Dal 18/10 al 26/10 - 2024
Trekking da Alberobello a Matera
La Via Ellenica del Cammino Materano
In cammino tra Puglia e Basilicata nella Terra delle Gravine, dai Trulli di Alberobello ai Sassi di Matera
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Informazioni sul viaggio
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- Tutte le cene
- tutti i pernottamenti
- Assicurazione per Annullamento Viaggio
- Extra durante pranzi, cene e colazioni
- supplemento doppia uso singola
- Tassa di Soggiorno da pagare in loco
- Ticket Ingresso a Parchi e Musei Compresi e Non Compresi nel Programma
- Trasporto Bagagli
- Tutti i pranzi al sacco
- Tutto quanto non espressamente indicato alla voce La quota include
- Viaggio di ritorno in autonomia ultimo giorno
- Viaggio per/dal Punto di Ritrovo
- Visite come da programma
- Volo aereo andata/ritorno
Carla Pau
TREKKING TRA PUGLIA E BASILICATA
Il Trekking da Alberobello a Matera è un viaggio a piedi itinerante con zaino leggero (trasporto bagagli) che dalla Valle d’Itria (tappa da Alberobello a Martina Franca), arriva al cuore della Murgia Materana: la meta è Matera. La Via Ellenica è’ un cammino che attraversa la Murgia Tarantina nel Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine.
Sono tanti i motivi per intraprendere questo viaggio a piedi.
Due sono le caratteristiche della Terra delle Gravine che più mi colpiscono:
la maestosità dell’ambiente naturale – spesso alle porte della città – e la commovente bellezza della Civiltà Rupestre.
Si ha spesso la sensazione in questo Trekking di passare attraverso diversi paesaggi senza soluzione di continuità, da quello naturale a quello antropico e viceversa: l’ultima pietra dell’ultimo muro a secco dell’ultima Masseria sopravvissuta al tempo e all’abbandono, confina letteralmente con il parcheggio dei palazzi di periferia. Alla fine non ti domandi più chi abbia avuto la meglio – l’uomo o la natura. O forse, pensi, è tutto un’equilibrio, un dialogo, una reciproca convivenza.
Le Gravine sono mondi a parte: guardando nelle loro profondità fino al torrente che scorre tra le rocce e la vegetazione, si ha la netta sensazione che laggiù la vita si svolga senza tener conto del gran d’affare degli uomini, percepisci a un solo sguardo il tranquillo e ciclico svolgersi ripetuto di tante forme viventi, che da li non usciranno mai e da cui noi siamo esclusi. Quello è il posto dove è sempre stato e sempre sarà.
Ma sulle alte pareti delle Gravine, laddove l’ambiente è stato favorevole a scavare e terrazzare, tra le piante che si arrampicano e si aggrappano con tenacia alla roccia, resistono al passare dei secoli le Grotte artificiali, in parte di possibile origine naturale: sono le abitazioni dei primi abitanti del territorio; vivevano qui, in gruppi familiari riuniti, al riparo da predoni e pericolosi conquistatori. La Civiltà rupestre qui si è espressa ai massimi sistemi: comunità dal carattere coraggioso, dotati di grande capacità di adattamento e tecnologia, spiccato senso artistico, artigiani nell’anima, devoti a Dio e tutti i Santi.
Chiese vere e proprie, scavate nella morbida calcarenite – piccole, isolate o vicine tra loro – sono più di quelle che possiamo incontrare e intuiamo al nostro passaggio. Le chiamano “Grotte di Dio” e sono la massima espressione artistica di questa antica civiltà della Murgia Tarantina e Materana, multietnica e super local allo stesso tempo.
Contempliamo sbigottiti gli affreschi colorati di quei tempi poco noti.
I centri storici e le nuove città convivono, uno sopra l’altro, stretti alle pendici di qualche collina o arroccati sulle pareti a strapiombo sulle Gravine. I Borghi confinano con le Gravine stesse, finiscono dove la Gravina inizia: per passare da una parte all’altra bisogna attraversare ponti sospesi, un tempo percorsi anche da treni. Ci si accorge che quello sopra la terra è solo il cappello, perchè i paesi sono “bucati”: un tracciato tutto ancora da scoprire di tunnel e viali sotterranei racconta di tempi in cui la vita si svolgeva sotto terra, all’ombra del dolce sole di Puglia e Basilicata.
Le chiamano spesso terre ostili e selvagge. Nessuno dei due aggettivi è opportuno per descrivere questo commovente capolavoro difficile da raccontare.
Quindi perchè fare questo viaggio?
Matera, la Città dei Sassi, la meta del nostro viaggio.
