C’è una bellissima strada che attraversa quasi per intero le iconiche Crete Senesi di Siena e la fertile Val di Chiana: la Via Lauretana Toscana. In molti la percorrono in auto, fermandosi di tanto in tanto a scattare qualche foto a quel paesaggio lunare e argilloso che ha incantato artisti e viaggiatori di tutte le epoche.
La vera gioia la conoscono ancora in pochi! Sì, perché l’itinerario che si può percorrere a piedi permette – a passo lento – di seguire le orme dei pellegrini, commercianti e viaggiatori che in passato si recavano al Santuario Pontificio della Santa Casa di Loreto.
Una via tutta da scoprire, una piccola perla per i veri appassionati di arte, cultura e storia agraria: un viaggio zaino in spalla in una affascinante Toscana minore ed ancora autentica.

All’origine dei Cammini Lauretani
Loreto è un piccolo comune nelle Marche, a poca distanza dal mare di Porto Recanati: qui – secondo la tradizione – avvenne il miracolo della traslazione della “Santa Casa di Maria Nazaret” nel lontano 1294. Da allora, fino alla fine del 1800, è stato il primo e più importante santuario cristiano cattolico dedicato al culto di Maria.
Narra la tradizione che le mura della casa di Maria a Nazareth (dove la Madonna nacque, visse e ricevette l’annunciazione) furono trasportate in volo dagli angeli la notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294 dalla Terrasanta sul colle sopra il porto di Recanati.
D’altronde non è certo un caso che la a Vergine Lauretana il 24 marzo 1920 sia stata proclamata da Benedetto XV patrona universale dell’aviazione e di tutti i viaggiatori d ‘aereo!

Durante questa “traslazione” gli angeli toccarono diverse regioni, dalla Turchia alla Grecia, dalla Croazia, alla Slovenia, fino a fermarsi in terra marchigiana. Sono oltre 4.200 i siti in Europa e nel mondo dove nei secoli si sono sedimentate le testimonianze del culto lauretano.
I Cammini lauretani non possono essere quindi altro che molteplici. Difficile quindi contare le singole tappe. Vi è una Via Lauretana Romana, che collega Roma a Loreto, e una Via Lauretana Assisi – Loreto, che attraversa gli appennini umbro-marchigiani. A seconda delle località di partenza dei pellegrini nacquero varianti, deviazioni e nuove direttrici che si connettono – a loro volta – con i tanti altri itinerari devozionali europei (tra cui la Via Francigena e la Via Romea) divenendo un sistema viario complesso che comprende i tre centri spirituali della Cristianità (Roma, Loreto ed Assisi) e una lunga lista di santuari “minori” davvero suggestivi.

La Via Lauretana: il percorso da Siena a Cortona
Dei molti cammini lauretani forse il tratto toscano è quello che troppo a lungo è rimasto nell’oblio.
Sin dall’epoca etrusca la viabilità tra la città di Siena e le lucumonie di Montepulciano e Cortona era ampiamente sviluppata. I romani ne ampliarono le potenzialità, facendola arrivare fino alle città etrusche sul mare. È in periodo medievale (a partire dal XIV secolo) che diviene una strada molto transitata: da Siena la Lauretana senese si diramava dalla Via Francigena attraversando Asciano, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano per giungere al castello di Valiano ed infine Cortona. Era conosciuta come “strada della Val di Chiana”, una valle fertile e ricca che riforniva la città di Siena di tantissime diverse derrate alimentari.

Al contrario della Via Francigena la Lauretana ha avuto un forte periodo di declino. Dopo un ripristino sotto il Granducato di Pietro Leopoldo nella seconda metà del XVIII sec., fu pressoché abbandonata. Solo recentemente il cammino è stato rivalutato e messo in sicurezza grazie alla Regione Toscana e ai Comuni che il tragitto attraversa.
Oggi stiamo vivendo un vero e proprio “rinascimento” della Via Lauretana senese, e una vera riscoperta delle tante ricchezze che attraversa.
La variante toscana da Siena a Cortona è circa 110 Km, divisibili in minimo 4 tappe (media 27 Km/giorno) fino a 7 tappe (media 15,5 Km/giorno): la strada, staccandosi dalla via Francigena a Siena (Porta Pispini), si dirigeva ad est per raggiungere Cortona.

Una volta arrivati a Cortona rimangono ancora 220 km (circa 11 tappe) per raggiungere Loreto: si lambisce la sponda orientale del Lago Trasimeno, si costeggia Perugia, Foligno e, attraverso il passo di Colfiorito, si arriva alla Santa Casa di Nazareth.
Ma partiamo dalla “figlia della strada”, la bellissima Siena: alle porte della città si dispiegano subito, immense, le Crete Senesi, con i suoi “mammelloni” o “biancane” di argilla, erose da pioggia, sole e vento, abbaglianti per il loro biancore in estate. Un paesaggio lunare, incredibilmente suggestivo e unico, costellato da borghi come Leonina, Mucigliani e Vescona… e di opere d’arte: una tra tutti il bellissimo “Site Transitoire” di Jean-Paul Philippe. Asciano e il suo territorio sono davvero una bella sorpresa, hanno tanto da raccontare e da far scoprire.

