Tra le novità del nostro Catalogo 2021 di viaggi e vacanze a piedi abbiamo deciso di rispolverare uno tra i viaggi a piedi in Europa più classici che nell’ultimo decennio è passato un po’ secondo piano. Stiamo parlando della Via Licia in Turchia, un percorso a piedi storico-culturale la cui lunghezza complessiva è di circa 500km e richiederebbe circa un mese per essere interamente conosciuto. Trekkilandia ha creato un itinerario di trekking di primavera, che in una settimana riassume il meglio della Via Licia.
Cos’è la Via Licia?
La Via Licia in Turchia è stata creata dall’inglese Kate Clow, appassionata di storia e archeologia che all’inizio degli anni ’90 decide di spostarsi a vivere nella soleggiata costa meridionale della Turchia, nella città di Antalya. Kate ebbe l’idea di creare un percorso a piedi proprio nella penisola che duemila anni prima di lei aveva visto la civiltà Licia protagonista dello sviluppo commerciale e politico della zona. Assieme al supporto degli enti regionali, pubblici e privati e all’aiuto di volontari nel 1999 inizia la perlustrazione, la segnalazione e la redazione di una guida per promuovere attivamente il percorso.

I 509 km di sentieri, strade bianche e antiche mulattiere che uniscono le città di Fethiye e Antalya vengono ufficialmente “aperti” nel 2000, dando vita alla Via Licia, il primo cammino a lunga percorrenza della Turchia. A questa faranno faranno seguito anche il cammino di San Paolo che parte da Antalya e si spinge verso l’interno della penisola anatolica, anch’esso ideato e creato dalla stessa Clow, il cammino degli Ittiti, i trekking nelle montagne del Kackar e l’ultimo tra i cammini a lunga percorrenza, la Via Caria. Potremo quindi dire che la Via Licia è diventata a tutti gli effetti il caposaldo dei cammini della Turchia, una sorta di Via Francigena dell’Asia Minore, sia per la sua importanza storica e culturale, ma soprattutto per la spinta che ha dato allo sviluppo del turismo lento e dei viaggi a piedi nella penisola anatolica ed in Turchia.

Dove si trova la Licia?
La Licia è una regione storica situata nell’attuale penisola di Tekke, lungo la costa sudoccidentale della penisola anatolica. Una regione prevalentemente montuosa caratterizzata dalla catena dei monti Tauri occidentali, che qui si spingono fino alla costa frastagliata del Mediterraneo e tra le cui piccole e fertili vallate nacquero le città principali di quella che venne definita la Lega Licia.
Un’area geografica caratterizzata da baie, insenature ed isole ideali per lo sviluppo del commercio navale, settore fondamentale per la nascita delle civiltà nel Mediterraneo. La barriera naturale dei monti Tauri, tra i quali spicca il Tathali Daği (2365m) che si innalzano verticalmente a pochi kilometri della costa ha regalato nei millenni una sorta di isolamento e di senso di indipendenza a questa regione. Oltre a fornire le risorse ideali come i rinomati cedri del Libano per la costruzione di imbarcazioni e case, che oggigiorno sono visibili e protetti nella costa orientale della penisola all’interno del Parco Naturale di Beydağlari.

I Lici e le loro Leggende
I Lici furono una popolazione originaria dell’altopiano anatolico che parlava una lingua Indo-Europea più vicina a quella degli Ittiti che dei Greci o Romani. Nonostante sia una della civiltà meno conosciute del Mediterraneo, i Lici possono essere definiti come uno dei popoli antichi “non barbari” al di fuori della sfera di influenza del mondo ellenico-romano.
I Lici riuscirono a ideare e creare, ancor prima dei Greci, il concetto di città-stato indipendenti organizzate sotto l’amministrazione di una federazione democraticamente eletta da rappresentanti delle città stesse. Centri politici ed economici più importanti come Xanthos, Patara, Simena e Myra avevano più peso nelle decisioni politiche della Federazione Licia, che cercava comunque di lasciare rappresentanza e voce anche ai centri urbani minori.
Nei secoli precedenti e successivi la nascita di Cristo, i Lici vennero invasi e caddero sotto il controllo di svariati imperi. Quello Persiano di Ciro il Grande, Alessandro Magno, i greci della lega di Sparta-Atene, l’Impero Romano, i Bizantini per finire con l’impero Ottomano fino alla nascita dello stato turco attuale. Il susseguirsi di queste civiltà ha lasciato un segno indelebile nella storia e architettura delle città Licie. Oggigiorno possiamo trovare elementi comuni al mondo ellenico-romano come sono gli anfiteatri di Myra e Patara o gli acquedotti di Phaselis ed Olympos; ma anche strutture più propriamente Licie come le necropoli scavate nella roccia dell’antica Myra o le tombe a scafo rovesciato ben visibili lungo il percorso della Via Licia.

