L’origine delle Civiltà Precolombiane in Mesoamerica e Sudamerica gravita attorno ad un paio di centri culturali tra i quali spiccano gli altopiani centrali del Messico, la penisola dello Yucatan e la civiltà Andina dell’altopiano sudamericano. Cuore pulsante di queste prime civiltà organizzate e senza ombra di dubbio il Perù; un paese ricco di archeologia e di centri urbani che datano fino a 7000 anni prima dell’arrivo degli spagnoli. Tra i quali spicca ovviamente una delle civiltà precolombiane più conosciute del continente: gli Inca, con la loro cittadella simbolo Machu Picchu!

Per storici, archeologi e cacciatori di tesori che verso l’inizio del XX secolo si avventuravano tra le montagne del Perù meridionale la ricerca della città perduta degli Inca rappresentava il culmine del sogno di una vita. Machu Picchu in Perù fu per molti decenni considerata la città perduta tra le nuvole. La llacta (città in Quechua) simbolo del Tahuantinsuyo, l’impero incaico che all’apice del suo potere si estendeva dal deserto di Atacama fino alle Ande centrali dell’Ecuador.
Fu l’esploratore e archeologo statunitense Hiram Bingham, che nel 1911 raggiunse la città perduta degli Inca, ad iniziare i lunghi e difficoltosi lavori di pulizia e restauro che permisero nei decenni a venire di portare alla luce quella che è oggi una delle Sette Meraviglie del mondo moderno, nonché orgoglio di ogni peruviano che si incontri.

Machu Picchu – Come Arrivare
Machu Picchu rappresenta uno di quei luoghi che non possono mancare durante l’itinerario di un viaggio in Perù. I resti archeologici della cittadella incaica abbarbicati tra il Huayna Picchu e la montagna Machu Picchu, regalano ad ogni viaggiatore emozioni diverse. Un paesaggio degno di nota per i pendii verdeggianti delle Ande Peruviane che la circondano e per le vertiginose pareti granitiche che cadono a picco sulla valle del fiume Vilcanota; dotandola per secoli di un nascondiglio naturale agli occhi di conquistadores, esploratori ed archeologi.
Esistono due maniere per raggiungere Machu Picchu: la prima consiste nell’utilizzare l’attuale linea ferroviaria che collega la cittadina di Ollantaytambo con Aguas Calientes e che corre parallela al corso del torrente Vilcanota; la seconda che è invece quella che utilizzeremo durante il viaggio a piedi in Perù consiste nel percorrere il cammino Inca che unisce il sito archeologico di Choquequirao al villaggio di Yanama e successivamente raggiungere Santa Teresa. In entrambi i casi l’accesso al sito archeologico avviene dal centro abitato di Aguas Calientes (noto anche come Machu Picchu pueblo) che però è situato sul fondo valle, e dal quale bisogna salire lungo una serie di tortuosi tornanti fino a raggiungere l’ingresso del monumento storico.
Raggiungere Machu Picchu a piedi o in treno rappresenta comunque una grande soddisfazione, ma soprattutto una forte emozione per tutti quei viaggiatori appassionati di storia, leggende e di grandi viaggi. E’ senza ombra di dubbio il paesaggio che regala le emozioni più intense e genuine del viaggio di avvicinamento a Machu Picchu.

Machu Picchu – Quando Andare
La cittadella di Machu Picchu in Perù è aperta durante tutto l’anno solare anche se ovviamente ci sono periodi migliori per visitarla. Così come il resto delle montagne del Perù, anche la Cordillera Vilcabamba è caratterizzata da due marcate stagioni: quella secca e quella delle piogge.
La stagione delle piogge nei pressi di Machu Picchu va da metà/fine ottobre fino alla fine di marzo; viceversa a mano a mano che si entra nell’autunno e inverno dell’emisfero meridionale le precipitazioni nelle Ande peruviane iniziano a farsi più scarse. La nostra estate cade a pennello per poter visitare quest’area così come la zona limitrofe al massiccio dell’Ausangate e le montagne arcobaleno del Perù.

