Dal Titicaca al lago di Sorapiss, una vasta panoramica attraverso i cinque continenti
Protagonisti indiscussi dei nostri viaggi a piedi e trekking in Italia e nel mondo sono i corpi d’acqua che incontriamo lungo i nostri itinerari, siano essi situati ad alta quota, o al livello del mare; verdi smeraldo, blu cobalto o azzurro turchese; d’origine glaciale o vulcanica, ognuno ci regala il suo fascino personale, la possibilità di fermarsi sulle loro sponde a immortalare bellissimi momenti, mettere i piedi in acqua e rilassarsi scordandoci per un momento dei chilometri che abbiamo macinato assieme per raggiungerne le sponde.
Eccovi una breve lista di alcuni dei moltissimi laghi in cui ci imbatteremo durante i nostri viaggi a piedi
Lago di Sorapis
Tra i laghi più belli e scenografici delle Dolomiti, il laghetto del Sorapis è adagiato all’interno dell’anfiteatro roccioso situato nella parete settentrionale dell’omonimo gruppo montuoso; raggiungibile percorrendo l’alta via delle dolomiti n.3 è situato a poche centinaia di metri dal rifugio Vandelli a poco più di 1900m di quota. Le sue acque turchesi e lattiginose sono alimentate dallo scioglimento del ghiacciaio del Sorapis che rilascia all’interno della conca sedimenti a grana finissima di biancastra roccia dolomitica e calcarea regalando così all’occhio umano un’immagine da cartolina.

Il gruppo Trekkilandia con Maurizio lungo l’alta via n.3
Song Kul (o Songköl)
Ci spostiamo in Asia Centrale, in Kirghizistan, dove incastonato tra le montagne dello Tian Shian troviamo questo corpo d’acqua blu cobalto situato a circa 3020m di quota. Cavalli allo stato brado corrono e pascolano liberi all’interno di uno scenario che infonde libertà, serenità e un senso di pace dell’anima. Durante il nostro viaggio e trekking in Kirghizistan dedicheremo un’intera giornata attorno al Son Kul, osservando la vita dei pastori locali, muovendoci a piedi o a cavallo, per poi far rientro nelle yurta per una deliziosa cena a base di laghman e passare la notte sotto un magnifico cielo stellato.

Il campamento con le Yurta presso il lago Song Kul
Lago Laitaure
Questo remoto corpo d’acqua è situato all’interno del parco nazionale Sarek e alimentato dal fiume Rapa che scende lungo il versando orientale delle Alpi svedesi, in una delle aree naturali protette più antiche ed inaccessibile d’Europa: la Lapponia svedese. Avvicinandosi al lago da nord sarà possibile osservarlo dall’alto poco prima di scendere a quello che è il rifugio di Aktse; durante il nostro itinerario in Lapponia dovremo attraversare questo lago durante la fase finale dell’inverno, in cui permane ancora interamente ghiacciato, motivo per cui ci regalerà un fascino non indifferente. Senza scordare la possibilità durante il nostro itinerario con le ciaspole di incontrare volpi artiche, ermellini, renne ed alci.

Il lago Laitaure con i suoi affluenti così come visto in estate
Lago Myvatn
Rimanendo in nord Europa ci spostiamo verso l’isola di ghiaccio e fuoco, l’Islanda. Un territorio ricco di paesaggi naturali: laghi, cascate, fiumi, fiordi, ghiacciai e vulcani; nel quale è quindi difficile fare una scelta precisa. Tuttavia, uno dei laghi più affascinanti dell’isola è quello di Myvatn situato all’estremità nordorientale dell’isola, si tratta del quarto lago naturale per estensione dell’Islanda localizzato in un’area ad alta attività vulcanica in cui è possibile fare bellissime escursioni a piedi attraverso i “castelli neri” di roccia basaltica creati dalle esplosioni vulcaniche o i cosiddetti “pseudo-crateri”. Un punto di passaggio obbligato durante il nostro viaggio in Islanda in cui passeremo almeno due giorni che dedicheremo a bellissimi trekking verso Askja e attorno alla caldera di Krafla; nonché ad un rilassante riposo nelle terme omonime.

Uno dei tanti pseudo crateri che circondano il lago Myvatn nel viaggio in Islanda
Lago Garmir
Da un paesaggio vulcanico all’altro rimbalziamo in Armenia, una nazione ricca di storia, archeologia e natura, messa duramente alla prova dagli eventi storici di inizio Novecento ma che ha saputo risollevarsi con forza e dignità. Dal punto di vista paesaggistico la parte migliore di questo paese asiatico la troveremo durante l’attraversata a piedi dei suoi altopiani e della catena del Gegham che forma parte del Caucaso meridionale; sarà qui, mentre cammineremo oltre i 3000m di quota che incontreremo molteplici laghi alpini situati all’interno di crateri vulcanici estinti ed alimentati esclusivamente dallo scioglimento dei nevai invernali. Tra di essi il più affascinante è sicuramente il lago Garmir in cui le palette cromatiche del rosso, il verde, il bianco ed il turchese si mescolano perfettamente come in acquerello.

