Quando nel 2006 andai in Penisola Sorrentina per fare il sopralluogo di un Trekking che poi sarebbe diventato il fiore all’ occhiello delle mie proposte di viaggi a piedi, come spesso succede alle guide che, impegnate nei sopralluoghi, cercano di ottimizzare i tempi e quindi i costi, mi ritrovai a fare in un giorno solo quello che poi, nel trekking con il gruppo, avrei fatto in due o tre tappe.

Era Maggio e quell’anno faceva un caldo infernale.
A chi legge non venga da pensare che un sopralluogo così fatto non dia spazio al godimento degli incontri con le persone o dei paesaggi, sono infatti essenziali nella preparazione di un trekking. Inoltre il “tirar via” nel sud Italia non è proprio consentito per legge … la legge degli uomini e della natura! Certo è che, da soli, si parte al mattino quando si vuole, si arriva quando si vuole e la tabella di marcia e i ritmi si scelgono in totale autonomia.
Arrivare a Santa Maria del Castello dopo già molte ore di cammino e molte ancora davanti a me per arrivare a Sant’agata sui due golfi, mi imponeva una sosta per riposare un po’. Diciamo che a tavolino, al mattino, questo era stata la mia idea.
Chi ha esperienza in qualunque settore professionale sa che a guidare le proprie scelte è soprattutto l’istinto, quell’ istinto che deriva non più dal pensare alle cose, ma dall’ “annusarle”. Ecco che il mio istinto mi aveva guidato bene nello scegliere Santa Maria del Castello come luogo in cui fare una lunga sosta per riposare.
A Santa Maria del Castello, a circa a 700 m s.l.m, si gode di una vista mozzafiato tra i golfi di Napoli e Salerno. Il paese, nel Comune di Vico Equense, sopra Positano è un terrazzo naturale sul paradiso.
Del paese colpisce sempre il silenzio e il ritmo lento di chi lo abita. Non c’è di fatto un centro storico, è formato piuttosto da molte ca
se sparse in quà e là, come se dal Monte Faito qualcuno, per gioco, avesse lanciato dei dadi, spargendoli sul valico tra Positano e Vico Equense.
Santa Maria del Castello, di fatto, era un passaggio obbligato per persone e mercanzie, alternativa alla circumnavigazione della Penisola.
Mi ricordo che passai li una mezz’oretta di pace assoluta gustandomi un ottimo panino con del Provolone del Monaco.

Nel mio Trekking in Penisola Sorrentina si parte da Maiori e in 8 giorni si arriva fino a Punta Campanella, un viaggio a piedi itinerante quindi, ma per due volte dormiamo due notti notti nello stesso posto, uno di questi è La Sorgente del Melo a Santa Maria del Castello.
Quando si fa un sopralluogo, è possibile che nelle prime edizioni qualcosa non convinca del tutto la guida che organizza il trekking, perché magari trova un posto molto comodo dove dormire, ma dove i gestori non sono proprio così accoglienti, oppure il viceversa. E’ possibile che il luogo sia fantastico, i gestori della struttura molto accoglienti e simpatici, ma la struttura magari un po’ vecchiotta. La guida sa già che ci sarà sempre qualcosa che non andrà: il riscaldamento rotto, la doccia che non va o va solo con acqua tiepidina eccetera eccetera. Il fatto è che magari non ci sono alternative anche se qualche volta, nel tempo, conoscendo meglio il territorio, si trova qualcosa di meglio e allora si cambia subito!
A Santa Maria del Castello io ho trovato da subito, dalla prima volta che sono entrato nell’ Agriturismo della Sorgente del Melo, la perfezione.
Con questo termine intendo tutto quello che un escursionista vorrebbe trovare alla fine della tappa:
Una terrazza con vista mozzafiato su cui bere la birretta di fine cammino, camere pulite e comode, il silenzio intorno, un profumo buonissimo di cibo che esce dalla cucina, comode terrazze dove stendere il bucato, un intorno in cui andare a fare una passeggiatina prima di cena.
Soprattutto, qualunque escursionista vuole questo alla fine della tappa:
persone gentili e sorridenti ad accoglierli, e alla sorgente del Melo sono davvero dei professionisti in questo, ne sono la prova il fatto che nessuno vorrebbe più andare via da li e che a qualcuno scappa sempre una lacrimuccia nel salutare alla partenza tutto lo staff della Sorgente del Melo. La cosa bella è che anche a loro dell’agriturismo scappa sempre una lacrimuccia nel salutarci.
E’ quindi per me un grande piacere poter scrivere un articolo facendo loro una intervista, iscrivetemi al mio Trekking in Penisola Sorrentina o andate per conto vostro, ma vi assicuro che la sorgente del melo merita di essere conosciuto !!!
(in fondo trovate i riferimenti, anche per fare degli ordini dei loro prodotti)
Ottima location da cui partire a piedi per tantissimi sentieri
Ciao Enzo e Ciao a tutti dell’Agriturismo!

