è stato diviso in sette tappe giornaliere, purtroppo di lunghezza disomogenea a causa dei pochi posti tappa presenti lungo queste meravigliose vallate quasi abbandonate.

LA REGIONE
Tra la Toscana e la Romagna si snoda il nostro trekking
Il territorio della Comunità Montana che attraversiamo, riunisce in realtá due aree geografiche: il Mugello vero e proprio e l’Alto Mugello o Romagna Toscana.
La valle del Mugello si riferisce alla parte medio-alta del bacino del fiume Sieve dove si sviluppa un paesaggio complesso e variato, formato da boschi rigogliosi che ospitano cinghiali, capre e volpi, alle zone di castagni e ulivi e vaste aree di coltivazione di cereali e girasole,fino alla fertile valle dove si trovano i principali centri abitati e vie di comunicazione.
A nord, nella parte alta dei bacini del Santerno, del Senio e del Lamone troviamo l’Alto Mugello con Firenzuola, Palazzuolo Sul Senio e Marradi dove grandi massicci e le cime che superano poco più di 1000 metri, disegnano profili montuosi, imponenti da vedere. Il panorama è caratterizzato da boschi incontaminati di faggi, castagni, lecci e ampi pascoli.
Il clima è di transizione, tra quello rigido della Pianura Padana, dove i venti freddi scendono dai contrafforti delle Alpi, e un altro più temperato, il classico clima mediterraneo tipico dell’Italia centrale.

MANGIARE A DORMIRE
Il Trekking è itinerante, quindi le strutture saranno di diversa tipología, piccoli alberghetti, b&b e una due notti in rifugio. Tutte le strutture comunque sono moderne e accoglienti, conforetevoli.
La sera a cena, assaggeremo i piatti della cucina Tosco-Romagnola, caratterizzata da prodotti freschi e locali cucinati secondo la tradizione, basta pensare ai crostini toscani, pappardelle o tagliatelle condidete con dell’ottimo ragú…e tanto tanto altro, accompagnato sempre da dell’ottimo vino…