L’indissolubile connessione tra il mondo ellenico e quello dei Lici è ancor più evidente nella mitologia e nelle leggende condivise da entrambi i popoli. Tra di esse spicca quella di Bellerofonte che assieme al fido cavallo alato Pegaso sconfigge in battaglia la leggendaria Chimera, un mostro che Omero descrisse con la testa di leone, il corpo di capra e la coda di serpente. Secondo la leggenda la dimora della Chimera era una montagna situata sulla costa orientale della Licia nella quale fiamme perenni bruciavano giorno e notte fuoriuscendo dal sottosuolo.
Oggigiorno il sito di Yanartaş che visiteremo durante il nostro trekking sulla via Licia, è riconosciuto come il luogo reale menzionato da Omero. Qui, infatti, sono ancora oggi visibili una decina di fiamme naturali create dalla combustione del gas metano che fuoriesce da piccole bocche di ventilazione originatesi in maniera del tutto naturale nella roccia calcarea circostante.
Un fenomeno naturale raro nel nostro pianeta che sicuramente nell’antichità destò stupore ed immaginazione per la creazione della leggenda della Chimera.

Tutte le informazioni sulla durata, difficoltà e i costi della vacanza trekking sulla Via Licia le potete trovare nella pagina:
https://www.trekkilandia.it/viaggi/viaggio-turchia-trekking-via-licia
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Tra le novità del nostro Catalogo 2021 di viaggi e vacanze a piedi abbiamo deciso di rispolverare uno tra i viaggi a piedi in Europa più classici che nell’ultimo decennio è passato un po’ secondo piano. Stiamo parlando della Via Licia in Turchia, un percorso a piedi storico-culturale la cui lunghezza complessiva è di circa 500km e richiederebbe circa un mese per essere interamente conosciuto. Trekkilandia ha creato un itinerario di trekking di primavera, che in una settimana riassume il meglio della Via Licia.
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Cos’è la Via Licia?
La Via Licia in Turchia è stata creata dall’inglese Kate Clow, appassionata di storia e archeologia che all’inizio degli anni ’90 decide di spostarsi a vivere nella soleggiata costa meridionale della Turchia, nella città di Antalya. Kate ebbe l’idea di creare un percorso a piedi proprio nella penisola che duemila anni prima di lei aveva visto la civiltà Licia protagonista dello sviluppo commerciale e politico della zona. Assieme al supporto degli enti regionali, pubblici e privati e all’aiuto di volontari nel 1999 inizia la perlustrazione, la segnalazione e la redazione di una guida per promuovere attivamente il percorso.

I 509 km di sentieri, strade bianche e antiche mulattiere che uniscono le città di Fethiye e Antalya vengono ufficialmente “aperti” nel 2000, dando vita alla Via Licia, il primo cammino a lunga percorrenza della Turchia. A questa faranno faranno seguito anche il cammino di San Paolo che parte da Antalya e si spinge verso l’interno della penisola anatolica, anch’esso ideato e creato dalla stessa Clow, il cammino degli Ittiti, i trekking nelle montagne del Kackar e l’ultimo tra i cammini a lunga percorrenza, la Via Caria. Potremo quindi dire che la Via Licia è diventata a tutti gli effetti il caposaldo dei cammini della Turchia, una sorta di Via Francigena dell’Asia Minore, sia per la sua importanza storica e culturale, ma soprattutto per la spinta che ha dato allo sviluppo del turismo lento e dei viaggi a piedi nella penisola anatolica ed in Turchia.

