L’anello azzurro-Lago d’Orta

testo e foto di Franco Voglino-Annalisa Porporato

Continua la collaborazione di Trekkilandia con due tra i massimi esperti di camminate con bambini in Italia. Franco Voglino e Annalisa Porporato hanno pubblicato tantissime guide e collaborano attualmente con varie aziende del turismo proprio nella proposta di itinerari per i piccoli.

Arriva la primavera e le giornate, complici il cambio dell’ora, sembrano allungarsi a dismisura, ma le montagne sono ancora poco accattivanti, vuoi perché l’ultima neve ristagna nelle conche, vuoi perché la vegetazione è ancora spenta. Allora perché non andare alla scoperta dei laghi, camminare lungo le loro rive, ancora lontani dalla folla di chi va per bagnarsi, prendere il sole, veleggiare? Perchè non incamminarsi come antichi pellegrini attraverso natura e arte, per poi fare un ritorno con battello, una mini-crociera premio? Eccoci dunque verso il Lago d’Orta per una camminata per piccoli escursionisti abituati alle passeggiate lunghe. Si parte da Pella, riva occidentale del lago (300 m.). L’imbarcadero non è molto ampio ma offre alberi ombrosi, panchine, un’area giochi e molti locali, perfetto per prendere il fiato in questa lunga avventura. Spalle al lago, si va in direzione della torre medievale, unico resto delle antiche fortificazioni, per poi arrivare alla chiesa parrocchiale di Sant’Albino del XVI secolo, ma dal campanile dalla forma assai particolare (è del 1936). Appena dietro la chiesa, con una brevissima deviazione, si può ammirare un bel ponte a schiena d’asino del 1578, dal fondo interamente selciato che varca il torrente Pellino.

Dalla chiesa si segue in generale la segnaletica di “Anello Azzurro” e, nello specifico per cominciare, il cartello di “San Filiberto” che porta su sentiero in mezzo al bosco e al piacevole ponticello di legno nei pressi di un pilone, da cui si ammirano le cascatelle del rio Plesina, luogo molto fresco e piacevole. I segni bianco/rossi guidano tra le case e portano alla chiesa di San Filiberto, la più antica cappella della riva ovest del lago risalente al XI secolo. Il magnifico campanile romanico è del 1075-1110 mentre i piloni votivi che la circondano risalgono al 1794. Ora si deve percorrere un tratto verso destra di lungolago, su strada asfaltata, passando davanti all’imbarcadero per andare in direzione di Lagna. Seguendo i segni bianco/rossi si abbandona la strada principale per inoltrarsi tra le abitazioni passando accanto al seicentesco oratorio di San Rocco, per poi arrivare alle sponde del lago arrivando alla spiaggia Prarolo, il lido balneare di Lagna. Si percorre tutto il lungo lago, in questo tratto spiaggia, con un pontile puntato con meraviglioso scorcio verso l’isola di San Giulio, ottimo luogo per una sosta rigenerante, ma senza esagerare: la strada è ancora lunga! Si continua in una piacevole sterrata nel bosco alternata a case sparse fino a tornare sull’asfalto in prossimità di un bar-ristorante. Senza accorgercene siamo saliti un poco, tocca scendere e dopo l’asfalto si torna alla sterrata tra canneti e boschi per arrivare piacevolmente in piano al Lido di Buccione. Il percorso prosegue a destra, prima di arrivare al lido, lungo l’erbosa via Francisca, ma ci prendiamo il tempo di allungare fino al Lido vero e proprio per trovare fontane, bar e ristoranti, oltre alla chiesetta dei SS. Angeli Custodi, del 1611 e all’edificio del Palazzo del Vescovo con stemmi affrescati sulla facciata e risalente al XVII secolo. La piacevole via Francisca sui snoda in parte erbosa e in parte selciata e conduce trafficata SP229 che va percorsa per circa 150 metri in direzione del centro di Gozzano, prima di poterla abbandonare girando a sinistra (cartelli blu “Bolzano N.”). Questo, è l’unico punto in cui va prestata molta attenzione perché manca il marciapiede! La strada ci porta a passare davanti al monumento che ricorda la morte dell’ingegnere Mario Motta, forte sostenitore dei partigiani, per poi entrare Bolzano Novarese. Appena prima del passaggio a livello si torna su sterrata infilandosi nel fresco del bosco dove si trova la Fontana Bersanella. Un vero piacere per i camminatori accaldati! Tornati su asfalto si passa alla base della Torre di Buccione che si eleva al di sopra del bosco (deviazione di 1,2 km e 75 metri di dislivello). Visibile già dall’inizio della escursione, si trova a quota 410 m. e domina buona parte del lago almeno dal XIII secolo quando faceva parte di un castello in grado di ospitare cinquecento soldati. Oggi è inserita nella Riserva Naturale Speciale omonima. La deviazione non è molto lunga, ma tenete conto che l’escursione è già molto impegnativa, valutate bene in base alle energie vostre e dei piccoli escursionisti.

