Uno dei miei primi viaggi a piedi a cui mi sono affezionato e che non ho mai abbandonato e che ho quindi riproposto tutti gli anni, è il Trekking in Penisola Sorrentina. Io ho la fortuna di tornarci per lavoro più volte all’anno, ma da quanto ne so, molti vi sono tornati per conto proprio. Di fatto, tutti coloro che hanno partecipato a un viaggio in quei luoghi, non avrebbero più voluto andarsene.

Voglio quindi inaugurare una serie di articoli/interviste per far conoscere meglio questo territorio e le persone che lo abitano. Iniziamo con Emilio e il Museo della Carta.

La prima volta che sono andato al museo, ci sono andato come si va in molti posti, solo perché sono di strada, o sembra “male” non farci un salto anche solo per curiosità, perché poi magari un partecipante al viaggio ti dice: “ma perché non hai inserito il museo?”, pur non sapendone niente, ma solo perchè ci passiamo davanti. Il fatto è che tanti musei sono, diciamolo pure, palllosi! E lo sono, non per i contenuti, sono sempre una buona occasione per imparare, ma sono pallosi nel modo in cui sono presentati i contenuti. Un pò come quegli insegnanti di scuola che ti rendono pesante qualunque materia solo per il loro modo di insegnare. Il museo della carta di Amalfi, invece, è non solo interessante dal punto di vista storico e architettonico, ma è anche una esperienza super divertente!

La prima cosa che mi ricordo è il sorriso accogliente e cordiale di Emilio De Simone, Direttore del Museo della Carta. Una bella stretta di mano, una voce gentile ed educata, una persona calma e simpatica. Negli anni con Emilio siamo diventati amici ed è sempre un piacere incontrarsi anche se per poche volte all’anno. C’è sempre quel piacevole scambio di “come stai? Come va? Il lavoro? La famiglia?”, quelle domande che si, è vero, sono domande di rito, ma che sono rivolte davvero con il cuore, il rispetto e con quel piacere per la conversazione e la relazione umana che è tipica di quel territorio.

Ciao Emilio, quando sono in Penisola, ai partecipanti del mio Trekking dico sempre: “Oggi vi farò conoscere una Signora molto importante del territorio, la Signora Gina Bamba!!!”. Ovviamente Emilio, come immagini,  sai bene che gioco sul nome della famosa Bambagina, vuoi dirci qualcosa in proposito e come  è legata al museo? che poi, il vero Signore della situazione è Nicola Milano giusto?

La signora Gina Bamba in realtà è una signora ultracentenaria, oserei dire millenaria. Infatti la tradizione della carta BAMBAGINA realizzata oggi come in passato dal cotone, dalla bambagia è una tradizione secolare della repubblica di Amalfi. Il museo della Carta nasce per volontà e merito del Magister in arte Cartarum Nicola Milano che ha voluto trasformare la sua antichissima cartiera del XIII in museo creando una Fondazione ad hoc La sua famiglia ha prodotto carta per generazioni e, lui, non avendo avuto figli, ha creato questo museo – cartiera affinchè la tradizione del far carta ad Amalfi  continuasse.. La visita al museo dà la possibilità di andare indietro nel tempo e ripercorrere la nascita della pregiata carta Bambagina fatta all’epoca con stracci, oggi con puro cotone. Inoltre durante la visita si possono ammirare da vicino gli antichi macchinari atti allo spappolamento degli stracci (Macchina a magli – Cilindro raffinatore Olandese) funzionante ad energia idraulica. Inoltre alcuni fortunati potranno in prima persona cimentarsi loro stesso nella produzione e realizzazione di fogli in carta a mano. Si passa poi nella zona proto industriale con due bellissime macchine continue e zona dei canali dove è possibile vedere il sistema di canalizzazione delle acque del torrente canneto . 

Mi capita in alcuni viaggi di visitare musei o altre situazioni in cui la visita è fatta con la guida. Spesso spero che ci sia una guida in particolare perchè più brava di altre. Da voi questa “apprensione” non c’è, siete davvero tutti molto bravi e molto preparati e da tutti voi arriva la grande passione per il proprio lavoro e per il proprio territorio. Chi sono le guide del museo? abitano ad Amalfi? dicci qualcosa su di loro …