E’ stata a buon ragione dichiarata Patrimonio dell’Unesco e Città della Cultura nel 2019. La prima volta non si dimentica ma ogni volta scopri angoli nuovi e ti perdi nei labirinti di strade tra il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Matera ha moltissime opere d’arte di tutte le epoche, ha uno sviluppo architettonico ed edilizio molto particolare, nonchè occupa una posizione d’eccezione nel bellissimo paesaggio (Gravina di Matera). La parte più affascinate sono i quartieri dove sono ancora evidenti le tipiche abitazioni in grotta. Per chi ha tempo e vuole meritano una visita le Chiese rupestri, in particolare Santa Lucia alle Malve e San Pietro Barisano.
Alberobello, dove inizia il nostro cammino.
Faremo una passeggiata tra le vie del Rione Aia Piccola, Patrimonio dell’Unesco e del Rione Monti. Ad Alberobello si trovano più di 1500 Trulli, i meglio conservati della Valle d’Itria, caratterizzati dai tanti pinnacoli simbolici uno diverso dall’altro.
Castellaneta
sorge sulla Gravina Grande, una delle più profonde e spettacolari delle Murge Pugliesi. E’ il cuore del Parco Regionale delle Gravine nella Provincia di Taranto. La Gravina, larga fino a 300 metri, si estende per circa 10km ed è profonda nel suo punto massimo 145 mt; macchia mediterranea ricopre le sue pareti e nasconde antichi insediamenti rupestri. La cittadina, dall’impianto medievale e barocco, ha dato i natali a Rodolfo Valentino.
Palagianello
piccolo borgo in posizione panoramica d’eccellenza sulla Gravina di San Biagio; lungo la Via Antico santuario è possibile vedere le antiche superstiti abitazioni scavate nella parete di roccia importante, il bellissimo Santuario della Madonna delle Grazie con facciata rivolta in gravina, e il Castello.
Ginosa
è un piccolo centro pugliese distante da Matera appena 20 km e da molti viene chiamata “Matera in miniatura”. Rivolta e Canale sono i due villaggi ipogei nelle omonime e rispettive Gravine che circondano il centro abitato da quasi tutti i lati, isolandolo e proteggendolo allo stesso tempo. Il centro, caratteriszzato da palazzi nobiliari e signorili e dominato dal Castello Normanno, si sviluppa sul pianoro al di sopra delle gravine e dei villaggi rupestri.
Laterza
la terra delle 3 F: forni, fornaci e fornelli. Il Territorio di Laterza è tradizionalmente rinomato per pane e focacce, la maiolica e la carne arrosto. Il bellissimo Borgo è costruito con la locale pietra bianca ed è impreziosito da Chiese e Monumenti come la Chiesa di Lorenzo, la Fontana dei Mascheroni nonché acquedotto romano, il Palazzo Marchesale e l’adiacente Mercato,
La Gravina di Laterza
considerato uno dei più grandi “canyon” europei, sicuramente non ha eguali in Italia. É lunga 12 km e larga circa 400 metri, con pareti alte più di 200metri. E’ sede dell’Oasi Lipu, a tutela e conservazione dell’habitat naturale e animale (capovaccaio, Falco Grillaio, Cicogna nera, ecc).
La Chiesa di San Nicola
il santuario ipogeo che si affaccia su una piccola gravina, definita per la bellezza dei suoi affreschi di diverse epoche e stili la “Cappella Sistina della Civiltà rupestre nel Meridione” e le altre “Mirabili Grotte di Dio”, ovvero la miriade di Chiese rupestri che si incontrano lungo le tappe del cammino.
I Trulli
le tradizionali capanne in pietra della Valle d’Itria, costruiti a secco in pietra locale e caratterizzati dal tetto conico composto da lastre sottili incastonate a secco; li contraddistingue e spesso li differenzia il pinnacolo abbellito con elementi simbolici di tipo pagano, religioso o puramente estetico.
Le Masserie
complessi di edifici facenti capo a un’azienda agro – silvo- pastorale; comprende edifici adibiti alla produzione (palmento, frantoio e caseificio), allo stoccaggio, al bestiame, all’abitazione dei proprietari e degli operai dell’azienda agricola. Solitamente è presente un muro a recinzione più o meno alto, dotato talvolta di elementi propri dell’architettura militare per aumentare la funzione di guardia, protezione e fortificazione.
Uliveti della Puglia
una delle caratteristiche del paesaggio, che troviamo anche nel Salento lungo costa, sono le distese di ulivi. Talvolta Ulivi molto antichi e monumentali si trovano isolati si trovano presso Masserie, Chiese rupestri, nel mezzo di orti e pascoli. L’ulivo è di grande importanza, sia affettiva ma soprattutto produttiva, oggi come in passato e svolge un ruolo primario nella difesa ecologica e idrogeologica della Regione.
Le Pinete dell’Arco Ionico
tra cui spiccano – nel territorio da noi attraversato – quelle di Ginosa, Castellaneta e Massafra.
L’accoglienza
uno dei punti forti di questo viaggio e fa la differenza l’accoglienza dei Comitati d’accoglienza del Cammino Materano, che ci accompagneranno nella migliore delle esperienze possibili con spontanea passione e sincero trasporto mosso da amore per il territorio.
Buon cibo
mangeremo bene, abbondante e assaggeremo tipicità regionali