Informazioni aggiuntive sul viaggio:
Tipologia: itinerante
Durata: 9 gg/ 8 notti
Trasporto bagagli: no
Tipo di zaino: completo
Volo dall'italia incluso: no
Difficoltà del cammino: media
Giorni di cammino: 7
Ore di cammino al giorno: 5-7
Motivo della difficoltà: nessuna difficoltá tecnica
Adatto come prima esperienza di cammino: parlane con la guida
Tipologia di struttura: piccoli hotel, b&b, rifugi, locande
Tipo di alloggio: doppia con letti singoli, talvolta matrimoniali, tripla
Bagni: 100% En suite
Pasti: cene in ristorante, pranzi al sacco, colazioni in struttura o bar
Possibilità di singola: no
- Arrivo in autonomia A FIRENZE
- 22 km - Dislivello: 550m - Ore di cammino: 5/7 - Media
- 16 km - Dislivello: 775m - Ore di cammino: 5/7 - Media
- 12 km - Dislivello: 200m - Ore di cammino: 4/6 - Media
- 21 km - Dislivello: 1065m - Ore di cammino: 6/8 - Media
- 20 km - Dislivello: 780m - Ore di cammino: 6/8 - Media
- 26 km - Dislivello: 470m - Ore di cammino: 6/8 - Media
- 21 km - Dislivello: 300m - Ore di cammino: 5/7 - Media
- SALUTI
1° GIORNO - INCONTRO CON IL GRUPPO A FIRENZE
Ritrovo a Firenze alle 17.00. Sistemazione e cena.
2° GIORNO - FIRENZE - OLMO
Iniziamo a Piazza della Signoria da dove parte anche la 100 chilometri del Passatore. Si esce da Firenze non toccando quasi mai le strade carrozzabili, sfruttando la pista pedonale-ciclabile sul Lungarno fino a Rovezzano. Di qui si passa per il parco abbandonato di una delle ville Strozzi e si giunge a Ponte Mensola da dove partono i sentieri del CAI di Firenze. Si sale fra il paesaggio collinare fiorentino, disseminato di ville e castelli, coperto da vegetazione mediterranea, fino a passare a lato di Fiesole, concludendo la tappa a Olmo, sotto la Vetta Le Croci, prima asperità toccata dal trekking e dalla 100 km del Passatore.Notte in Hotel, cena in ristorante.
3° GIORNO - OLMO - MONTE GIOVI
Per evitare di percorrere troppe strade asfaltate, soprattutto nell’attraversamento del Mugello, seguiremo la sperduta cresta Monte Rotondo-Monte Giovi che ci permette di osservare vasti panorami sia verso il Tirreno che verso il Mugello, chiuso a nord dall’alto crinale appenninico. Si va a dormire alla Bottega di Monte Giovi, una locanda isolata con tutte le caratteristiche di un rifugio, compresa la genuina ospitalità degli affabili gestori. In questa tappa si può anche optare per una variante a mezza costa che permette di visitare il solitario santuario della Madonna del Sasso e il paese di Santa Brigida.Notte e cena in Locanda.
4° GIORNO - MONTE GIOVI - VICCHIO
E’ la tappa di Don Milani. Si cala lungo le boscose pendici del Monte Giovi fino a Barbiana, frazione dove era stato “confinato” Don Milani, rimasta tale e quale: la chiesa, la canonica dove si faceva scuola, quattro case nel borgo e molte sparse, ora quasi completamente abbandonato. Poi il cimitero con poche tombe, fra cui quella del Priore di Barbiana, sulla cui pietra l’appellativo di “Don” è stato sostituito con quello di Sac. Scendendo da Barbiana il nostro sentiero passa sull’itinerario che un allievo di Don Milani percorreva tutti i giorni per andare a scuola; guadava anche un torrente e spesso, quando l’acqua era alta, ci finiva dentro: per questo Don Milani costruì un ponticello che porta ancora il nome di Ponte Luciano, quello dello scolaro. Vicchio, il paese medioevale di arrivo della frazione è una sorpresa, anticipata dal vicino antico ponte a schiena d’asino sul Sieve.Notte in hotel, cena in ristorante.
5° GIORNO - VICCHIO - CASAGLIA
É la tappa del crinale Appenninico che si cavalca o si scavalca; lunga e da subito su sentieri e carrarecce isolate che ci fanno percorrere una lunga dorsale boscosa che s’innalza lentamente, toccando ruderi e case abbandonate fino ad arrivare sullo spartiacque tosco-emiliano al Poggio Castellina. Si percorre il crinale verso ovest fino al Poggio degli Allocchi dove, con un itinerario, si può calare al paese di Casaglia, mentre con l’altro si sta sul crinale fino a raggiungere la Colla di Casaglia, altro appuntamento col percorso della 100 chilometri del Passatore che qui raggiunge la massima elevazione. Il territorio è spopolato e risulta evidente sia che si dorma al passo o a Casaglia. Montagna vera però, con monti a perdita d’occhio e un paesaggio unico, in cui i prati, fortunatamente ancora coltivati, si alternano a vastissimi boschi che avvolgono i pendii più acclivi.Notte e cena in rifugio.
6º GIORNO - CASAGLIA - GAMBERALDI
Si prende il sentiero 505, che seguiremo fino a Faenza e si percorre la dorsale che separa il Lamone a destra (est) dal Senio. Si tocca il borgo abbandonato di Lozzole dove, intorno alla chiesa restaurata da poco, restano solo ruderi e alcune case fortunatamente “adottate” da gruppi locali che si sforzano di mantenerle in piedi. I paesaggi sono vasti verso est ed ovest: a crinali si susseguono altri crinali che separano i diversi corsi d’acqua paralleli. Si sosta in un antico borgo seicentesco isolato sulle pendici del Monte Gamberaldi, con una vista eccezionale della valle del Lamone.Notte e cena in Agriturismo.
7º GIORNO - GAMBERALDI - BRISIGHELLA
Abbandoniamo la Romagna toscana che arriva a Marradi e sullo stesso crinale ci si avvicina alla Vena del Gesso, una barriera trasversale di aspre cime rupestri che si vedono da lontano e sembrano sbarrare il corso dei fiumi attigui. Sul fondovalle dei due fiumi a lato, i paesi sono più popolati ed anche queste colline ne risentono con un maggior numero di strade e di case abitate. Si entra nel Parco della Vena del Gesso Romagnola e si raggiunge il rifugio Cà Carnè, posto a fianco di un centro visite in cui foto e video illustrano le peculiarità di questa area protetta unica. Notte e cena a Brisighella.
8º GIORNO - BRISIGHELLA -FAENZA
Solitamente nelle alte vie l’ultima tappa è quella più facile, di uscita dal percorso principale. Qui invece presenta i tratti più ostici che per fortuna possono essere superati anche con percorsi alternativi facili. Si apre di fronte a noi un paesaggio stupendo, composto da vaste aree calanchive a perdita d’occhio che si susseguono verso Faenza. Avremo la possibilità di attraversarle ed anche di percorrere quelle sottili creste che si formano fra due valli calanchive contrapposte sulle quali transita il sentiero 505 che porta a Faenza. Possibilitá facoltativa di passare la Notte e cena a Faenza.
9º GIORNO
Dopo colazione ci salutiamo, rientro secondo i propri piani.
FABIO MISTRETTA
Sono siciliano e come la mia terra d’origine, amo le contaminazioni culturali, il mio zaino ne è pieno. L’ho riempito viaggiando in giro per l'Europa e vivendo in Medioriente per un paio d’anni per poi approdare nel nord della Spagna dove vivo attualmente. Un giorno per curiosità ho cominciato a camminare a piedi e non mi sono più fermato. Dal 2015 accompagno gruppi in trekking e viaggi a piedi e collaboro con diverse organizzazioni promuovendo programmi di educazione ambientale con i ragazzi, cercando di trasmettere la passione per l'escursionismo e il rispetto per la natura. Adoro ascoltare, soprattutto le storie che ognuno di noi ha da raccontare.
Per qualsiasi domanda sul viaggio:
Scrivimi a camminare.es@gmail.com
Chiamami al +34 646626484