Il rapporto tra me e miei collaboratori è un rapporto più che lavorativo, quasi familiare. Ci si aiuta e si lavora insieme in piena armonia. Le guide che portano i nostri graditi ospiti a visitare il Museo sono : Lino simpaticissimo ragazzo di Conca dei Marini che con la battuta sempre pronta riesce a far sorridere anche il più serio dei visitatori. Ama giocare e far giocare i bambini durante la visita guidata per rendere il tour assolutamente non noioso; viene poi Maddalena di Tramonti  ragazza posata ed appassionata, che ama far scoprire agli ospiti la bellezza della nostra terra ; c’è infine Raffaella, amalfitana verace, la veterana, la più fidata delle mie collaboratrici che fà sentire tutti a casa, Sembra che, più che in museo, si vada da un amico a prendere un tè e discutere di piacevoli argomenti. Infine ci sono io che cerco umilmente di dirigere l’orchestra perchè credo nella forza della cultura ed emozioni. e voglio fortemente che ogni visitatore uscendo dal museo porti con sè un po’ di Amalfi della nostra terra e tradizioni.

Quando veniamo al museo, ogni partecipante ricomincia il cammino verso la Valle delle Ferriere, più ricco e felice per aver fatto una esperienza unica. In molti mi dicono che la visita del museo è stata una delle esperienze più emozionanti dell’intero Trekking. Però c’è un solo partecipante in particolare che torna a casa con qualcosa di prezioso in più, un foglio di carta da lui realizzato ….

Si, Infatti durante la visita, una persona a caso viene scelto a realizzare in prima persona un foglio di carta . Si dice “impara l’arte e mettila da parte”, e noi, umilmente cerchiamo di dar lustro a questo motto. Facciamo pagare il biglietto di ingresso agli ospiti e li facciamo pure lavorare. Furbi ….No …. che ne pensi.

Beh, si Emilio, proprio dei furboni! in realtà per l’esperienza e il servizio che offrite, tutti sono contentissimi di pagare il costo del biglietto, per tutti abbordabile.

Sono sempre venuto al museo con gruppi di adulti, ma per le sue caratteristiche credo sia perfetto anche per famiglie e per i bambini vero?

Prima di rispondere a questa domanda voglio raccontare un aneddoto capitatomi pochi anni fa. Un bambino che aveva visitato il museo con la sua scolaresca ,  di ritorno ad Amalfi l’anno successivo aveva  portato i suoi genitori a visitare il museo della carta. Era rimasto così affascinato dalla visita, che, doveva condividere questa sua emozione con tutti i membri della sua famiglia. Il museo è particolarmente adatto alle famiglie in quanto durante la visita interattiva i ragazzi a più riprese sono coinvolti emotivamente  nel tour. GIOCARE IMPARANDO è il nostro motto.

Tu gestisci il museo da quasi 20 anni, sicuramente hai insegnato molto alle tante persone che sono passate dal museo, tu invece cosa senti di aver appreso da “Lui”, per cosa gli sei grato?

Io, in primis sono fiero, umilmente di aver adempiuto a quello che era il desiderio del fondatore del museo Nicola Milano rendendo questo museo vivente. Sono fiero di valorizzare il mio territorio e le mie tradizioni. Solo guardando al passato, secondo me ci si può preparare al meglio per il futuro. Si parla, ad esempio  spesso di riciclaggio, una parola fortemente in voga oggi. Prima questa era la norma non si buttava via niente. C’era rispetto per tutto e tutti. Io credo che sia importante recuperare questi valori e, il modo migliore per farlo e con uno sguardo al passato alla nostra storia. Mi fermo quà perchè sto diventando troppo serio e non è da me. 

Grazie Emilio per questo messaggio sul riciclo, davvero importante e molto seria come questione … e tu, come si dice, sei serissimo, ma non serioso e infatti è piacevole e divertente venire a trovarvi.

Ogni anno, quando passo dal museo, trovo sempre una novità, una miglioria, una chicca in più rispetto all’anno precedente. E’ un grande segno di passione per il tuo e il vostro lavoro. Cosa bolle in pentola per il futuro? ci sono nuove idee per il museo?

Se sono novità e sorprese non vanno svelate prima. Scherzi a parte stiamo allestendo la zona SPANDITURO (dove veniva messa ad asciugare la carta) . Spero sia di gradimento a te e tuoi ospiti. 

Che dire, infine vi aspetto tutti presto al Museo !!!

Grazie Emilio, grazie molte per la tua disponibilità e per le informazioni che ci hai dato. invito tutti a visitare al museo per conto vostro oppure, se vorrete, a Maggio con il nostro Trekking in costiera Amalfitana e a presto con un altra intervista ai protagonisti della Penisola!!!

Link al Museo: https://www.museodellacarta.it/

Link al viaggio: https://www.trekkilandia.it/viaggi/trekking-penisola-sorrentina

Luca Panaro

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