Occhio però che giugno è un mese festivo per la città di Cusco. Il Corpus Christi, l’Inti Raymi e altre ricorrenze dei quartieri della città attirano visitatori e turisti da ogni angolo del Perù e del Sudamerica. Durante il mese di luglio ci sono poi le vacanze invernali delle scuole e soprattutto la Festa dell’Indipendenza del Perù, settimane in cui c’è molto flusso di turisti nazionali che ovviamente ne approfittano per visitare il sito archeologico più rappresentativo del loro paese.
Probabilmente i mesi migliori sia per le condizioni climatiche che per il flusso turistico sono quindi quelli di agosto e settembre.
Machu Picchu – Cosa Vedere
Il sito archeologico di Machu Picchu regala al viaggiatore l’opportunità di viaggiare a ritroso nel tempo camminando tra i terrazzamenti, le stradine e le piazze dell’antica città incaica. Ammirando i lavori di costruzione e modellazione del territorio che gli Inca seppero fare poco più di cinquecento anni fa. Tuttavia, per chi come noi è amante delle vacanze a piedi e dei trekking, esiste la possibilità di percorrere un paio di sentieri che conducono alle cime del Huayna Picchu e della montagna che da il nome al sito archeologico.
Huayna Picchu, in lingua Quechua significa “montagna giovane”. E’ quel picco montuoso triangolare coperto dalla vegetazione che fa da sentinella alle rovine della llaqta e che appare in tutte le foto. La salita al Huayna Picchu consta di un sentiero che presto si trasforma in una serie di scalinate che si arrampicano lungo il versante orientale e settentrionale della montagna. In prossimità della cima si può visitare il cosiddetto “Tempio della Luna” ed aver una visuale diversa della cittadella incaica dall’alto.
Il sentiero che conduce alla Montagna Machu Picchu, la “montagna vecchia” è ancora più interessante e panoramico del precedente. Dall’entrata si imboccano i terrazzamenti verso sudovest fino a raggiungere un cancello presso il quale è richiesta la registrazione. Da qui inizia il trekking che dai 2400m circa delle rovine principali conduce alla cima di Machu Picchu a poco più di 3000m di quota.

La vista a 360° dalla cima permette nelle giornate terse di apprezzare parte della Cordillera Vilcabamba dove spiccanto il Nevado Salkantay, Soray e Veronica. E’ chiara la posizione strategica della città incaica. Protetta da tre lati dalle sinuose anse del fiume Vilcanota e accessibile da sud attraverso l’Inti Punku, la porta del Sole.
Per coloro i quali siano interessati a conoscere i viaggi a piedi in gruppo di Trekkilandia in Perù:
https://www.trekkilandia.it/viaggi/trekking-in-peru-circuito-ausangate
https://www.trekkilandia.it/viaggi/viaggio-in-peru-lago-titicaca
Affrettatevi a prenotare le vostre vacanze della prossima estate in Perù!
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L’origine delle Civiltà Precolombiane in Mesoamerica e Sudamerica gravita attorno ad un paio di centri culturali tra i quali spiccano gli altopiani centrali del Messico, la penisola dello Yucatan e la civiltà Andina dell’altopiano sudamericano. Cuore pulsante di queste prime civiltà organizzate e senza ombra di dubbio il Perù; un paese ricco di archeologia e di centri urbani che datano fino a 7000 anni prima dell’arrivo degli spagnoli. Tra i quali spicca ovviamente una delle civiltà precolombiane più conosciute del continente: gli Inca, con la loro cittadella simbolo Machu Picchu!

Per storici, archeologi e cacciatori di tesori che verso l’inizio del XX secolo si avventuravano tra le montagne del Perù meridionale la ricerca della città perduta degli Inca rappresentava il culmine del sogno di una vita. Machu Picchu in Perù fu per molti decenni considerata la città perduta tra le nuvole. La llacta (città in Quechua) simbolo del Tahuantinsuyo, l’impero incaico che all’apice del suo potere si estendeva dal deserto di Atacama fino alle Ande centrali dell’Ecuador.
Fu l’esploratore e archeologo statunitense Hiram Bingham, che nel 1911 raggiunse la città perduta degli Inca, ad iniziare i lunghi e difficoltosi lavori di pulizia e restauro che permisero nei decenni a venire di portare alla luce quella che è oggi una delle Sette Meraviglie del mondo moderno, nonché orgoglio di ogni peruviano che si incontri.

