Ci sono luoghi nel mondo che somigliano un po’ ad un sogno. Luoghi da segnarsi in agenda. Luoghi che, visitandoli, ti cambiano un po’ la vita. E non serve andare lontanissimo, per trovarli: basti pensare all’Islanda, terra dove puoi andare a caccia di aurore boreali e del sole di mezzanotte, di bagni termali e di paesaggi che – di reale – han ben poco.

Organizzare un viaggio in Islanda significa emozionarsi, per davvero. Significa vedere il cielo diventare blu, verde e poi rosso. Significa immergersi nelle calde sorgenti della Landmannalaugar, regione del sud dove i colori delle montagne sembrano giocare. Significa avvistare le balene, passeggiare per le vie di Reykjavik. Scoprire le meraviglie del Parco nazionale Þingvellir, le cascate, i ghiacciai. E se si sceglie di visitare l’Islanda con un geologo, ecco che si ha accesso anche ai più remoti angoli del Paese. Per tornare a casa con la bellezza negli occhi, e la nostalgia nel cuore.

Ma quali sono i must da vedere, durante un viaggio in Islanda?

 

La Ring Road

Tra le strade d’Islanda, ve n’è una che proprio non si può non percorrere: è la Ring Road, un percorso ad anello che corre lungo il Paese, sfiorandone le principali attrazioni. Guidando lungo questa strada a due corsie, che non è certo un’autostrada, si può ammirare il vulcano Hekla, fermarsi a fare rafting sul fiume Hvítá, godersi tutta la bellezza dei ghiacciai Mýrdalsjökull e Eyjafjallajökull, camminare lungo quel Fimmvörðuháls che d’Islanda è uno tra i percorsi più famosi.

Percorrere la Ring Road vuol dire fermarsi per prenotare un’escursione a cavallo, ammirare alcune tra le più belle cascate d’Islanda come la Seljalandsfoss (ci si può persino camminare intorno, grazie alla sua grotta) o la Skógafoss. Significa godersi la vista delle onde che s’infrangono sulla sabbia nera, salendo sulle scogliere di Dyrhólaey, o addentrarsi nella Jökulsárlón, la laguna degli iceberg che del Paese è tra le zone più visitate. Perché l’Islanda è un posto splendido, e la Ring Road ne regala un (magico) assaggio.

Il Golden Circle

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La cascata di Gulfoss

Trecento chilometri partendo da Reykjavík, fino agli altopiani del sud per poi tornare nella capitale: il Golden Circle (o Cerchio d’Oro, in italiano) è il percorso più gettonato da chi sceglie di organizzare un viaggio in Islanda. Del resto, poche sono le strade al mondo così piene di bellezza.

Questo itinerario ad anello permette di scoprire tre tra i luoghi più affascinanti e più famosi del Paese: il Parco nazionale Þingvellir, le cascate Gullfoss e l’area geotermale di Haukadalur. Il primo, Patrimonio Nazionale dell’UNESCO, è collocato laddove – migliaia d’anni fa – la deriva dei continenti creò una frattura, di cui oggi rimane traccia nelle gole, nelle faglie e nei canyon. Ci sono poi le Gullfoss, tra le cascate d’Islanda più spettacolari: il getto d’acqua, qui, è quanto di più teatrale si possa immaginare. Coi suoi giochi di luce, con la gola stretta e profonda in cui le acque proseguono per attraversare poi l’altopiano. Infine l’area di Haukadalur, coi suoi spettacolari geyser: lo Stokkur, che ogni dieci minuti emette un getto di vapore alto 40 metri, e il Geysir, che sa raggiungere i 60.

Le Highlands d’Islanda

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Landmannalaugar e le sue Rioliti

Ma non è solamente geyser, corsi d’acqua e cascate questo Paese dai mille colori: ci sono anche le Highlands d’Islanda, quegli altopiani che in lingua locale si chiamano Miðhálendið (“alte terre centrali”) e che – a vederli – tolgono il fiato. Sono inospitali, desertici, sono tra le più grandi aree disabitate d’Europa, e solamente in estate possono essere attraversati.

Tuttavia, sanno regalare un’inaspettata varietà di paesaggi: la riserva naturale di Þórsmörk incastonata tra tre ghiacciai, coi suoi fiumi bianchi e le distese di sabbia nera; la Landmannalaugar con le sue montagne di riolite e i campi di lava; il vulcano Hekla, che è tra i più attivi del mondo e che – secondo la leggenda – sarebbe la porta del Purgatorio; le montagne della Kerlingarfjöll, tra le più surreali della Terra, per secoli inesplorate perché considerate troppo remote e dure; infine Hveradalir, un’area geotermale che – più di tutte – racconta quanto potente la natura sia.

Perché in fondo è proprio questo, l’Islanda. Una terra unica, un susseguirsi d’emozioni. Paesaggi che si svelano l’uno dopo l’altro, destando meraviglia e generando indelebili ricordi. E se si vuole esplorare a fondo quest’angolo di mondo, è con la guida di un geologo che lo si può fare per davvero. Solo così, accompagnati dalla sua esperienza, si vedranno i luoghi più famosi e quelli più remoti. Raccontando, una volta tornati a casa, di un viaggio unico. Di quelli che un po’ ti cambiano, e che mai si dimenticano.

Redazione Trekkilandia

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