Dove si trova la Licia?
La Licia è una regione storica situata nell’attuale penisola di Tekke, lungo la costa sudoccidentale della penisola anatolica. Una regione prevalentemente montuosa caratterizzata dalla catena dei monti Tauri occidentali, che qui si spingono fino alla costa frastagliata del Mediterraneo e tra le cui piccole e fertili vallate nacquero le città principali di quella che venne definita la Lega Licia.
Un’area geografica caratterizzata da baie, insenature ed isole ideali per lo sviluppo del commercio navale, settore fondamentale per la nascita delle civiltà nel Mediterraneo. La barriera naturale dei monti Tauri, tra i quali spicca il Tathali Daği (2365m) che si innalzano verticalmente a pochi kilometri della costa ha regalato nei millenni una sorta di isolamento e di senso di indipendenza a questa regione. Oltre a fornire le risorse ideali come i rinomati cedri del Libano per la costruzione di imbarcazioni e case, che oggigiorno sono visibili e protetti nella costa orientale della penisola all’interno del Parco Naturale di Beydağlari.

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I Lici e le loro Leggende
I Lici furono una popolazione originaria dell’altopiano anatolico che parlava una lingua Indo-Europea più vicina a quella degli Ittiti che dei Greci o Romani. Nonostante sia una della civiltà meno conosciute del Mediterraneo, i Lici possono essere definiti come uno dei popoli antichi “non barbari” al di fuori della sfera di influenza del mondo ellenico-romano.
I Lici riuscirono a ideare e creare, ancor prima dei Greci, il concetto di città-stato indipendenti organizzate sotto l’amministrazione di una federazione democraticamente eletta da rappresentanti delle città stesse. Centri politici ed economici più importanti come Xanthos, Patara, Simena e Myra avevano più peso nelle decisioni politiche della Federazione Licia, che cercava comunque di lasciare rappresentanza e voce anche ai centri urbani minori.
Nei secoli precedenti e successivi la nascita di Cristo, i Lici vennero invasi e caddero sotto il controllo di svariati imperi. Quello Persiano di Ciro il Grande, Alessandro Magno, i greci della lega di Sparta-Atene, l’Impero Romano, i Bizantini per finire con l’impero Ottomano fino alla nascita dello stato turco attuale. Il susseguirsi di queste civiltà ha lasciato un segno indelebile nella storia e architettura delle città Licie. Oggigiorno possiamo trovare elementi comuni al mondo ellenico-romano come sono gli anfiteatri di Myra e Patara o gli acquedotti di Phaselis ed Olympos; ma anche strutture più propriamente Licie come le necropoli scavate nella roccia dell’antica Myra o le tombe a scafo rovesciato ben visibili lungo il percorso della Via Licia.

L’indissolubile connessione tra il mondo ellenico e quello dei Lici è ancor più evidente nella mitologia e nelle leggende condivise da entrambi i popoli. Tra di esse spicca quella di Bellerofonte che assieme al fido cavallo alato Pegaso sconfigge in battaglia la leggendaria Chimera, un mostro che Omero descrisse con la testa di leone, il corpo di capra e la coda di serpente. Secondo la leggenda la dimora della Chimera era una montagna situata sulla costa orientale della Licia nella quale fiamme perenni bruciavano giorno e notte fuoriuscendo dal sottosuolo.
Oggigiorno il sito di Yanartaş che visiteremo durante il nostro trekking sulla via Licia, è riconosciuto come il luogo reale menzionato da Omero. Qui, infatti, sono ancora oggi visibili una decina di fiamme naturali create dalla combustione del gas metano che fuoriesce da piccole bocche di ventilazione originatesi in maniera del tutto naturale nella roccia calcarea circostante.
Un fenomeno naturale raro nel nostro pianeta che sicuramente nell’antichità destò stupore ed immaginazione per la creazione della leggenda della Chimera.

Tutte le informazioni sulla durata, difficoltà e i costi della vacanza trekking sulla Via Licia le potete trovare nella pagina:
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