TRULLI, GRAVINE, CIVILTà RUPESTRI E MASSERIE
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO

CAMIN CA T FESC BUEN
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO

PAROLA D'ORDINE: ACCOGLIENZA E BUON CIBO
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO

GRADO DI DIFFICOLTA' TREKKILANDIA

2 DITONI
Poche difficoltà
tecniche nel cammino.
Sentieri prevalentemente facili
Ricettività comoda.
Ore di cammino
superiori alle 5.
Zaino giornaliero.
Dislivelli da 300 a 800m.
Km dai 15 ai 20.
Adatto a chi ha già avuto esperienze di cammino
Informazioni aggiuntive sul viaggio:
Tipologia: itinerante
Durata: 9 gg/8notti
Trasporto bagagli: si
Tipo di zaino: giornaliero
Volo dall'italia incluso: no
Difficoltà del cammino: medio
Difficoltà viaggio Trekkilandia: 2 ditoni
Giorni di cammino: 7 gg
Ore di cammino al giorno: 5/6 circa
Motivo della difficoltà: tappe lunghe tra i 16 e 24 km, presenza di asfalto, esposizione solare, * dislivelli medi
Adatto come prima esperienza di cammino: consultare la guida
Tipologia di struttura: hotel, b&b, residence, affittacamere, ostelli
Tipo di alloggio: indifferentemente stanza doppia, tripla, quadrupla, con letti singoli e/o matrimoniali e/o a castello
Bagni: privati in camera o in condivisione con altri partecipanti
Pasti: colazione in struttura o al bar, cena in ristorante/trattoria/osteria/pizzeria, pranzi al sacco.
Possibilità di singola: no
Coperture assicurative disponibili: https://www.trekkilandia.it/assicurazioni/
- km circa - dislivello circa - ore di cammino circa
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1° GIORNO - ARRIVI AD ALBEROBELLO
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
2° GIORNO - ALBEROBELLO - MARTINAFRANCA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
3° GIORNO - MARTINA FRANCA - CRISPIANO
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
4° GIORNO - CRISPIANO - MASSAFRA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
5° GIORNO - MOTTOLA - CASTELLANETA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
6° GIORNO - CASTELLANETA - LATERZA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
7° GIORNO - LATERZA - GINOSA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
8° GIORNO - MOTESCAGLIOSO - MATERA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
9° GIORNO - PARTENZA DA MATERA
PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
CARLA PAU
Faccio il lavoro di Guida Ambientale Escursionistica dal 2012 e quello di Guida Turistica dal 2018. E' il lavoro che fa per me...perche' sono una di quelle persone che ha bisogno di una piccola tana calda piena di libri, luci soffuse, un po' di musica e buon vino per ricaricarsi...ma poi quando sta troppo ferma sente il bisogno di andare, di lasciare andare...Da bambina un giorno volevo fare la scrittrice, il giorno dopo l'avvocato, un altro giorno la giornalista. Da grande mi sarebbe piaciuto fare l'illustratrice, ma mentre mi occupavo dell'orto ho intrapreso la strada per diventare Guida. Sono una persona abbastanza empatica e istintiva, visionaria, romantica. Sono tornata a vivere in Sardegna dopo 11 anni di Toscana, e questo mi rende enormemente felice, anche se la Toscana sarà sempre per me casa...ma questo è molto personale e ve lo racconterò una sera, in viaggio.
Per qualsiasi domanda sul viaggio:
Scrivimi a info@carlagae.com
Chiamami al 3406933470