Il pellegrinaggio lauretano teneva in grande considerazione tutte le raffigurazioni mariane quali l’Annunciazione, la Visitazione, la Natività, la Sacra Famiglia. Sono davvero molte le cappelle, i madonnini e le pievi che racchiudono opere con questi soggetti. In alcune ci sono dei veri tesori e tante curiosità da scoprire: Raffaello, ad esempio, volle autoritrarsi nelle vesti di Sant’Ippolito, all’interno dell’affresco della Sacra Conversazione dipinto nella pieve di Sant’Ippolito ad Asciano (714 d.C.).
Man mano che ci si avvicina al territorio di Rapolano, delle sue acque calde, ecco affiorare il bianco travertino: si possono ammirare le molte cave e il modo in cui è stato usato nell’edilizia nel corso dei secoli… Serre di Rapolano è un piccolo mondo antico, di incredibile suggestione.
Tante le fattorie storiche disseminate nella campagna: Monte Sante Marie, che vanta origini addirittura longobarde; La Fratta, usata per girare il film “Pinocchio” di Matteo Garrone e luogo di nascita del brigante Ghino di Tacco, ricordato nel Decamerone e nella Divina Commedia; San Gimignanello, borgo millenario.

Alle fattorie si accompagnano i poderi Leopoldini, frutto della riforma agraria settecentesca e della relativa bonifica della Val di Chiana voluta e realizzata da Pietro Leopoldo di Lorena, l’allora governatore della Toscana: si riteneva (finalmente!) necessario che i mezzadri dovessero vivere in condizioni più salubri e si iniziano a costruire case coloniche magnifiche, imponenti e funzionali che ancora punteggiano la pianura solcata dai canali della Chiana.
L’acqua. E’ lei ad accompagnare il pellegrino fino alle pendici della collina su cui sorge Cortona: in lontananza il Lago Trasimeno, compagni di cammino il dedalo di canali e di opere idrauliche che rendono ancora oggi questo lembo di terra fertile, produttivo e ricco.

Cortona etrusca, Cortona antiquaria, Cortona medievale, Cortona panoramica: Cortona è tante cose, tutte insieme e tutte bellissime! Vale la pena soffermarsi almeno una giornata in questa cittadina unica, di assaporarne i piatti tipici, l’atmosfera rilassata e antica, i tanti musei e il dedalo di vicoli che finiscono sempre con incredibili viste sulla campagna circostante. Qua finisce la Toscana, il viaggio può continuare verso le terre umbre…

Quando andare, dove dormire, cosa mangiare
Indubbiamente i mesi primaverili (aprile, maggio e giugno) e quelli autunnali (settembre e ottobre) sono i migliori: la via, soprattutto nel tratto da Siena a Cortona, presenta molte zone aperte, quindi soleggiate. Inoltre, il terreno argilloso delle crete senesi può essere difficile da attraversare in caso di piogge forti e prolungate.
Se viaggiate da soli o in coppia sarà più semplice trovare alloggi che possano ospitarvi lungo il cammino: la Via Lauretana Toscana non è ancora attrezzata con ostelli per pellegrini, il flusso di viaggiatori lungo la via sta però aumentando e non è escluso che in futuro si possano iniziare a trovare strutture di questo tipo. Per il momento si può trovare alloggio in uno dei molti agriturismi disseminati nelle campagne senesi (ce ne sono di tutte le tipologie e tutti i prezzi!), piccoli B&B nei borghi e alcuni hotel nei paesi un po’ più grandi. Il consiglio è quello di pianificare bene il numero di tappe in cui dividere l’itinerario e prenotare in anticipo le strutture.
Dal punto di vista culinario… c’è l’imbarazzo della scelta! Siamo nella terra dell’aglione, dei pici, della carne Chianina, della cinta senese, del tartufo bianco delle Crete Senesi, dell’olio EVO delle Terre di Siena DOP, dei cavallucci e del panforte! E non manca neppure dell’ottimo vino (d’altronde siamo pur sempre in Toscana!) come il Bianco Vergine Valdichiana DOP o l’inconfondibile Nobile di Montepulciano DOCG.
Non resta che preparare lo zaino e partire!
E se non vuoi andare da solo, perché non vieni con noi? Ecco la nostra proposta di viaggio: Via Lauretana Toscana da Siena a Cortona con Trekkilandia
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