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Machu Picchu – Come Arrivare
Machu Picchu rappresenta uno di quei luoghi che non possono mancare durante l’itinerario di un viaggio in Perù. I resti archeologici della cittadella incaica abbarbicati tra il Huayna Picchu e la montagna Machu Picchu, regalano ad ogni viaggiatore emozioni diverse. Un paesaggio degno di nota per i pendii verdeggianti delle Ande Peruviane che la circondano e per le vertiginose pareti granitiche che cadono a picco sulla valle del fiume Vilcanota; dotandola per secoli di un nascondiglio naturale agli occhi di conquistadores, esploratori ed archeologi.
Esistono due maniere per raggiungere Machu Picchu: la prima consiste nell’utilizzare l’attuale linea ferroviaria che collega la cittadina di Ollantaytambo con Aguas Calientes e che corre parallela al corso del torrente Vilcanota; la seconda che è invece quella che utilizzeremo durante il viaggio a piedi in Perù consiste nel percorrere il cammino Inca che unisce il sito archeologico di Choquequirao al villaggio di Yanama e successivamente raggiungere Santa Teresa. In entrambi i casi l’accesso al sito archeologico avviene dal centro abitato di Aguas Calientes (noto anche come Machu Picchu pueblo) che però è situato sul fondo valle, e dal quale bisogna salire lungo una serie di tortuosi tornanti fino a raggiungere l’ingresso del monumento storico.
Raggiungere Machu Picchu a piedi o in treno rappresenta comunque una grande soddisfazione, ma soprattutto una forte emozione per tutti quei viaggiatori appassionati di storia, leggende e di grandi viaggi. E’ senza ombra di dubbio il paesaggio che regala le emozioni più intense e genuine del viaggio di avvicinamento a Machu Picchu.

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Machu Picchu – Quando Andare
La cittadella di Machu Picchu in Perù è aperta durante tutto l’anno solare anche se ovviamente ci sono periodi migliori per visitarla. Così come il resto delle montagne del Perù, anche la Cordillera Vilcabamba è caratterizzata da due marcate stagioni: quella secca e quella delle piogge.
La stagione delle piogge nei pressi di Machu Picchu va da metà/fine ottobre fino alla fine di marzo; viceversa a mano a mano che si entra nell’autunno e inverno dell’emisfero meridionale le precipitazioni nelle Ande peruviane iniziano a farsi più scarse. La nostra estate cade a pennello per poter visitare quest’area così come la zona limitrofe al massiccio dell’Ausangate e le montagne arcobaleno del Perù.

Occhio però che giugno è un mese festivo per la città di Cusco. Il Corpus Christi, l’Inti Raymi e altre ricorrenze dei quartieri della città attirano visitatori e turisti da ogni angolo del Perù e del Sudamerica. Durante il mese di luglio ci sono poi le vacanze invernali delle scuole e soprattutto la Festa dell’Indipendenza del Perù, settimane in cui c’è molto flusso di turisti nazionali che ovviamente ne approfittano per visitare il sito archeologico più rappresentativo del loro paese.
Probabilmente i mesi migliori sia per le condizioni climatiche che per il flusso turistico sono quindi quelli di agosto e settembre.
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Machu Picchu – Cosa Vedere
Il sito archeologico di Machu Picchu regala al viaggiatore l’opportunità di viaggiare a ritroso nel tempo camminando tra i terrazzamenti, le stradine e le piazze dell’antica città incaica. Ammirando i lavori di costruzione e modellazione del territorio che gli Inca seppero fare poco più di cinquecento anni fa. Tuttavia, per chi come noi è amante delle vacanze a piedi e dei trekking, esiste la possibilità di percorrere un paio di sentieri che conducono alle cime del Huayna Picchu e della montagna che da il nome al sito archeologico.
Huayna Picchu, in lingua Quechua significa “montagna giovane”. E’ quel picco montuoso triangolare coperto dalla vegetazione che fa da sentinella alle rovine della llaqta e che appare in tutte le foto. La salita al Huayna Picchu consta di un sentiero che presto si trasforma in una serie di scalinate che si arrampicano lungo il versante orientale e settentrionale della montagna. In prossimità della cima si può visitare il cosiddetto “Tempio della Luna” ed aver una visuale diversa della cittadella incaica dall’alto.
Il sentiero che conduce alla Montagna Machu Picchu, la “montagna vecchia” è ancora più interessante e panoramico del precedente. Dall’entrata si imboccano i terrazzamenti verso sudovest fino a raggiungere un cancello presso il quale è richiesta la registrazione. Da qui inizia il trekking che dai 2400m circa delle rovine principali conduce alla cima di Machu Picchu a poco più di 3000m di quota.

La vista a 360° dalla cima permette nelle giornate terse di apprezzare parte della Cordillera Vilcabamba dove spiccanto il Nevado Salkantay, Soray e Veronica. E’ chiara la posizione strategica della città incaica. Protetta da tre lati dalle sinuose anse del fiume Vilcanota e accessibile da sud attraverso l’Inti Punku, la porta del Sole.
Per coloro i quali siano interessati a conoscere i viaggi a piedi in gruppo di Trekkilandia in Perù:
https://www.trekkilandia.it/viaggi/trekking-in-peru-circuito-ausangate
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Affrettatevi a prenotare le vostre vacanze della prossima estate in Perù!