L’estremo meridione del lago è stato superato, da adesso si seguono anche i cartelli marrone “Orta” e “passeggiata” fiancheggiando un tratto di massicciata ferroviaria. La borgata seguente è il caratteristico Corconio (367 m.), dalle stradine centrali acciottolate, edifici settecenteschi, e la chiesa di Santo Stefano, del XVII secolo. Un viaggio a ritroso nel tempo! Dalla chiesa si segue una bella acciottolata e sempre guidati dalla segnaletica si giunge a Legro, il paese dipinto con numerosi affreschi a tema cinematografico. Legro fa già parte del comune di Orta, uno dei “Borghi più belli d’Italia” (www.borghipiubelliditalia.it), la meta è vicina e la segnaletica porta nei pressi dell’imponente Villa Crespi, di aspetto moresco e oggi hotel e ristorante di un noto chef televisivo. Un ultimo sforzo ed eccoci arrivare alla riva del lago, in piazza Mario Motta dove si trovano gli imbarcaderi, oltre a numerosi locali tra cui le ambite gelaterie! Molti i palazzi storici da ammirare, come il Palazzo della Comunità (del 1582), Casa Marangoni (XIV secolo) detta anche Casa dei Nani per via delle piccole finestre che ornano la parte superiore sorretta da un lungo architrave in legno, e decorata con affreschi. O ancora più in alto il Sacro Monte, Patrimonio Unesco, con una ventina di cappelle immerse nel verde che ospitano 176 sculture a grandezza umana in terracotta dipinte a mano, e 900 affreschi che scandiscono la storia di San Francesco d’Assisi. Creato a partire dal 1590, la sua costruzione giunse fino alla fine del XVII secolo e ben si vede nella evoluzione degli stili che da raffigurazioni descrittive passa allo spettacolare barocco per sfociare nel trionfo del rococò (tavolini da pic-nic, servizi igienici e un bar-ristoro – www.sacromonteorta.com).

Il ritorno Dopo i meritato gelato, si può tornare a Pella con il battello, e se si ha ancora birra in corpo, e ore di luce, è possibile aggiungere una visita all’Isola di San Giulio dagli suoi stretti vicoli, le scalinate e gli archi di pietra che ricreano uno scenario medievale suggestivo, oltre alla notevole Basilica di San Giulio. Note La basilica di San Giulio fu edificata nel IV secolo, sembra dal santo in persona, poi venne ricostruita una prima volta nel IX secolo come chiesa fortificata longobarda, per subire infine ulteriori modifiche durante i X-XI secoli. All’interno spicca il pregevole pulpito del XII secolo che, nonostante il colore bronzeo, è completamente di pietra e presenta interessanti bassorilievi tra cui una misteriosa figura umana che la tradizione vuole rappresentare Guglielmo da Volpiano (962-1031, monaco benedettino e abate a Digione, pare che nacque proprio qui durante l’assedio del 962). Notevoli poi gli affreschi del XIV-XVI secolo, alcuni della scuola del pittore-scultore Gaudenzio Ferrari (1475/80-1546). All’interno della sacrestia si trova una vertebra fossile ritrovata, sembra, in una grotta della penisola di Orta. Forse il resto di uno dei draghi scacciati da San Giulio? Altro edificio veramente imponente è il Seminario, sorto nel 1844 sull’antico castello e che oggi è l’Abbazia Mater Ecclesiae che dal 1973 ospita un nucleo di monache di clausura benedettine dedite dal restauro di tessuti ed arazzi.

Narra la leggenda che nel 390 San Giulio, in fuga con il fratello Giuliano dalle persecuzioni in Grecia, giunse fino alle rive del lago restando affascinato dall’isola che ospitava, però feroci draghi e serpenti. I due fratelli ottennero dall’imperatore Teodosio I il permesso di abbattere i templi pagani per sostituirli con chiese cristiane e, mentre Giuliano si apprestava ad erigere la novantanovesima in quel di Gozzano, Giulio decise di recarsi sull’isola. Non trovando alcuna barca, il santo stese il proprio mantello sull’acqua e con esso raggiunse l’isola scacciando con la sola parola le bestie feroci che la popolavano ed edificandovi la sua centesima chiesa. Dati: Lunghezza 16 km totali, dislivello totale +300 m (non continuativi), 6 ore almeno, meglio considerare l’intera giornata

acqua: fontane nei centri abitati e lungo il percorso

periodo consigliato: in teoria fattibile tutto l’anno ma vista la lunghezza meglio dalla primavera all’inizio dell’autunno, quando ci sono più ore di luce

come arrivare: dista 15 km da Borgomanero e 21 km da Gravellona Toce. Situata lungo il lato occidentale del Lago d’Orta. Dalla A26 uscita Borgomanero, direzione “Gravellona Toce”, dopo Borgomanero seguire cartelli blu “Pella”. Parcheggi lungo via Lungolago e via Don Gaetano Zanotti. – In autobus linea Borgomanero-Alza-Omegna fermata via Don Zanotti (www.comazzibus.com). In battello linea Pella-San Filiberto-Lagna-Isola-Orta (www.navigazionelagodorta.it) informazioni: Distretto Turistico dei Laghi – www.distrettolaghi.it; ; Ufficio IAT – via Panoramica, Orta, tel. +39(0)322.905163; Comune di Pella – www.comune.pella.no.it; Comune di San Maurizio d’Opaglio – www.comune.sanmauriziodopaglio.no.it; Comune di Gozzano – www.comune.gozzano.no.it; Comune di Bolzano Novarese – www.comune.bolzanonovarese.no.it; Comune di Orta San Giulio – www.comune.ortasangiulio.no.it; Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone – www.lagodorta.net

Se camminate abitualmente con i vostri bimbi e hanno almeno otto anni Trekkilandia vi propone ad agosto Il Sentiero Occitano Classico (https://www.trekkilandia.it/viaggi/trekking-occitano-valle-maira) nella meravigliosa Val Maira in Piemonte. La guida Maurizio Barbagallo https://www.trekkilandia.it/chi-siamo/le-guide

cammina abitualmente con i suoi tre figli e con la più grande di 11 anni ha fatto spesso i sopra luoghi di alcuni suoi viaggi. Nei prossimi articoli di Trekking per bambini ospiteremo altre interessantissime proposte di Franco e Annalisa e Maurizio vi parlerà di come prepararsi ad un viaggio itinerante da fare con i bambini come quello di agosto.

A presto.

Maurizio Barbagallo

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