Ciao Luca non è la prima volta che mi viene fatta questa domanda, in tanti infatti sono incuriositi da questo nome che ha il suo perché, A pochi passi dalla struttura c’è una sorgente d’acqua circondata da alberi di melo dove anticamente la mia famiglia andava a prendere l’acqua per ogni esigenza, noi per esempio l’abbiamo usata per fare i lavori all’ agriturismo.

Quest’anno, il 2020, siete al quindicesimo anno di vita (e che vita!!!) dell’Agriturismo, so per altro che è stato voluto da tuo padre Enzo …
…si per fortuna grazie a tutte le materie prime che abbiamo l’agriturismo ha preso un bel volo, nonostante il duro lavoro, ogni volta ritrovo la forza proprio pensando a mio padre, (parlo per me personalmente), questo era il suo grande sogno e quindi ogni giorno sono sempre più fiero delle grandi soddisfazioni che porta perché se ci fosse stato lui ne sarebbe stato molto orgoglioso

Quella in realtà era la casa dove io ho abitato da piccolo, e proprio per la sua posizione si pensó di farlo diventare agriturismo, situato in mezzo al verde tra mare e monti.
Volevamo dare vita a quel luogo dove la gente avrebbe riscoperto la bellezza della natura con tutti i prodotti che offre.

Ogni volta che passo da voi con i miei gruppi, è sempre una gran festa, tutti si sentono subito come a casa e in famiglia. Ovviamente questo è dovuto molto anche al fatto che tra noi c’è un grande affetto e che ci conosciamo da molto tempo, ma l’atmosfera che si respira è davvero familiare. C’ è un “premio” che diamo noi di Trekkilandia a quelle strutture ricettive che si distinguono per la accoglienza e, nel 2015, abbiamo dichiarato la Sorgente del Melo “Patrimonio Mondiale dell’Escursionista”. E una onorificenza che viene consegnata direttamente dal gruppo, dai cittadini di trekkilandia, ti ricordi?
Certo che mi ricordo!
L’onore e l’emozione di questo premio ci ha fatto capire che siamo stati capaci di trasmettervi l’amore che ci mettiamo ogni giorno in ciò che facciamo, e ve ne siamo veramente grati!
Al di là del bene che ci vogliamo perché ormai sei di “casa” (proprio come dicevi tu), veramente cerchiamo di essere così con tutti, perché ci piace che i nostri clienti si sentono a casa, perché la vera bellezza sta nel rivederli e riabbracciarli, proprio come accade con te, ogni volta che ci rivediamo è una gioia!