Lungo il trekking in Armenia scendendo verso le sponde del lago Garmir
Lago Titicaca
Culla di molteplici civiltà Precolombiane, tra cui anche quella degli Incas, il lago Titicaca cela un fascino che va al di là della sua connotazione storico/culturale. Situato a poco più di 3800m slmm è il lago più grande del Sudamerica, condiviso tra gli stati di Perù e Bolivia; le sue acque di un blu intenso riflettono il giallo delle colline circostanti mentre in lontananza si stagliano imponenti i picchi innevati della Cordillera Real. Importanti sono le isole che da millenni sono state abitate delle etnie Quechua e Aymara come quella del Sol, in Bolivia o le isole di Taquile e degli Urus in cui faremo tappa durante il nostro viaggio in Perù. In particolare queste ultime sono degli isolotti galleggianti costruiti con la totora, il giunco che cresce abbondante nel lato peruviano del lago; essiccata al sole intenso dell’altopiano, viene poi utilizzata per costruire imbarcazioni tradizionali, case ed il fondo galleggiante delle isole stesse.

Imbarcazione di totora delle popolazioni Urus che vivono nel lago Titicaca
Lago Nordenskjold
Questo bacino d’acqua dal nome scandinavo si trova invece all’interno del parco nazionale Torres del Paine e forma parte della rete idrica del fiume Paine assieme ai laghi Dickson, Pehoe e Toro. Durante il nostro trekking nella Patagonia cilena dedicheremo un’intera giornata a camminare lungo la sua sponda settentrionale, rimanendo impressionati dal suo delicato color turchese, dalle ondulate colline che lo circondano ma soprattutto dalle potenti raffiche di vento che lo attraversano alzando vere e propri muri d’acqua che a volte arrivano anche a lambire il sentiero situato alcune centinaia di metri al di sopra del livello delle acque.

Laghi Nordenskjold e Pehoe all’interno del Parco Torres del Paine
Laghi di Gokyo
Questo sistema di cinque laghi glaciali d’alta quota è situato nella parte nordorientale del Nepal, all’interno del parco nazionale di Sagarmatha; possono essere visitati lungo un trekking indipendente che inizia e finisce nella cittadina di Lukla, oppure anche lungo un itinerario più completo che porta poi a raggiungere anche il campo Base Everest. E’ proprio all’interno di questo percorso che si inserisce la proposta di Trekkilandia: lasciatosi Namche Bazaar si imbocca la valle del fiume Dudh e si inizia a risalire la morena destra del ghiacciaio Ngozumpa fino a raggiungere il villaggio di Gokyo; il trekking in giornata che si effettua a Gokyo Ri è impagabile per la vista che regala.

Uno dei cinque laghi sacri di Gokyo lungo il trekking campo base Everest
Stagno di Notteri
Torniamo in Italia e voliamo in Sardegna, assieme ai fenicotteri che si alimentano e nidificano nella bellissima costa meridionale dell’isola nostrana. Difficile fare una scelta tra i luoghi ed i paesaggi che ci regala la costa sarda punteggiata da una miriade di stagni, lagune e saline; tuttavia, visto che una scelta la dobbiamo fare, quest’ultima ricade sullo stagno di Notteri, ubicato nella punta dell’estremo sudorientale dell’isola e che durante il trekking Sardegna del Sud avremo modo di esplorare attraversando a piedi l’area marina protetta di Capo Carbonara. Un itinerario ricco di storia con le antiche cave di granito e le torri di difesa spagnole, nonché di paesaggi e biodiversità regalando protezione alle migliaia di esemplari di fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) che ogni anno vengono qui a nidificare.

Durante la stagione estiva a migliaia i fenicotteri rosa visitano le coste meridionali della Sardegna
Lago Chungarà
Terminiamo questa breve rassegna in uno dei deserti più aridi del pianeta, il deserto di Atacama. Sarebbe impensabile trovarsi di fronte ad un lago nel bel mezzo di un deserto, invece, viste le alte quote che raggiunge l’Atacama c’è la possibilità che si formino ghiacciai e nevai e che lo scioglimento di parte di queste nevi crei bellissimi bacini naturali. E’ il caso del lago Chungarà, situato a 4570m slmm nell’estremo nordorientale del Cile all’interno del parco nazionale Lauca raggiungibile durante il nostro viaggio overland nell’Atacama. A specchiarsi nelle acque del lago non solo folaghe, svassi e fenicotteri, ma anche il cono perfetto del vulcano Parinacota.

Il cono innevato del vulcano Parinacota situato nel deserto di Atacama