Storia e Cultura della Valle Maira di Donatella Guerrini – Secondo Capitolo: “Il Romanico in Valle Maira”

Il Romanico in Valle Maira.

Le influenze sull’architettura locale. La fioritura della civiltà occitano – trobadorica, tra l’XI ed il XIII secolo coincise con lo sviluppo di un’originale ed altissima “civiltà romanica” che partendo dall’Alvernia, dove tra il 950 ed il 1050 si posero le basi di un’arte originale destinata ad influenzare i monumenti religiosi del meridione francese ed in particolare della Provenza, dove questo stile ebbe una grande diffusione. La Provenza, provincia romana per eccellenza, si differenzia da altre scuole coeve. Qui l’esempio dell’arte classica non è mai venuto meno, grazie ai monumenti romani. La scuola provenzale ha mantenuto dunque un’impronta latina, condita di eleganza ellenistica.

Dopo la Crociata contro i Catari e la conquista del sud della Francia da parte della monarchia francese, anche in Occitania viene introdotto il gotico, uno stile che però segna l’imporsi di un gusto “straniero” e non il prodotto di una spontanea evoluzione locale, che serberà a lungo l’eredità romanica. L’appartenenza delle valli al medesimo contesto etnico, linguistico e culturale produsse molti scambi tra il loro territorio ed il Midi d’Oltralpe, favorendo evidentemente anche qui il diffondersi dell’architettura romanica.

Nelle valli questa architettura, senza cattedrali, fu presente con numerose cappelle campestri sparse sul territorio, monasteri ed abbazie e definita “senza architetti” poiché in stretto rapporto con il mondo rurale dove l’edificio era spesso costruito su modelli pagani, ad uso della popolazione. Il suo fascino deriva dal fatto che si utilizzava per la costruzione la pietra ed il materiale locale in una perfetta adesione al territorio. Le cappelle erano inizialmente a navata unica, quasi sempre con il tetto a capriate, zona absidale poco pronunciata, semicircolare o rettangolare, portali con architrave megalitico e la presenza di sculture e raffigurazioni che avevano carattere di “arte primitiva” e popolare dove comparivano figure a animali senza scritte. In Valle Maira alcuni edifici romanici erano a base rettangolare con la facciata che si rialzava rispetto al tetto retrostante, detta “a vela”con un campaniletto a bifora (San Salvatore di Macra) che visiteremo l’ultimo giorno del viaggio a piedi Il Sentiero Occitano in Val Maira.

Nel meridione francese il gotico venne introdotto dopo le Crociate contro i Catari, che ebbero luogo tra il 1180 e la metà del XIII secolo, anche se nelle nostre valli, dove l’eco delle grandi influenze artistico – culturali arrivarono a rilento, il romanico perdurò a lungo tanto che spesso gli edifici racchiudono in un’armonica sintesi sia elementi romanici che gotici. Lo stile gotico introdusse il campanile con un’alta cuspide sulla sommità, contornata da quattro pinnacoli, i fregi marcapiano diminuirono e anche gli archetti non vennero più ripetuti con regolarità, i portali alternarono colonne rotonde ad altre quadrate e l’interno degli edifici religiosi divennero a tre navate con volta a crociera rette da pilastri in pietra.

Il Romanico in Valle Maira

Per chi volesse conoscere Donatella e altri Esperti protagonisti della rinascita della Valle Maira consiglio di iscriversi al viaggio in partenza l’8 di agosto 2023.
Trekking in Val Maira: il sentiero occitano e i Lou Dalfin (trekkilandia.it)

Il contatto di Donatella Guerrini per organizzare visite nella zona: dona.ziaba@libero

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Il Romanico in Valle Maira.
Le influenze sull’architettura locale.La fioritura della civiltà occitano – trobadorica, tra l’XI ed il XIII secolo coincise con lo sviluppo di un’originale ed altissima “civiltà romanica” che partendo dall’Alvernia, dove tra il 950 ed il 1050 si posero le basi di un’arte originale destinata ad influenzare i monumenti religiosi del meridione francese ed in particolare della Provenza, dove questo stile ebbe una grande diffusione. La Provenza, provincia romana per eccellenza, si differenzia da altre scuole coeve. Qui l’esempio dell’arte classica non è mai venuto meno, grazie ai monumenti romani. La scuola provenzale ha mantenuto dunque un’impronta latina, condita di eleganza ellenistica.
Dopo la Crociata contro i Catari e la conquista del sud della Francia da parte della monarchia francese, anche in Occitania viene introdotto il gotico, uno stile che però segna l’imporsi di un gusto “straniero” e non il prodotto di una spontanea evoluzione locale, che serberà a lungo l’eredità romanica. L’appartenenza delle valli al medesimo contesto etnico, linguistico e culturale produsse molti scambi tra il loro territorio ed il Midi d’Oltralpe, favorendo evidentemente anche qui il diffondersi dell’architettura romanica.
Nelle valli questa architettura, senza cattedrali, fu presente con numerose cappelle campestri sparse sul territorio, monasteri ed abbazie e definita“senza architetti”poiché in stretto rapporto con il mondo rurale dove l’edificio era spesso costruito su modelli pagani, ad uso della popolazione. Il suo fascino deriva dal fatto che si utilizzava per la costruzione la pietra ed il materiale locale in una perfetta adesione al territorio.

PROSSIMI VIAGGI IN VALLE MAIRA

Le cappelle erano inizialmente a navata unica, quasi sempre con il tetto a capriate, zona absidale poco pronunciata, semicircolare o rettangolare, portali con architrave megalitico e la presenza di sculture e raffigurazioni che avevano carattere di “arte primitiva” e popolare dove comparivano figure a animali senza scritte. In Valle Maira alcuni edifici romanici erano a base rettangolare con la facciata che si rialzava rispetto al tetto retrostante, detta “a vela”con un campaniletto a bifora (San Salvatore di Macra) che visiteremo l’ultimo giorno del viaggio a piedi Il Sentiero Occitano in Val Maira.

Il Romanico in Valle Maira
Nel meridione francese il gotico venne introdotto dopo le Crociate contro i Catari, che ebbero luogo tra il 1180 e la metà del XIII secolo, anche se nelle nostre valli, dove l’eco delle grandi influenze artistico – culturali arrivarono a rilento, il romanico perdurò a lungo tanto che spesso gli edifici racchiudono in un’armonica sintesi sia elementi romanici che gotici. Lo stile gotico introdusse il campanile con un’alta cuspide sulla sommità, contornata da quattro pinnacoli, i fregi marcapiano diminuirono e anche gli archetti non vennero più ripetuti con regolarità, i portali alternarono colonne rotonde ad altre quadrate e l’interno degli edifici religiosi divennero a tre navate con volta a crociera rette da pilastri in pietra.

Il Romanico in Valle Maira

Per chi volesse conoscere Donatella e altri Esperti protagonisti della rinascita della Valle Maira consiglio di iscriversi al viaggio in partenza l’8 di agosto 2023.
Trekking in Val Maira: il sentiero occitano e i Lou Dalfin (trekkilandia.it)

Il contatto di Donatella Guerrini per organizzare visite nella zona: dona.ziaba@libero

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Maurizio Barbagallo

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