Attualmente chi siete a lavorare nell’agriturismo e con quali mansioni? Ci presenti tutti dello staff?
Lo staff è tutto in famiglia ad eccezione dello chef, anche se ormai lo reputiamo uno di noi!
Parto proprio da lui,abbiamo lo chef Vincenzo, con l’aiuto di mio nipote Luca, poi ci sono le signore, quelle di cui non se ne può fare meno, perché diciamoci la verità Luca, la vera forza sono le donne! e sono Marianna mia moglie e Teresa mia cognata, loro si occupano della cucina e delle camere, poi ci sono i miei nipoti Anna e Raffaele che mi danno una mano in sala, e quando possono danno una mano mia figlia Annamaria e mio fratello Romeo, poi c’è mio figlio Raffaele che mi aiuta nei campi e mia figlia Stefania con la gestione delle prenotazioni.
Infine ci sono io che mi occupo della sala, dei campi e degli animali…ognuno grosso modo ha il suo ruolo, ma ci aiutiamo l’uno con l’altro quando ne abbiamo bisogno, questo è il bello della famiglia!

Quando vengo giù per il Trekking in Penisola Sorrentina, al contrario di quello che qualcuno forse può pensare, la maggior parte dei pasti è a base di verdure, formaggi e piatti vegetariani buonissimi. Ovviamente poi c’è il pesce, che in Penisola è freschissimo, ma di fatto, per chi vuole, la carne è proposta una sola volta e proprio da voi perché è davvero buona e a km zero. Per quanto riguarda la verdure, da voi il motto è: “Dall’ orto ai fornelli”, dicci qualcosa su questo modo di lavorare …
Luca, prima di essere il nostro modo di lavorare è proprio il nostro stile di vita, mi spiego meglio: essendo circondati da campi e avendo avuto sempre animali, fin da piccoli noi non abbiamo mai mangiato cose che venivano da fuori, siamo stati abituati così, quindi perché non abituare i nostri clienti ai nostri prodotti?!..ed è difficile perché, purtroppo, c’è gente che è abituata ai cibi comprati provenienti da chissà dove e trovano strano il sapore di un prodotto genuino!
C’è tanto lavoro dietro ma per me la cosa importante è che so di portare in tavola la genuinità!


In questo periodo cosa state raccogliendo?
Cosa state piantando?
Allevate anche animali?
In questo periodo c’è poco da raccogliere perché si esce dal freddo per entrare nelle belle stagioni,poi lo sai, da noi fa sempre un po’ più freschetto, ora si prepara il terreno con grandi semine, si iniziano a mettere fagioli, fagiolini, spinaci, zucchine, pomodori, peperoni, melanzane….certo abbiamo galline conigli maiali caprette, un asinello e un pavone!

Abbiamo il nostro tipico “granolin e fasul” un piatto di Santa Maria del castello che spesso proponiamo ai nostri clienti e sarebbe grano con i fagioli,una vera prelibatezza!
Poi vabbè noi puntiamo molto sull’ antipasto lo sai, ci piace fare uscire tante cose sfiziose e diverse, infatti questo è un piatto che lo si può trovare nell’ antipasto.

Si è vero,in realtà noi non facciamo grande pubblicità dei nostri prodotti, perché come mi disse una volta un cliente “voi avete la più bella pubblicità, il passaparola!”
La gente fortunatamente ci conosce, quindi abbiamo saltato qualche passaggio, semplicemente ci telefonano o ci contattano sulla nostra pagina Facebook.
Luca da come hai potuto ben capire il nostro modo di lavorare è basato tutto sulla semplicità.

Come ti dicevo prima in una delle risposte alle tue domande, l’agriturismo era la casa dove abitavo da piccolo, dove oggi ci sono le camere, anche allora c’erano e una era la camera dei miei genitori dove hanno fatto sette figli, e fin dall’inizio mi divertivo a scherzare con giovani coppie rimarcando di avere questa famosa “stanza feconda”, poi in realtà ci sono stati ospiti che felici ci hanno telefonato dicendo che quella camera è veramente feconda e dopo un anno ci sono venuti a trovare con i figli…beh che dire nel volerci fare due risate qualcuno è rimasto veramente felice!
Grazie mille Luca di questa intervista, spero di rivederti presto e di poterci riabbracciare!
A presto, vi voglio bene!!!

FB: Agriturismo La Sorgente del Melo