I viaggi a piedi, i viaggiatori e le loro arti e mestieri

Leggiamo spesso sui social una parte di una bellissima poesia di Franco Arminio:

“Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento.”

Sono i primi versi di una toccante poesia presente nella raccolta “Cedi la strada agli alberi”, li sento pronunciare anche durante i viaggi a piedi. Toccante, per me, come lo sono tutte le cose vere, che ti smuovono dentro quella parte di te che sa, ma che si è anche un pò addormentata. Una delle funzioni della poesia è proprio quella di farci risvegliare. E’ toccante quindi. E’ vera poi come sono vere quelle cose che sono in armonia con il profondo, l’ancestrale, in realtà, con la Natura e i suoi ritmi. In effetti poi la poesia va avanti così:

“Oggi essere rivoluzionari significa togliere

più che aggiungere, rallentare più che accellerare,

significa dare valore al Silenzio, alla Luce,

Alla fragilità, alla dolcezza”

In questi ultimi versi trovo tutto quello che ho cercato e trovato camminando in Natura, spesso in solitudine, in silenzio.

Sono versi molto belli e quindi riportati all’infinito sui social oppure detti e ridetti durante un Trekking.

Poi mi guardo intorno e vedo spesso la stessa poesia maltrattata, dimenticata, violentata dalle azioni e dai comportamenti che vengono messi in atto quotidianamente: il numero sempre più elevato di acquisti su internet, il numero di cartelli sempre più elevato di “Pranzo veloce” eccetera eccetera eccetera..

Come Trekkilandia abbiamo quindi deciso di inaugurare una nuova rubrica nella nostra newsletter per  parlare e promuovere i mestieri dei partecipanti che riportano alla lentezza e alla dolcezza. Vogliamo parlare delle loro mani, della forza della loro mani che crea fragilità, del valore del Silenzio e della luce che iniettano nel mondo con le loro arti. Perchè a noi piace che veniate a camminare con noi, ma ci teniamo ancor di più, parafrasando un altra poesia di Franco Arminio, “Se vi concedete una vacanza intorno a un filo d’erba”

E ora, subito subito, per ragalare un pò di dolcezza e sorrisi facciamo parlare Silvia e “Giggia”! Le ho conosciute entrambe in Grecia ai tempi in cui facevo i Vela Trek.

Da allora Silvia ha partecipato a molti miei viaggi: il Trekking in Pensiola Sorrentina, Il trekking in Marocco il trekking in Baviera e molti altri … e ogni volta la vedevo raccogliere e mettere nello zaino pezzetti di legno, cortecce, sassolini, foglie, gusci ecc. Poi ho scoperto che cosa ci faceva, erano tutti per Giggia!

Vi presento quindi Silvia! Dicci qualcosa di te:

Eccomi qua: Silvia Battaglini, amo la Natura in tutte le sue espressioni: lavoro al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, dove mi occupo di grafica, immagine, comunicazione, sono illustratrice botanica, amo passeggiare e fare trekking in ogni dove, e da alcuni anni ho creato la piccola Giggia, una bambina che gioca/interagisce con la Natura.

Spesso mi dicono che sono una donna d’altri tempi. Forse hanno ragione.

Un profilo azzeccatissimo e aggiungo una cosa che un pò ti fa sempre arrossire … sei considerata tra delle migliori disegnatrici in Europa :-). Allora, Giggia, a metà tra fotografia, grafica, messaggi poetici e amore per la natura, come e quando nasce?

Giggia è nata a Calci dove vivo, un piccolo paese della campagna toscana in provincia di Pisa. E’ nata in Estate, nel 2013, C’ erano in me delle emozioni, delle sensazioni, dei pensieri che volevano uscire e hanno trovato questa strada. Amo camminare, coltivare, curare il giardino, faccio illustrazione botanica, lavoro in un museo di storia naturale e quindi Giggia non poteva far altro che raccontarsi giocando con madre natura. Durante quell’Estate un agapanthus regalato mi offrì lo spunto per raccontare quello che sentivo…

Nata a Calci (Pisa) nella seconda metà del 2013, le piace molto la natura e tutto quello che racchiude – foglie, fiori, semi, rami, frutti – e infatti la trovate spesso e volentieri in loro compagnia. Le piace anche la musica, la poesia, l’arte, la vita e l’estate, soprattutto l’estate. Di solito vive nel mondo virtuale, dal quale ogni tanto – per qualche bella occasione – esce.

…Esce per andare a delle festicciole! ti invitano infatti a fare delle mostre di quando in quando, spesso so che vai in Sicilia.

E ora Giggia! dicci qualcosa di te!

Ciao! Sono una bimba di campagna (in Toscana siamo bimbe anche a 90 anni) che si occupa di illustrazione botanica, grafica e comunicazione. Mi piace la natura, il mare, l’estate, l’arte, la musica, la poesia e tutto quello che è bellezza. Mi piace la vita. Mi piace l’aria tiepida, il sole sulla pelle e il vento fresco, perdermi per piccole strade in mezzo ai paesini, guardare fuori dal finestrino e dentro le finestre delle case quando si accendono le luci della sera. Mi piace il dettaglio, la minuzia, quella vecchia cosa consumata che profuma di vita. Mi piace camminare. Mi piace festeggiare la fine del giorno con un birrino, viaggiare, ascoltare il rumore dei campi di grano, commuovermi davanti a un film, a un libro, a un amore romantico. Mi piace il Natale, il cibo, la diversità delle culture e dei popoli, il senso di comunità, l’estate e il mare, ma questo l’ho già detto. Sono nata d’Estate, non poteva essere altrimenti. Se ti va di farci due chiacchiere insieme ne sarà felice. La trovate qui :

Facebook link: GIGGIA

E qui

Instagram link: Giggia tra i fiori

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Luca Panaro

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